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Schede descrittive patologie comuni
"Stress"
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Stress


Descrizione
Lo stress, il nemico numero uno della salute, dell'efficienza lavorativa e dell'armonia familiare, va gestito con competenza e capacitá. Poiché non esistono terapie farmacologiche efficaci per curarlo, imparare le strategie antistress mentali e comportamentali é di vitale importanza per chi sente di essere in questa situazione.
Sapevate, per esempio, che lo stress é contagioso?
Che i vostri familiari e i vostri collaboratori piú stressati possono stressarvi e voi potete stressare loro?
Che lo stress familiare puó essere portato al lavoro e che lo stress lavorativo puó esser portato a casa?

Imparare a conoscere il "nemico"

E' difficile parlare di stress senza cadere nell'ovvio e non solo perché essendo tutti "stressati" sembra talora di parlare del fatto stesso di essere uomini, ma perché questa definizione sembra oggi includere innumerevoli connotazioni.

La difficoltá risiede nel fatto che il concetto stesso di stress ha assunto significati e contorni sempre piú indeterminati, finendo per indicare una serie di situazioni fisiopatologiche talmente ampia da perdere, talora, la possibilitá di indicarne realmente alcuna.
Oltre a ció, bisogna sottolineare come questo termine abbia finito per indicare, per lo piú, situazioni cliniche legate a problematiche psico-affettive, dimenticandone sovente le strette connotazioni somatiche che sono, invece, all'origine stessa delle enunciazioni sullo stress di Canon (1 910-1 920) e di Selye (1936).

Qualche chiarimento, anche operativo, ci puó forse venire dal recupero dell'uso originario della parola stress. "Stress" deriva dalla terminologia ingegneristica anglosassone e si definisce come "la forza che, applicata ad una struttura data, induce, in funzione della sua intensitá, tensione reversibile oppure deformazione irreversibile (plastica) oppure rottura di quella struttura".
Analogicamente, se riferiamo questa situazione alla struttura psico-fisica dell'uomo, possiamo individuare una fase di resistenza reversibile (o di all'erta), una fase plastica e una fase di rottura.
Ció premesso, é indubbio che per lo piú parlare di stress vuol dire evocare situazioni di conflitto e di tensioni emozionali determinate dalle problematiche relazionali che la vita moderna con sempre maggior frequenza ci impone. E' abbastanza normale perció sentir parlare dello stress indotto dal capufficio, dai figli,dalla moglie o dall'amante e via dicendo.In realtá le cose non sono cosí semplici. Infatti, come abbiamo visto, la nozione di stress ha in sé una certa ambiguitá. Piú correttamente bisognerebbe parlare di stress positivo (eu-stress) e di stress negativo (di-stress). Queste nozioni derivano dalla constatazione, illustrata dal diagramma seguente, per cui una stimolazione modesta di una struttura biologica costituisce un fattore in qualche modo utile ala fisiologia dell'organismo, mentre un eccesso di stimolazione e stress introduce le basi per situazioni scompenso e di malattia.
Questi concetti sono molto importanti perché consentono di capire che da un certo punto di vista lo stress non é evitabile perché legato a stili di vita che la societá ci impone, da un altro punto di vista un po' di stress é persino auspicabile perché ci mantiene piú vivi, attivi, efficienti. Chi non ha sperimentato la difficoltá e la fatica di certe riprese di lavoro dopo le ferie a torto attribuite a vacanze non riposanti. Il problema é esattamente l'opposto: un calo eccessivo di tono si avverte, nel momento della ripresa del lavoro con un aumento del a nostra razione quotidiana di stress semplicemente perché non siamo allenati. Il problema vero dunque non é evitare lo stress, ma mantenersi per cosí dire sulla cresta dell'onda senza lasciarsi sopraffare da eccessi di tensione che ci sfinirebbero.
Nel disegno: Nozione di eu-stress: la patologia si presenta aumentata sia per valori molto bassi che molto alti di stress
Per questo lo stress non va eliminato ma gestito. A questo proposito non sará fuor di luogo ricordare come la consapevolezza di poter contare su strumenti utili al suo controllo (tecniche di rilassamento, di meditazione, di respirazione ecc.) sia di per sé un ottimo metodo per ridurre l'incidenza stessa dello stress.

Un secondo aspetto di non secondaria importanza relativamente allo stress é costituito dalla molteplicitá dei suoi aspetti. Spesso infatti si dimentica che gli stress emozionali non sono l'unica forma di stress cui il nostro organismo va incontro. Tra i tanti ricordiamo lo stress gravitazionale costituito proprio dai fatto di vivere su questa cara vecchia terra che ci tiene legati a lei grazie all'attrazione gravitazionale. Purtroppo peró lo stress gravitazionale é uno dei fattori principali della usura delle strutture articolari e dello sviluppo nel tempo dell'artrosi. Un secondo tipo di stress é lo stress metabolico costituito dall'affaticamento dell'organismo nel lavoro di metabolizzazione e produzione di energia con produzione di pericolose sostanze costituite dai radicali liberi. Oltre a questi ricordiamo appena lo stress meteoropatico costituito dalla brusca solecitazione dell'organismo da parte delle situazioni climatiche estreme come ormai sempre piú di frequente succede in questa bella Italia non piú regione dal clima temperato.

L'impatto sull'organismo di tutti questi fattori di stress é in grado di determinare degli squilibri generali o locali che a loro volta sono in grado di indurre disturbi funzionali o malattie a carico dei piú svariati organi e apparati.
Ma qual é il collegamento che consente allo stress di indurre tutta una serie di patologie nell'organismo?

Per capire ció bisogna ricordare come l'organismo sia collegato nelle varie sue parti da una complessa rete di interconnessione costituita dal Sistema Psico-Neuro-Immuno-Endocrino (PNEI). Una piú attenta valutazione di questa grande rete di correlazione dell'organismo é alla radice anche di una spiegazione maggiormente convincente di numerosi effetti di terapie, ascritti a diverse medicine naturali, che si basano essenzialmente sulla capacitá di riequilibrare situazioni di squilibrio globali quali quelle introdotte dallo stress nell'organismo.
Attualmente si ritiene che l'azione dello stress sul sistema PNEI sia alla base di numerosi disturbi acuti e cronici, alcuni dei quali, associati a livelli elevati di cortisolo nel sangue, sono riportati in tabella.
Dallo schema di seguito riportato si possono vedere le analogie tra un sistema tecnico e il sistema uomo.




PRIMO STADIO: Stress nel campo di reazione elastica
Sistema Tecnico (effetti fisici): Deformazione reversibile.
Sistema Uomo (effetti psicofisiologici): Danno reversibile (reazione emotivo-comportamentale fisiologica).
S.G.A. (Sindrorne Generale di Adattamento): Reazione: Allarme.

SECONDO STADIO: Stress superiore al limite di reazione elastica
Sistema Tecnico (effetti fisici): Deformazione irreversibile
Sistema Uomo (effetti psicofisiologici): Danno irreversibile (sistema CC., sistema gastro-intestinale, uditivo, vista).
S.G.A. (Sindrorne Generale di Adattamento): Reazione: Resistenza.


TERZO STADIO: Stress superiore al punto di rottura
Sistema Tecnico (effetti fisici): Rottura in toto o in parte della struttura.
Sistema Uomo (effetti psicofisiologici): Rottura di struttura, sistemi, equilibri.
S.G.A. (Sindrorne Generale di Adattamento): Esaurimento.




Effetti dello stress sul sistema tecnico e sul sistema uomo.

La storia dello stress

Nei primi anni '30 uno sconosciuto medico canadese che iniziava a lavorare in una industria farmaceutica del suo paese "scoprí" e "definí" per la prima volta il fenomeno dello stress.
Professor Dottor Marcello Mandatori

In breve la sua storia

Hans Selye operava da pochi mesi in una modesta industria farmaceutica quando gli venne assegnato il compito di testare la tossicitá e gli effetti collaterali di un farmaco sugli animali da laboratorio, cosa del tutto normale in qualsiasi industria farmaceutica piccola o grande che sia.

Doveva in pratica somministrare sotto forma di iniezioni sotto pelle un prodotto chimico a delle cavie di laboratorio per verificare gli effetti del prodotto stesso. Selye peró forse per caso o forse per inesperienza fece un qualcosa in piú che di solito non si fa mai in questi casi, e cioé somministrare un placebo, ovvero una soluzione fisiologica quindi un qualcosa privo di qualsiasi effetto, ad un altro gruppo di cavie.

Con il passare dei giorni il gruppo di cavie su cui veniva provato il farmaco iniziava a presentare tutta una serie di alterazioni comportamentali, e fin qui tutto nella norma, ma la grande sorpresa di Selye fu che anche il gruppo che riceveva la sostanza innocua iniziava a presentare varie alterazioni.
Come era possibile tutto ció?
Dopo innumerevoli verifiche ed esperimenti Selye comprese che le alterazioni del gruppo che riceveva la soluzione fisiologica era dovuta esclusivamente all'operazione stessa di prelevare le cavie dalla gabbietta, tenerle strette nella mano, pungerle con l'ago, reinserirle nella gabbia ecc... cioé in pratica erano quelle procedure manuali che causavano una risposta da parte degli animali che si traduceva in comportamenti alterati!
Quindi erano tutta quella serie di azioni che causavano nell'animale uno stato di sovraccarico cioé uno stato di stress.
Questa é la traduzione piú giusta della parola Stress: stress uguale sovraccarico inteso come un qualcosa di esterno o interno che altera lo stato di equilibrio di un organismo vivente.
I suoi esperimenti proseguirono su altri gruppi di cavie con altri metodi, esposizione a temperature molto fredde, temperature molto calde, piccole ferite, piccoli traumi ecc...
Tutto questo lo portó a definire un concetto fondamentale ancora oggi poco divulgato, e cioé che il nostro organismo reagisce allo stesso identico modo, qualsiasi sia il tipo di stress.
Questo vuol dire che se per esempio si litiga con il vicino di casa, si vive in un luogo inquinato, si subisce un trauma fisico (incidente) o untrauma psichico (perdita di una persona cara), ecc... l'organismo metterá in moto sempre lo stesso meccanismo di difesa, e quindi per la concomitanza di piú episodi stressanti o per l'intensitá e la durata di questi episodi, il sistema puó indebolirsi e "perdere colpi", cosí inizianoi sintomi, i disturbi, le malattie.
A livello anatomico questo fondamentale sistema di difesa coinvolge tutta una serie di strutture molto importanti: l'Ipofisi - l'Ipotalamo - leGhiandole Surrenaliche - gli Ormoni Steroidei, Cortisone in primis - gli Organi Immunocompetenti: Timo - Milza - Linfonodi e per finire i Linfociti, cellule bianche del sangue tutto ció é alla base della moderna P.N.E.I. cioé la Psico - Neuro - Endocrino - Immunologia, la branca della Medicina che solo da pochi anni ci fornisce degli studi per esserci di aiuto nel capire i vari meccanismi patogenetici delle varie malattie da stress, e patologie psicosomatiche.
Che poi qualcuno soffra di cefalea da stress o eccessivo nervosismo o dermatite o colite da stress é meno importante ed é dovuto al fatto che ognuno di noi puó avere un organo o una struttura piú "debole", piú "aggredibile" e quindi piú esposta a divenire organo bersaglio su cui si concentrano i disturbi. Questo puó dipendere da un fattore genetico o per infezioni batteriche o virali passate o per traumi fisici subiti nel corso della vita, certo é che se non si risale alla radice dei sintomi e si cerca di capire il significato e l'evoluzione della malattia stressante, si corre il rischio di curare solo i sintomi senza risolvere i veri problemi che sono alla base di molte malattie.

Teoria di Selye

La teoria di H. Selye sui vari agenti stressanti che mettendo "in moto" sempre gli stessi meccanismi di difesa possono causare un esaurimento degli stessi e quindi la comparsa delle varie patologie da stress é tra le piú valide per spiegare questi processi.

La mente e il cancro: una relazione double face

I prossimi mesi saranno molto importanti per pazienti e medici che lottano contro il cancro.
Entro ilprossimo inverno, infatti, sono attesi i primi risultati di due grandi studi controllati, uno canadese e l'altro americano, realizzati per verificare gli effetti di un programma di supporto psicologico sull'evoluzione del cancro in aggiunta alla terapia medica standard.
Francesco Bottaccioli
Lo studio canadese é guidato dall'oncologa Pamela Goodwin, mentre l'americano dallo psichiatra David Spiegel.
Si deve proprio a Spiegel, professore alla Stanford University, il primo studio scientifico sugli effetti positivi di un programma di sostegno psicologico applicato a persone che seguivano un normale trattamento oncologico.

Era il 1989: sulla rivista medica britannica The Lancet, lo psichiatra americano comunicó che un gruppo di donne, operate di tumore al seno, partecipanti per un anno a un programma di supporto psicologico organizzato dall'Universitá californiana, mostravano un netto aumento del tempo medio di sopravvivenza rispetto alla norma.

"La ricerca"

L'anno successivo venne pubblicato un analogo studio su pazienti con linfoma e, infine, nel 1993 il primo studio "randomizzato e controllato" ad opera di un gruppo di un'altra Universitá californiana, quella del Campus di Los Angeles, guidato dallo psichiatra I. Fawzy: 68 persone operate di melanoma divise in due gruppi, di cui uno solo trattato con una psicoterapia di sostegno per sei settimane dopo l'intervento.
Dopo sei anni dall'operazione, il gruppo che ha ricevuto il sostegno psicoterapeutico ha avuto il 20 per cento di ricadute e il 19 per cento di decessi a fronte del 40 per cento di ricadute e del 30 per cento di decessi del gruppo senza sostegno psicologico. In cifra assoluta: il gruppo senza sostegno psicologico ha avuto 13 ricadute e 10 decessi, contro 7 recidive e 3 soli decessi.

Recentemente, l'autore dello studio del 1993, I. Fawzy, ha pubblicato i risultati delle analisi sulla funzionalitá del sistema immunitario dei due gruppi: il gruppo che ha ricevuto un sostegno psicologico, a differenza dell'altro, mostrava, a distanza di sei mesi dalla psicoterapia, un aumento dell'attivitá del sistema immunitario. In particolare delle natural killer, che sono, assieme ai cosiddetti linfociti T citotossici, le cellule capaci di riconoscere, aggredire e distruggere i tumori.
Ecco quindi una possibile spiegazione del meccanismo con cui agisce la psicoterapia e il sostegno psicosociale in generale: un aumento della attivitá di sorveglianza immunitaria contro i tumori conseguente a una riduzione del grado di stress e ansia che largamente accompagna la malattia.

"cortisolo, andrenalina, dopamina i responsabili"

Del resto, é ormai incontrovertibile che lo stress, con l'aumento dei livelli di cortisolo e di catecolamine (adrenalina, noradrenalina e dopamina), induce una disregolazione del sistema immunitario spostandone l'attivitá su piani inadatti a combattere virus e tumori e cioé sulla cosiddetta risposta Th2. Di che si tratta? Dell'avanzamento piú recente della ricerca in campo immunitario.
La vecchia immunologia, infatti, riduceva la risposta immunitaria all'azione di pulizia dei fagociti (macrofagi soprattutto) e al blocco degli antigeni da parte degli anticorpi (reazione antigene-anticorpo): reazioni automatiche e alquanto indifferenziate.

Oggi sappiamo che il sistema immunitario reagisce in modi diversi se deve fronteggiare virus (parassiti intracerlulari in genere) e tumori piuttosto che batteri e tossine.

"i naturali killer anti tumore"

I virus e in genere tutti i parassiti intracellulari, come il mycobatterio della tubercolosi, possono essere distrutti solo distruggendo la cellula infettata che funge da incubatrice per la loro sopravvivenza e riproduzione.
La conclusione é alquanto chiara: lo stress, soprattutto nella sua forma cronica, prolungata nel tempo, per le modificazioni che induce a livello del sistema immunitario, determina una caduta della sorveglianza immunitaria favorendo lo sviluppo dei tumori.

E' per questo che é fondamentale la gestione dello stress per il mantenimento della salute e, quando venga minacciata, come nel caso delle patologie neoplastiche, essenziale é la messa in opera di una terapia integrata che, senza rifiuti aprioristici dei protocolli standard, facendo tesoro del grande patrimonio terapeutico delle medicine antiche (come la cinese), utilizzi tutte le risorse dell'organismo umano, iniziando da quella principale: la mente.

Quando l'ansia diventa panico

Se le emozioni sono parte integrante della nostra quotidianitá, lo sono certo molto meno quando queste diventano cosí impetuose e assillanti da trasformarsi in vero e proprio panico.
Dottor Marcello Mandatori

Gli stati d'ansia possono considerarsi una delle situazioni emozionali piú comuni della vita sociale ed affettiva di un individuo. Solo l'intensitá e la ripetitivitá dell'ansia possono far diventare questi stati patologici. Infatti degli episodi ansiosi possono facilmente comparire in conseguenza di precisi fattori di disagio obiettivo o per situazioni chiaramente difficili, in tutti questi casi si puó parlare correttamente di ansia reattiva.

Quando invece il fenomeno ansia si presenta senza l'evidenza della cause scatenanti, puó divenire uno stato di tensione e di malessere profondo che investe l'individuo nella sua "totalitá psicofisica" con disturbi funzionali multipli e sistemici facilmente accertabili.
Queste forme di "ansia patologica" possono presentarsi in modo ricorrente con vere e proprie crisi acute e sintomi ben definiti diventando quindi degli "attacchi di panico".
Se pur negli ultimi anni si siano utilizzati protocolli terapeutici farmacologici con un certo successo, poco si e fatto da un punto di vista di ricerca delle cause del Disturbo Attacchi di Panico.
Riprendendo le osservazioni di alcuni Neurologi e Psichiatri anglosassoni degli anni 60-70 é stato condotto uno studio multicentrico, in collaborazione con l'Universitá di Urbino, che ha fornito dei risultati molto incoraggianti sulla comprensione delle possibili cause scatenanti la sindrome e quindi dei risvolti terapeutici.

In sintesi

L'ipotesi di lavoro é stata quella di stabilire una relazione fra il "Disturbo Attacchi di Panico" e "l'Allergia Alimentare Cronica". Lo studio multicentrico é stato condotto su un totale di 18 pazienti affetti dal DAP effettuando RAST: ricerca delle IgE specifiche in vitro; Prick: prove in vivo e Cytotest: per diagnosi di intolleranza alimentare.
Dei 18 pazienti esaminati, 16 sono risultati positivi per allergeni alimentari. Ció sta a significare che la dieta, a esclusione degli allergeni alimentari risultati positivi per un periodo di 8 settimane, ha portato un significativo miglioramento del DAP in 14 dei 16 pazienti in termini di valutazione clinica.
Su 7 dei 14 pazienti (50%) in miglioramento sintomatologico é stato eseguito uno scatenamento alimentare effettuato in aperto con gli allergeni positivi che ha nuovamente causato la sintomatologia in tutti e 7 i pazienti nell'arco di 2 settimane.
I risultati di questo studio suggeriscono un'associazione significativa tra l'Allergia Alimentare Cronica (intolleranza alimentare) e il DAP valutata in termini di Cytotest - Prove Tossiche Alimentari sul Sangue.
Pertanto la possibilitá che la sintomatologia sia provocata da un'Allerqia Alimentare Cronica dovrebbe essere sempre considerata, con i giusti esami in vitro, in tutti i pazienti affetti dal DAP.
Star bene dentro, per stare bene fuori

L'interesse su come gli stati interiori influenzino la condizione della nostra salute é di vecchia data. Giá il medico greco Galeno (130-200 d. C.) aveva evidenziato come certe tipologie umane avessero la predisposizione a sviluppare determinati disturbi.

Galeno aveva descritto come il tipo "melancolico" avesse la tendenza a sviluppare dei tumori piú di ogni altra tipologia. La medicina, dalle sue origini, aveva osservato lo stretto rapporto esistente fra il corpo e la psiche, da qui il detto romano: mens sana in corpore sano.

Negli ultimi anni, con il concetto di disturbo psicosomatico - cioé della psiche che influisce sul soma, il corpo - la scienza sta tentando di identificare e meglio comprendere queste importanti connessioni. In modo particolare si sono concentrati gli studi sull'effetto dello stress. Questa parola inglese, tradotta letteralmente, significa "sollecitazione" - "frizione", indicando perfettamente cosa puó arrivare a provocare.

Lo stress influisce sulla salute
Nel 1950, il medico e ricercatore austriaco Hans Selye, naturalizzato in Canada, conduce uno dei primissimi studi sugli effetti dello stress all'Institute of Experimental Medicine and Surgery di Montreal, di cui lui era a capo.
Da questo rapporto si legge come lo stress ambientale determini negli animali, come negli uomini, il rilascio di adrenalina, a cui poi l'organismo si adegua. Tuttavia, se l'agente stressogeno continua nel tempo, il naturale meccanismo di adattamento comincia a indebolirsi, provocando infine una serie di disturbi che Selye chiamó "malattie da adattamento". Selye evidenzió come lo stress influisce sul sistema nervoso simpatico, su quello endocrino e quello linfatico.
Gli studi successivi a quelli di Seyle (Canon 1953) dimostrarono come, non solo l'esaurimento fisico, bensí le emozioni acute troppo prolungate fossero una delle cause principali dello stress. E nel 1984, i ricercatori Lazarus e Folman allargarono definitivamente il significato di stress a una situazione con una forte componente psicologica, derivante, cioé, da una reazione alle sollecitazioni dell'ambiente che "la persona percepisce come imponenti ed eccessive per le sue risorse a disposizione". Questa ridefinizione, tuttavia, non ha evidenziato gli effetti fisiologici sui sistema immunitario.
Di questo specifico settore si occuperá la psiconeuroimmunologia, chiamata anche PNI per comoditá.

La pni
Ha avuto inizio con uno studio di Engel, nel 1962, che partiva dalla ricerca sui modelli di malattia multifattoriale generati dallo stress.
Questo studio fu ampliato, in seguito, da Solomon che si concentró sull'impatto degenerativo causato dallo stress sul sistema immunitario.
Nel 1981 i ricercatori Ader e Cohen coniarono il temine di "psiconeuroimmunologia" per descrivere le interazioni che avvengono tra il sistema nervoso e quello immunitario. La PNI riconosce fermamente la natura multifattoriale del benessere e del malessere. Le ricerche, continuate in questo campo, evidenziarono come le emozioni negative e lo stress siano in grado di influire negativamente sulle cellule.
Il sistema immunitario é quel dispositivo che permette al nostro organismo di controllare ed eliminare tutti quei fattori che potrebbero scatenare una patologia.

Ormai da molti anni, gli esperimenti eseguiti nei principali organi di ricerca statunitensi, ma anche europei, hanno statisticamente provato che, migliorando le qualitá psicologiche della vita, il sistema immunitario tende a riprendersi. In pazienti ammalati di cancro, o da altre malattie degenerative, si é riscontrato che, quelli sottoposti a particolari attenzioni psicologiche, riuscivano a vivere piú a lungo di quelli che invece non erano seguiti psicologicamente. Inoltre si approcciavano alla morte con spirito piú sereno.

Sembrerebbe che siano gli alti livelli ansia a influire negativamente sul sistema immunitario, indebolendo sempre di piú le sue capacitá. Dopo dieci anni di ricerca all'Ohio State University a Columbus, negli Stati Uniti, si é dimostrato che la risposta degli anticorpi e del sistema immunitario diminuisce con il crescere dell'ansia.
Esiste, dunque, una intima relazione tra il cervello e il sistema immunitario e le ricerche, oggi, dimostrano che avvengono dei cambiamenti biologici significativi quando si é vittima di stress ansiogeno prolungato.

Stress


Come si manifesta
A vent'anni vivevo col terrore che la mia milza e fegato ingrossati si trasformassero in mortale cirrosi epatica. Ho dovuto, quindi, imparare a conquistare la salute, e lo stress é diventato sempre piú il tema fondamentale della mia ricerca.
Dottor Giovanni Leanti La Rosa

Non appena prendiamo conoscenza di un pericolo attraverso il cervello e gli organi periferici di senso (vista, udito, olfatto, tatto), nel nostro organismo viene avviata un'infinita serie di reazioni nervose, biochimiche, ormonali e organiche, che ci preparano alla difesa.
E' interessante notare che il pericolo puó essere reale o immaginario, quel che conta é che l'organismo viva una minaccia alla propria in lumitá e si prepari a reagire con automatismo della nostra specie, la lotta o la fuga. In quel momento tutto l'organismo é investito nella sua globalitá (mente-corpo) da piú di 1500 cambiamenti fisiologici. In pochi secondi tutto il corpo é mobilitato, teso, pronto ad agire.

Nel momento in cui é scattato il meccanismo d'allarme in risposta all'evento stressante, nel nostro corpo avvengono cambiamenti significativi a carico dei nostri organi interni: alcuni vengono messi a riposo (pancreas, intestino, stomaco, pelle) mentre altri piú direttamente interessati alla lotta o alla fuga vengono attivati prepotentemente (cuore, cervello, muscoli). Ma vediamo meglio che cosa avviene nei singoli organi durante questo processo.

Testa

Sotto stress, la testa é profondamente interessata ai cambiamenti che coinvolgono tutto l'organismo.
Aumenta infatti l'afflusso di sangue cerebrale, necessari a sostenere l'aumento della vigilanza e dell'attivitá cerebrale, registrabile con l'elettroencefalogramma (come espressione della desincronizzazione dei ritmi elettrici cerebrali). In questa fase c'é presenza di ritmo B, il ritmo prevale nelle persone ansiose, ma anche in quelle vigili, con l'attenzione rivolta all'esterno e alla rapida ricerca di soluzioni ai problemi di quel momento critico.

Muscoli del viso

L'aumento della tensione dei muscoli pellicciai del viso, importanti per la mimica, conferisce un'espressione rigida, tirata o spaventata. Mentre l'aumento della tensione dei muscoli della masticazione comporta rigiditá della mandibola, che in condizioni di stress cronico puó portare a progressiva usura e accorciamento dei denti. Questo fenomeno, svelato durante una visita dentistica, si chiama bruxismo.

Ghiandole

L'attivitá delle ghiandole salivari, connesse alla funzione digestiva, viene momentaneamente sospesa provocando un fastidio senso di secchezza in bocca. Al contrario viene aumentata l'attivitá dell'ipofisi, ghiandola endocrina che controllando il funzionamento della tiroide, della corteccia del surrene, delle ovale e dei testicoli, scatena considerevoli cambiamenti ormonali e metabolici.

Organi della vista

La pupilla dell'occhio si dilata notevolmente, cosí come i muscoli dell'acccomodamento della vista che sono piú tesi per poter controllare meglio gli avvenimenti esterni da cui puó dipendere "la vita o la morte".

Apparato uditivo

Per lo stesso motivo c'é una grande tensione in tutto l'aparato uditivo, piú attento e pronto a raccogliere eventuali importanti messaggi acustici.

Apparato cardio-circolatorio

Aumenta la frequenza cardiaca (tachicardia).
Aumenta a quantitá di sangue che il cuore pompa a ogni gettata (sistole).
Aumenta la pressione arteriosa.
Tutti questi aumenti di funzione cardiaca pemettono una maggiore quantitá di sangue di affluire al cervello e ai muscoli, organi piú impegnati nei momenti di emergenza.

Muscolatura schelettrica

L'aumento del tono muscolare comporta un accorciamento del muscolo che é cosí piú pronto all'azione.

Apparato respiratorio

La respirazione si fa piú veloce, ma piú superficiale (tachipnea). C'é tendenza a trattenere il respiro.

Apparato tegumentario

Diminuzione dell'afflusso di sangue alla pelle, che diviene piú pallida, fredda e sudaticcia, soprattutto agli arti, superiori e inferiori.

Milza

La milza, contraendosi, spreme tutto il suo sangue di riserva, che contribujrá all'aumento di afflusso cerebrale e muscolare. Quando lo stress é continuo e prolungato, inibisce l'attivitá immunitaria della milza.

Fegato

Blocca la sua funzione digestiva, mentre dai suoi depositi di glicogeno vie, ne liberato e messo nel circolo sanguigno il glucosio, sostanza energetica che deve sostenere lo sforzo muscolare dell'aggressione e della fuga.

Tessuto adiposo

Dal tessuto adiposo si liberano e vengono immessi nel sangue grassi di riserva che, insieme al glucosio epatico, forniranno tutta l'energia necessaria allo sforzo fisico imminente.

Tubo gastroenterico

La diminuzione di afflusso di sangue comporta un rallentamento della peristalsi e derla secrezione gastrointestinare, con conseguente sospensione del processo digestivo.

Surrene

E' la ghiandola piú coinvolta nei meccanismi di reazione all'emergenza e allo stress. Essa partecipa infatti sia con la parte midollare, secernente adrenalina e non adrenalina, sia con una parte corticale, secernente ormoni cortisonici tipo aldosterone e cortisolo. Tutti gli ormoni prodotti da questa ghiandola permettono all'organismo di poter esprimere il massimo delre potenzialitá fisiche e psichiche.

Sistema nervoso autonomo

Il S.N.A. é costituito dall'ortosimpatico e dal parasimpatico, con funzioni in parte complementari e in parte antagoniste. Lo stress crea uno squilibrio di questo sistema, attraverso l'ipeattivazione dell'ortosimpatico e l'inibizione del parasimpatico.
Se l'attivitá dell'ortosimpatico prevale nello sforzo, nell'emergenza e in tutte le situazioni d'ansia, di paura, di stress, quella del parasimpatico é invece predominante nei momenti di quiete, gioia, piacere, nel rilassamento e nel sonno.
Convinzioni reali o immaginarie che generano stress:

- Sono lacerato e logorato da situazioni conflittuali determinate da persone che si aspettano cose diverse da me;
- Devo fare sempre tutto io. Mi vengono assegnati piú compiti di quanti ne possa svolgere;
- Non ne posso piú;
- Non mi é stato chiarito bene che cosa devo fare. Ho responsabilitá lavorative vaghe;
- Mi sento escluso dalle decisioni che influiscono sul mio lavoro;
- Mi sento insicuro quando sono costretto a tare cose diverse di quelle che mi competono;
- A casa non ci si parla piú e quando si parla si grida;
- Al lavoro ho dei superiori e dei collaboratori con cui é difficile comunicare;
- Sono preoccupato quando devo assumermi la responsabilitá di altri colleghi.


La consapevolezza del tipo di stress e di malumore che c'é a casa o in ambiente di lavoro stimola la ricerca di soluzioni adatti a ottimalizzare la tensione e a creare un miglior clima familiare e lavorativo.

Sintomi psicologici e comportamentali dell'esaurimento energetico:

- Rassegnazione e senso d'impotenza rispetto ai problemi che riguardano l'ambiente familiare e di lavoro;
- Senso di apatia, stanchezza e demotivazione rispetto a tutto;
- Recarsi al lavoro di malavoglia o fare le cose con disinteresse;
- Impazienza e facile irritabilitá con i familiari, i colleghi e con i clienti;
- Perdita della memoria, dell'attenzione e della concentrazione con visibile calo dell'efficienza lavorativa;
- Atteggiamenti negativi e ostili verso i superiori e i loro colleghi;
- Assenteismo e/o perdita della sicurezza e della stima di sé;
- Tendenza a giustificarsi ad oltranza e a incolpare gli altri anche quando é evidente la loro responsabilitá.


Fattori che indeboliscono la resistenza allo stress e predispongono all'esaurimento energetico:
- Insicurezza, mancanza di amor proprio, pessimismo, ansia, insonnia;
- Paura di sbagliare e vissuti di abbattimento di fronte alle avversitá;
- Conflittualitá, rigiditá di pensiero, emotiva e di comportamento;
- Solitudine, instabilitá affettiva;
- Obiettivi non realistici;
- Eccessiva specializazzione, maniacalitá ossessivitá, perfezionismo;
- Mancanza di amore, di preparazione e di motivazione verso il lavoro;
- Problemi economici;
- Alimentazione squilibrata anoressia, bulimia, obesitá, diabete, sedentarietá;
- Intossicazione da fumo, alcool, psicofarmaci, caffeina e altre droghe;
- Mancanza di cultura dello stress e delle tecniche antistress.

Fattori climatici e microclimatici che abbassano la resistenza allo stress:

- Caldo o freddo eccessivo;
- Vento forte (Scirocco e Föhn);
- Eccessiva umiditá dell'aria;
- Bassa pressione;
- Ionizzazione positiva dell'aria, condizionatori d'aria e inquinamento;
- Nebbia;
- Pioggia con lampi e tuoni.


Come riconoscere e misurare lo stress:

- Avere un'espressione preoccupata;
- Occhi arrossati;
- Sbattere le palpebre con troppa frequenza;
- Avere tic alla testa, spalle, braccia, mani;
- Parlare troppo in fretta;
- Avere repentini cambiamenti del tono di voce e la necessitá di schiarirsela con molta frequenza;
- Fumare una sigaretta dopo l'altra;
- Mangiare con voracitá e troppo rapidamente, senza gustare i cibi;
- Mangiarsi le unghie;
- Avere un'andatura rigida, con tendenza a stringersi tra le spalle e a ingobbirsi;
- Avere il collo e la testa in avanti non in asse con il tronco;
- Muovere nervosamente le gambe e i piedi o le mani anche quando si é seduti.


Segni di stress verificabili attvavevso il tatto e i movimenti del corpo:

- Mani e piedi sempre freddi e sudaticci;
- Un'altra tensione mandibolare, riscontrabile attraverso i movimenti passivi;
- Respirazione superficiale, verificabile attraverso una mano appoggiata sull'addome, che risulterá teso o poco mobile;
- Rigiditá dei muscoli del collo verificabili attraverso movimenti passivi della testa;
- Tensione ai muscoli delle braccia e delle gambe verificabili attraverso movimenti passivi;
- Numerosi punti dolenti, messi in evidenza anche con lievi pressioni delle dita, sono espressione di tensione muscolare profonda.


Altri sintomi che confermano lo stato di stress:

- Fare eccessivo consumo di caffé, dolci e alcolici fuori dai pasti;
- Tendenza a perdere la memoria e la concentrazione;
- Essere troppo irrascibili e irritabili;
- Essere sedentari;
- Fare troppe cose in una volta.

Lo stress viene da...

Il dottor Giovanni Leanti La Rosa, che ha indirizzato le sue ricerche sullo studio dello stress e delle possibili soluzioni di questo disagio, ha raccolto nei seguenti box delle informazioni utili e veloci, che permettono di comprenderlo meglio.

Convinzioni reali o immaginarie che generano stress:


- Sono lacerato e logorato da situazioni conflittuali determinate da persone che si aspettano cose diverse da me.
- Devo fare sempre tutto io. Mi vengono assegnati piú compiti di quanti ne possa svolgere.
- Non ne posso piú.
- Non mi é stato chiarito bene che cosa devo fare. ho responsabilitá lavorative vaghe.
- Mi sento escluso dalle decisioni che influiscono sul mio lavoro.
- Mi sento insicuro quando sono costretto a fare cose diverse di quelle che mi competono.
- A casa non ci si parla piú e quando si parla si grida.
- Al lavoro ho dei superiori e dei collaboratori con cui é difficile comunicare.
- Sono preoccupato quando devo assumermi la responsabilitá di altri colleghi




Fattori che indeboliscono la resistenza allo stress e predispongono all'esaurimento energetico:

- Insicurezza, mancanza di amor proprio, pessimismo, ansia, insonnia.
- Paura di sbagliare e vissuti di abbattimento di fronte alle avversitá.
- Conflittualitá, rigiditá di pensiero, emotiva e di comportamento.
- Solitudine, instabilitá affettiva.
- Obiettivi non realistici.
- Eccessiva specializazzione, maniacalitá ossessivitá, perfezionismo.
- Mancanza di amore, di preparazione e di motivazione verso il lavoro.
- Problemi economici.
- Alimentazione squilibrata anoressia, bulimia obesitá diabete, sedentarietá.
- Intossicazione da fumo, alcool, psicofarmaci, caffeina e altre droghe.
- Mancanza di cultura dello stress e delle tecniche antistress.

La consapevolezza del tipo di stress e di malumore che c'é a casa o in ambiente di lavoro stimola la ricerca di soluzioni adatti a ottimalizzare la tensione e a creare un miglior clima familiare e lavorativo.

- Sintomi psicologici e comporta mentali dell'esaurimento energetico.
- Rassegnazione e senso d'impotenza rispetto ai problemi che riguardano l'ambiente familiare e di lavoro.
- Senso di apatia, stanchezza e demotivazione rispetto a tutto.
- Recarsi al lavoro di malavoglia o fare le cose con disinteresse.
- Impazienza e facile irritabilitá con i familiari, i colleghi e con i clienti
- Perdita della memoria, dell'attenzione e della concentrazione con visibile calo dell'efficienza lavorativa.
- Atteggiamenti negativi e ostili verso i superiori e i loro colleghi.
- Assenteismo e/o perdita della sicurezza e della stima di sé.
- Tendenza a giustificarsi ad oltranza e a incolpare gli altri anche quando é evidente la loro responsabilitá.

Fattori climatici e microclimatici che abbassano la resistenza allo stress:

- Caldo o freddo eccessivo.
- Vento forte (Scirocco e Fdhn).
- Eccessiva umiditá dell'aria.
- Bassa pressione.
- Iionizzazione positiva dell'aria, condizionatori d'aria e inquinamento.
- Nebbia.
- Pioggia con lampi e tuoni.

Come riconoscere e misurare lo stress

- Espressione del viso sofferente e tesa.
- Postura rigida, da seduto e in movimento e movimenti passivi del corpo.
- Tensione mandibolare anche a riposo e nel sonno.
- Orecchio teso e dolente.
- Dolore provocato nei punti di agopuntura: 4 grande intestino e 36 stomaco.
- Dolore spontaneo in qualunque parte del corpo.
- Malattie da stress (vedi box specifico).

Malattie da stress legate a indebolimento delle difese immunitarie

- Frequenti raffreddori.
- Rinite allergica
- Asma bronchiale, allergie varie.
- Frequenti malattie influenzali.
- Frequenti e persistenti febbricole.
- Manifestazioni cutanee.
- Tendenza alla formazione di ulcerette nel cavo orale.
- Ulcera gastrica e duodenale
- Frequenti e fastidiose infezioni, quali: cistite, uretrite, annessite, vaginite, bronchite, stomatite, ecc.
- Mononucleosi invettiva.
- Herpes labiale
- Herpes genitale.



Altre malattie che possono essere espressione dello stress:
- Ipertensione arteriosa
- Emicrania
- Cefalea muscolo-tensiva
- Mal di schiena
- Tachicardia
- Frequenti extrasistole
- Colite spastica
- Stitichezza ostinata
- Obesitá
- Diabete
- Artrosi




Graduatoria decrescente delle professioni a maggior rischio di stress:

1. Piloti e controllori di volo;
2. Agenti di borsa;
3. Imprenditori e managers;
4. Ministri;
5. Disoccupati (il lavoro stressa soprattutto chi non l'ha);
6. Chirurghi e medici del pronto soccorso;
7. Gioiellieri;
8. Commercialisti;
9. Reporters;
10. Infermieri;
11. Operai addetti agli altiforni;
12. Minatori;
13. Lavoratori soggetti (dalle 5 alle 3) e (21-5);
14. Conducenti di autobus e tassisti;
15. Operai che lavorano a catene di montaggio rapida e complessa o lente e monotone;
16. Artisti nel mondo dello spettacolo (attori, cantanti, presentatori ecc.);
17. Insegnanti;
18. Professionisti (avvocati, medici, giornalisti, ingegneri);
19. Commercianti:
20. Impiegati;
21. Agricoltori;
22. Artigiani;
23. Funzionari statali.



Questa lista ha solo valore statistico, perché non tutte le persone vivono lo stress allo stesso modo.
Un ruolo importante svolge anche l'ambiente di lavoro.
Non va comunque dimenticato che chi ama il proprio lavoro accumula meno stress di chi lo vive conflittualmente.

Lo stress del nostro scontento
Lo stress é una complessa reazione di risposta di tutto l'organismo (che coinvolge sia la mente che il corpo) nei confronti di situazioni, avvenimenti, eventi sia sul piano fisico che su quello esistenziale ed emotivo, che impongono un cambiamento del proprio equilibrio.
Dottoressa Maria Teresa Lucheroni

Poiché la vita é un perenne mutamento che ci impone delle risposte ad esso, possiamo dire che lo stress fa parte della vita e che se vogliamo finire del tutto di "stressarci" cioé di rispondere alle situazioni esterne e interne, dobbiamo smettere di vivere.



E' noto che tra gli eventi piú stressanti, cioé maggiormente in grado di sollecitarci e di sovraffaticare il nostro organismo si collochino non solo situazioni gravi negative quali morte di un familiare, licenziamento ecc. ma anche situazioni giudicate per molti aspetti arricchenti e apportatrici di novitá e vita: matrimonio, cambiamento lavorativo, cambiamento di cittá ecc. Qual é il legame che unisce eventi di per sé cosí diversi come impatto sia dal punto di vista fisico che esistenziale? Il fatto é che il nostro organismo tende all'equilibrio e al "risparmio energetico", a una situazione definita di "omeostasi" in cui reazioni biochimiche, risposte umorali e neuroendocrine avvengono con regolaritá e ordine, con un perfetto rapporto tra le entrate (nutrizione, ossigenazione, stimolazioni sensoriali e nervose) e le uscite (la spesa energetica, come lavoro, movimento, risposte psicoemotive).

Per fortuna il nostro organismo oltre a essere abitudinario é anche straordinariamente creativo, per cui é in grado di "mettersi in gioco" in modo brillante se questo é necessario: é capace cioé di sopportare per lunghi periodi un surplus di fatiche fisiche e di sollecitazioni nervose ed emotive, adattandosi rapidamente ai cambiamenti e alle nuove esigenze. Tutto questo peró ha un suo costo in termini di spesa energetica, attraverso l'attivazione dell'asse neuroendocrino ipotalamo-ipofisi-surrene e di qui, a cascata, sui diversi organi e apparati che vengono coinvolti per le mutate condizioni dell'organismo (sistema circolatorio, sistema digestivo, pelle, ghiandole genitali, apparato muscolo-scheletrico ecc.).

Oggi si fa un gran parlare di stress come fattore favorente per l'insorgenza di diversi disturbi: gastrite e ulcera duodenale, colon irritabile, cefalea, ipertensione, mal di schiena ecc. Allora ci si pone una domanda: perché viene colpito un organo piuttosto che un altro? Tentiamo di rispondere a questo interrogativo in questo modo. Tutti noi abbiamo una modalitá specifica e personale di risposta alle varie situazioni, modalitá che é fortemente influenzata dal nostro carattere. Di fronte alla medesima situazione, per esempio un'aggressione verbale da parte di un collega o del capoufficio, ognuno di noi adotterá un atteggiamento differente, di attacco, di difesa, di sottomissione ecc. a seconda del suo carattere. Ci sará chi si sentirá ingiustamente accusato e questo lo porterá a reagire in modo aggressivo, chi, sempre sentendosi ingiustamente accusato, non avrá il coraggio di reagire e per questo subirá passivamente, salvo poi rimuginare continuamente sull'avvenuto, alimentando rancore e risentimento. Qualcun altro alimenterá un sentimento di autosvalutazione che lo fará sentire fallito e incapace e cosí via. Siccome noi "funzioniamo" come un'unitá psicosomatica, le nostre reazioni psicoemotive si traducono simultaneamente sul piano organico, in modificazioni delle funzioni organiche.
Possiamo associare i nostri vissuti e le nostre emozioni, analogicamente, a degli organi e a delle funzioni fisiologiche del nostro organismo in grado di tradurre meglio, sul piano somatico, quel tipo di emozioni.
Ogni organo rappresenta simbolicamente una funzione che non é soltanto materiale, ma anche psichica.



Alcune espressioni figurate del linguaggio esprimono molto bene questa duplice natura: per esempio parliamo di "digerire un argomento" di non riuscire a "mandar giú" una determinata persona o situazione; parliamo di "questione di pelle" per esprimere un certo feeling o, al contrario, un'antipatia istintiva verso una persona; abbiamo bisogno di essere trattati "con tatto" se ci sentiamo ipersensibili; ci "rodiamo il fegato" dalla rabbia o dall'invidia; ci sentiamo "sotto pressione" quando dobbiamo essere ipercontrollati; diamo "un colpo di reni" per esprimere lo sforzo necessario per rimediare a una situazione critica e cosí via.
Vediamo allora di esemplificare come delle modalitá comportamentali e caratteriali nei confronti delle situazioni piú stressanti si possano tradurre, in un linguaggio simbolico e corporeo, in disturbi fisici e come é possibile volgere in positivo queste situazioni.

La mia schiena si stressa se voglio a tutti i costi dimostrare che posso farcela da solo

Molte volte mi trovo in situazioni, personali o lavorative, in cui mi sento oberato dagli impegni, dallo studio o dalle responsabilitá. So di essere in grado di risolvere le varie situazioni che mi si presentano, perché l'entusiasmo non mi manca, la vivacitá mentale neppure. Tendo peró ad essere un po' dispersivo e a non organizzare bene il mio tempo.

La mia vita affettiva é movimentata e mi caccio talvolta in situazioni "complicate", che trovo eccitanti ma alla lunga un pó faticose. Mi accade di avere dei vuoti di energia o delle cadute di tono, allora mi sento triste, vedo nero, mi pare di non riuscire piú a svolgere le mie mansioni; ho paura di non farcela. Vorrei chiedere aiuto, mi sento bisognoso di consiglio e di protezione, purtroppo la mia immagine di persona "in gamba" non mi permette di mostrare le mie debolezze e di esprimere apertamente le mie difficoltá (che a me, in momenti come questi, sembrano insuperabili).

Provo internamente ansia e un grande senso di insicurezza, ma devo farcela da solo. Con grande sforzo e grande fatica cerco di tenermi in piedi sulle mie gambe, anche se in realtá mi sento debole e bisognoso. Alla fine riesco a risolvere la situazione (superare l'esame, ottemperare all'impegno lavorativo, districarmi da una storia sentimentale ingarbugliata ecc.). Sono psicologicamente provate e soffro di un fastidioso mal di schiena a livello lombare. Giuro a me stesso che non mi ricacceró piú in situazioni cosí stressanti ma purtroppo, non so come, mi ci ritrovo sempre.

Il mal di schiena a livello lombare puó essere la conseguenza di uno sforzo protratto per "tenersi su" con la testa (secondo una certa idea di sé e di quello che si vuole raggiungere), piuttosto che con le proprie gambe, cioé con senso della realtá e dei propri limiti energetici. Il voler fare troppo ci porta a esagerare e a chiedere troppo al nostro fisico e alle nostre riserve energetiche. Il consiglio é quello di fermarsi prima di raggiungere questo limite critico, cercando di acquisire una maggiore consapevolezza.

La mia pelle si lamenta se sono affettivamente ipersensibile

Sono una persona che le cose le sente sulla pelle, le persone, le situazioni... Ho un grande bisogno di essere considerata dagli altri, amata e accettata; purtroppo non tutti hanno la mia stessa sensibilitá e a volte si comportano con me senza tatto, non capendo che io ne soffro.
Purtroppo sono piuttosto introversa e non riesco a esprimere questo mio bisogno, perché ho paura di non essere capita. Mi piace vivere e lavorare in un ambiente in cui ci sia calore e armonia. Per me questo é molto importante, in presenza di tensioni o di malumori mi sento a disagio, ma ho difficoltá a esprimere quello che penso, soprattutto in presenza di persone arroganti e autoritarie. In questi casi la mia ipersensibilitá mi porta a essere particolarmente vulnerabile e stressata.

La mia pelle sembra parlare di questo mio scontento ed é come me.
Ipersensibile, si arrossa facilmente, presenta frequenti problemi di allergia e orticaria.
La pelle é un confine posto tra l'interno e l'esterno. Su di essa si "scrivono", come su una carta geografica problemi che si vivono a livello delle relazioni con gli altri.

Pruriti ed allergie possono esprimere la difficoltá a gestire o a tollerare situazioni conflittuali, in cui ci si sente aggrediti e si cerca di difendersi oppure si vorrebbe richiamare l'attenzione sulla propria necessitá di appagamento affettivo e di attenzione.
Bisogna accettare di essere persone dotate di una grande sensibilitá e quindi, per questo, anche maggiormente vulnerabili.
E' possibile peró difendersi dalle aggressioni esterne indirettamente, facendo leva sui propri punti di forza, fidandosi del proprio intuito; occorre anche aprirsi gradualmente in rapporti personali e affettivi con persone verso le quali si possa nutrire fiducia.

La testa mi duole e i visceri si contraggono quando voglio tenere tutto sotto controllo

Sono una persona molto razionale e direttiva, concreta e affidabile, meticolosa e precisa. Mi piace programmare tutto nella mia vita personale e lavorativa e tenere tutto sotto controllo. Se questo non si puó realizzare a mio modo mi sento tesa e cerco di trovare il modo di raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissati. Sono parsimonioso. Non mi considero una persona impulsiva e istintiva ma cauta e riflessiva. Faccio fatica a rilassarmi anche nelle situazioni in cui potrei lasciarmi andare, ma ho paura di apparire ridicolo o poco intelligente. Se ho un problema tendo a pensarci continuamente, senza riuscire a distogliere la mente da quel pensiero. Soffro di cefalee periodiche e di stitichezza.

Esiste una polaritá di tensione tra la testa e i visceri addominali. La tendenza a voler controllare tutto porta a somatizzare una tensione cronica sia a livello dei muscoli del collo e della nuca che a livello delle tonache muscolari dell'intestino.
All'ipervigilanza e all'iperattivitá del polo razionale corrisponde una tendenza inconscia al controllo anche della propria vita istintiva e vegetativa, che si esprime attraverso un inibizione delle funzioni intestinali: per la paura di "lasciarsi andare" si crea un'ipertono e una spasticitá della muscolatura intestinale che porta alla stitichezza cronica.

Il consiglio é quello di lasciarsi andare un po' all'immaginazione, alla fantasia, al gioco e alla creativitá, recuperando momenti di svago e di movimento corporeo.

Mi brucia lo stomaco e non digerisco perché non posso dire né sí né no.

Sono una persona molto abile e molto diplomatica.
Occupo una posizione di rilievo e devo gestire situazioni delicate con le persone. Spesso taccio da mediatore tra persone che hanno differenti posizioni e io "ammortizzo" i conflitti tra di loro. A livello personale vorrei attuare lo stesso tipo di modalitá, mi barcameno in situazioni poco chiare e definite, protraendole nel tempo. Riesco molto bene a "far buon viso a cattiva sorte". Tutto questo, anche se non appare esternamente, é per me fonte di stress, sento che mi logora e mi sottrae molta energia. Soffro di difficoltá digestive, con bruciori e gastrite.

L'apparato digerente non digerisce soltanto cibi, ma anche esperienze

Talvolta portiamo dentro di noi e dobbiamo "digerire" anche dei bocconi pesanti e non di nostro gusto, come situazioni che si debbono accettare forzatamente e "mandar giú" senza poterle rifiutare. Questo stress crea a livello dello stomaco una tensione cronica e una persecrezione di succhi gastrici, espressione di un desiderio aggressivo che viene inibito e trattenuto dentro di sí, finendo per diventare autolesionistico. Il consiglio é quello di cercare di esprimere in modo diretto e chiaro le proprie esigenze e i propri bisogni.

Il mio cuore perde il ritmo quando trattengo le emozioni e l'amore.

Sono una persona che non si concede espressioni di tenerezza; sono razionale e lucido; riesco a non perdere la testa nei rapporti affettivi. I miei partner mi dicono che ho paura di innamorarmi. Non mi arrabbio facilmente e mi innamoro raramente. Mostro la mia parte piú tenera solo con poche persone; in genere nei rapporti personali non mi espongo e non mi "butto".
Tendo ad avere la pressione sanguigna piú alta della norma e talvolta avverto delle extrasistoli o tachicardia.
Il sangue é il veicolo della energia libidica e il cuore é l'organo che sede tradizionalmente della espressione delle nostre emozioni e dell'amore. Un atteggiamento rigido e controllato che non concede spazio alle emozioni, all'amore e all'aggressivitá, sul piano somatico si traduce in una "armatura" muscolo-tensiva che frena l'espressione fisica ed emotiva, i movimenti del corpo vengono frenati, il torace "imbrigliato e il respiro trattenuto. I vasi arteriosi si irrigidiscono per tenere sotto controllo gli impulsi e le sensazioni, provocando un aumento della pressione arteriosa. Il cuore, rimasto "in gabbia" esprime con tachicardia e palpitazioni il suo desiderio di esprimere l'amore e le emozioni. Il consiglio é quello di "aprire la gabbia" al cuore e al respiro, sciogliendo le tensioni croniche attraverso esercizi fisici, respiratori e massaggi; dal punto di vista psicologico é possibile abbandonare un po' la propria posizione di potere e vivere anche situazioni di semplice piacere.

Malattie da stress legate a indebolimento delle difese immunitarie

- Frequenti raffreddori
- Rinite allergica
- Asma bronchiale, allergie varie
- Frequenti malattie influenzali
- Frequenti e persistenti febbricole
- Manifestazioni cutanee
- Tendenza alla formazione di ulcerette nel cavo orale
- Ulcera gastrica e duodenale
- Frequenti e fastidiose infezioni, quali: cistite, uretrite, annessite, vaginite, bronchite, stomatite, ecc.
- Mononucleosi invettiva
- Herpes labiale
- Herpes genitale


Altre malattie che possono essere espressione dello stress

- Ipertensione arteriosa
- Emicrania
- Cefalea muscolo-tensiva
- Mal di schiena
- Tachicardia
- Frequenti extrasistole
- Colite spastica
- Stitichezza ostinata
- Obesitá
- Diabete
- Artrosi
Sintomi dei disturbo: Attacchi di panico
- depersonalizzazione, derealizzazione;
- dispnea - densazione di soffocamento;
- dolore - oppressione toracica;
- nausea - disturbo; gastrointestinale;
- palpitazione - tachicardia;
- parestesie localizzate diffuse;
- paura di impazzire - morire;
- sensazione di svenimento, instabilitá;
- sudorazione - vampate di calore;
- tremori localizzati diffusi.

Stress

Stress


Esami
Distribuzione di frequenza verso allergeni alimentari con il Cytotest
latte 9
grano 5
caffé 4
olivo 4
pomodoro3
mela 2
banana 1
carota 1
lievito 1
Totale 29


Terapia
I rimedi per combattere lo stress ossidativo
Se é giá presente una malattia di fondo, a esempio ipertensione o lipidi elevati ecc., si deve assolutamente mantenere sotto controllo la malattia di base e, contemporaneamente, si devono rafforzare le difese antiossidanti. Questo significa che si deve privilegiare un'alimentazione ricca di antiossidanti. Credo, tuttavia, fermamente che si debba fare uso di integratori alimentari naturali, perché si é notato e dimostrato che le differenze di contenuto di antiossidanti nell'alimentazione, non si possono controllare in modo semplice.
In generare (non entriamo ovviamente nello specifico dei casi di pertinenza del dietologo) i suggerimenti di base sono:

a. mangiare un poco di meno di quel che si fa di solito;
b. prendere un integratore alimentare mirato;
c. ridurre la sedentarietá con un'attivitá fisica giornaliera costante e moderata.

Noi abbiamo studiato a fondo un cosiddetto ARD (anti radicali determinabili) mettendo a disposizione di chi vuole usarlo un integratore trasversale, (per tutti gli stati di stress ossidativo), in forma fluida, contenente tutti gli antiossidanti naturali piú potenti in quantitá basse, cosí come li fornisce la natura. Viene paragonato all'aspirina degli antiossidanti perché é multiuso.

Nella maggioranza dei casi la riduzione dello stress ossidativo si vede abbastanza rapidamente (entro una decina di giorni) ma non si deve aver fretta di notare i risultati. In altri termini non serve aumentare le dosi ma si devono allungare i tempi di assunzione. Siamo peró consapevoli, per esperienze sperimentali, che in molti casi sono necessari antiossidanti piú specifici, ovvero legati alla patologia saliente dei soggetti.

"si deve far uso di integratori alimentari naturali"

In altri termini lo stress ossidativo di un iperteso deve essere affrontato in modo diverso da quello di un diabetico. Siamo peró nel campo della patologia e non della prevenzione quindi non é questa la sede per discutere il problema.

La dieta mediterranea

E' ricca di antiossidanti e polifenoli (quelli nel vino rosso tanto per capirci). Ma é anche ricca di calorie (pasta, formaggio, olio, vino) le quali a loro volta sono delle fucine di radicali liberi in particolare le cosiddette "calorie vuote" come in generale gli alcolici, vino compreso oltre che causa di sovrappeso. Per cui a cucina mediterranea produce tanti radicali liberi (per le calorie) che riesce a compensare, perlomeno in parte, con l'abbondanza degli antiossidanti contenuti in essa. Peró si sta verificando un impoverimento di antiossidanti negli alimenti mediterranei, mentre il tenore calorico rimane identico.
Risultato: siamo un poco piú longevi con tendenza alle rughe, alla pinguedine e con una serie nutrita di altri malanni cardiovascolari che rovinano la qualitá della vita.
Gli attacchi di panico

Ci sono alcune tecniche, semplici e facilmente attuabili, che vi potranno aiutare a superare questo fastidioso e limitante problema.

1. Riconoscete l'attacco. Quando arriva, accettatelo per quello che é, sicuramente ne avrete giá avuti altri e sapete per certo che non ne morirete. La parola chiave é "accettare".
2. Siate pazienti con voi stessi.
Chi soffre di attacchi di panico é spesso un perfezionista, lasciate perdere, lasciate andare, lasciate correre. Siate tolleranti con voi stessi, esponetevi alle vostre paure un poco alla volta. Anche se non riuscite a superare quel poco che vi siete prefissi, il semplice fatto di esservi voluti confrontare é un comunque un primo passo. Congratulatevi con la vostra decisione e perseverate con pazienza alla conquista della vostra serenitá.
3. Non spingete la riuscita.
Coltivate la lentezza, cosí non aumenterete a tensione a cui giá siete sottoposti.
4. Quando proprio l'attacco vi prende e vi sentite immobilizzati, cominciate allora a tendere e poi a distendere singole parti del vostro corpo. Questa tensione ritmica, spiega il dottor McCullogh, brucia l'andrenalina che, durante l'attacco, é sempre in eccesso. (C.C.)
Possiamo suddividere le tecniche di guarigione in sette grosse vie:

1. la naturopatia, che utilizza tecniche e mezzi legati alla natura;
2. le terapie manipoative, che utilizzano delle tecniche di massaggio;
3. la vibroterapia, che utilizza gli effetti delle vibrazioni;
4. le terapie nutrizionali, che utilizzano il cibo o la sua assenza;
5. la medicna tradizionale, a cui appartengono le terapie tradizionali delle culture antiche;
6. le terapie filosofiche, che ricercano l'armonia psico-fisica attraverso dei principi delle varie scuole di pensiero spirituale;
7. la biorisonanza, che influisce attraverso il principio delle risonanza.



Nota Bene:
Di ogni via vi indicheremo le metodiche piú importanti e conosciute.

Neuropatia

Si basa sulla coscienza ippocratica dell'uomo secondo cui: acqua, aria, terra e calore, sono gli elementi fondamentali costituenti l'organismo umano. Uno squilibrio in eccesso o in carenza di uno di questi elementi modifica lo stato anche degli altri e crea quindi la malattia. Priessnitz, l'abate Kneipp, il medico sudamericano Costacurta, il francese Mességué, sono gli esponenti piú famosi di questa metodologia.

Aromaterapia
Si utilizzano le essenze estratte dalle piante, queste vengono malate, massaggiate sulla pelle, ingerite, o diluite durante il bagno nell'acqua della vasca. Hanno numerose proprietá, fra cui primeggiano quelle antibatteriche e cicatrizzanti.

Elioterapia
Cioé la terapia con il sole. L'aria e l'azione purificante e rivitalizzante del sole rigenerano l'organismo conferendogli la forza di reagire e liberarsi dai malesseri.

Fangoterapia
Utilizza il materiale terroso, o le argille, di zone particolari che si abbinano con l'acqua marina o laghi salati o luoghi termali, per risvegliare le energie sopite dell'organismo attraverso bagni, applicazioni, impacchi.

Fitoterapia
E' la terapia che utilizza i principi attivi di foglie, fiori, radici e alghe, sotto forma di infusi, decotti, macerazioni, polveri, succhi, tinture, creme, compresse. La farmacopea moderna nasce a partire da questa antica tecnica terapeutica che per millenni ha rappresentato lo strumento principale di guarigione - usato sia nella medicina popolare che in quella ufficiale. "Dimenticata" negli ultimi cinquant'anni, a causa del divulgarsi dei farmaci chimici, oggi viene riscoperta rivalutata nell'ambito dei metodi di cura naturali. Peccato che in Italia le erboristerie non abbiano l'obbligo di vendere erbe di sicura provenienza biologica, cosí corriamo il rischio effettivo, di curarci con un bell'infuso piú tossico che terapeutico - visto l'inquinamento delle nostre terre!

Floriterapia
Nata dalle scoperte del medico inglese Edward Bach all'inizio del secolo, questi rimedi floreali vengono preparati con un procedimento che si basa su presupposti simili all'omeopatia. I fiori vengono lasciati galleggiare in acqua di fonte sotto il sole per qualche ora; l'acqua viene poi messa in apposite bottigliette, con l'aggiunta di un po' di brandy per conservare il prodotto. Quella che agisce quindi é esclusivamente l'energia del fiore, "catturata" nell'acqua. La floriterapia utilizza le straordinarie energie dei fiori per aiutare a risolvere disturbi di natura emozionale. Trentotto sono i rimedi,ricavati da altrettanti fiori, piú un rimedio d'emergenza, composto da cinque fiori da usare in caso di shock, anche fisico. Accant ai fiori di Bach oggi esistono numerosi altri rimedi floreali creati successivamente, nei diversi Paesi e con fiori locali, con la stessa tecnica indicata da Bach.

Geoterapia
In altre parole "la terapia con la terra", utilizza l'argilla per via interna o come applicazioni per depurare l'organismo e richiamare la guarigione.

Idroterapia
Cura attraverso l'uso terapeutico dell'acqua utilizzata sotto forma di spugnature, docce, bagni, vapori, getti, idromassaggio. L'accurata scelta della temperatura, il freddo su corpo caldo, o viceversa, contribuisce a creare una reazione terapeutica nell'organismo.

Litoterapia
Utilizza le pietre preziose o semipreziose che, portate addosso, o semplicemente poste in determinate zone del corpo, sembrano essere in grado di neutralizzare le disarmonie.

Omeopatia
Metodo di cura globale ideato 150 anni fa dal medico tedesco Samuel Hahnemann che, rifacendosi alla antica massima medica: similia similibus curantur: "i simili si curano con i simili", scoprí che tanto minore era il dosaggio di un farmaco tanto maggiore era il suo effetto terapeutico, per la legge di "inversione d'effetto". L'efficacia curativa dei farmaci omeopatici é confermata sia da una vasta e puntuale casistica clinica sia dal suo uso anche in campo veterinario e pediatrico, ove puó essere escluso l'effetto placebo.

Sabbiature
Il corpo viene coperto dalla sabbia riscaldata dal sole che, con questa tecnica, si purifica dalle tossine e dai malesseri accumulati.

Talassoterapia
Utilizza l'acqua marina e, per estensione, tutto l'ambiente marino - quindi il clima del luogo, la sabbia e i fanghi - per ripristinare nell'organismo le sue giuste funzioni.

Terapie manipolative

Sono tutte quelle pratiche legate al massaggio e alla stimolazione di determinati punti particolarmente ricettivi del corpo.

Antiginnastica
E' un lavoro molto profondo che propone movimenti lenti e misurati volti al riequilibrio muscolare, all'esplorazione ed alla consapevolezza corporea coinvolgendo la persona nella sua globalitá.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Auricoloterapia
Si basa sul trattamento dei punti energetici nell'orecchio, corrispondenti - di riflesso - a tutte le parti del corpo. Fu messa a punto, verso gli anni '50, dal francese Paul Nogier.

Chiropratica
Si basa sull'ipotesi che se tutte le vertebre della spina dorsale sono perfettamente allineate, gli impulsi nervosi che dai nervi spinali raggiungono e controllano ogni organo possono fluire liberamente, e quindi l'organismo sará sano. Il chiropratico si occupa perció principalmente, con speciali manipolazioni, di riallineare le vertebre, ma osserva e aggiusta la posizione di tutte le altre nostre ossa, dalla mandibola (la cui chiusura difettosa é causa accertata di molti mal di testa) alle ossa delle gambe (che spesso, a causa di sbagliate abitudini posturali risultano una piú lunga dell'altra, con conseguente sbilanciamento di tutto il corpo, contrazioni croniche di certi muscoli e cosí via).

Ginnastiche Dolci
Esse si basano su una serie di esercizi che propongono una presa di coscienza corporea lavorando al fine di ottenere una vera e propria modifica del corpo annullando la tensione che vi sono accumulate.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Kinesiologia
Si tratta di un test che utilizza il corpo del paziente come un laboratorio di analisi, a partire dalle reazioni del suo sistema muscolare. Se una sostanza nociva all'organismo viene tenuta in mano o posta sul corpo del paziente, i suoi muscoli risponderanno ad uno stimolo esterno con meno vigore e forza.
Valutando la resistenza dei muscoli il kinesiologo sará inoltre in grado di valutare la funzionalitá organica del paziente, essendo i muscoli collegati riflessologicamente con il resto dell'organismo.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Magnetoterapia
L'uomo come ogni essere vivente é soggetto all'influenza del campo magnetico terrestre. Il flusso magnetico permette, attraverso la stimolazione delle cellule nervose, la ricostruzione delle cellule tessutali in generale e in modo specifico del tessuto osseo e cutaneo. E' particolarmente indicata per la cura di fratture, artrosi, discopatie e nelle diverse forme di dermatiti.

Metodo Feldenkrais
E' un sistema terapeutico di "terapia del portamento" elaborato dal fisico Feldenkrais fondato sulla relazione psicosomatica che si instaura tra psiche, corpo e ambiente. Le lezioni possono essere sia individuali che di gruppo e invitano a riscoprire il piacere di movimenti dimenticati ricreando un processo di crescita per l'armonia psicofisica.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Metodo Grinberg
Basato sullo studio della relazione che intercorre tra sintomi fisici e schemi comportamentali, usando il tocco manuale e il movimento insegna ad identificare gli schemi "imparati" che impediscono una corretta realizzazione del sé fornendo gli strumenti per poterli cambiare.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Metodo Méziéres
E' uno dei primi metodi globali moderni nel campo della fisiatria e dell'ortopedia. Ideato dalla francese Francoise Méziéres che individuó l'origine di molte asimmetrie posturali (come la scoliosi, la cifosi, l'iperlordosi) e di molti disturbi artrosici, nell'accorciamento e conseguente rigiditá dei muscoli posteriori del corpo. Attraverso un lavoro progressivo e profondo di allungamento e rilasciamento di questi muscoli si ottiene un miglioramento della postura, una flessibilitá articolare e un senso di vitalitá a cui corrisponde una presa di coscienza della diretta relazione tra benessere fisico e benessere psichico.

Osteopatia
Nata cento anni fa per opera del medico americano A.T. Stili, il quale curava tutte le malattie sia quelle osteo-muscolari, come artrosi, discopatie, lombalgie, sia quelle di origine organica, come cistiti, gastriti, riniti, attraverso l'uso sapiente delle sue mani. L'osteopatia é oggi riconosciuta come pratica medica a livello mondiale, e se per la diagnosi si avvale anche di esami strumentali come radiografie, ecografie, t.a.c., per la terapia sono sempre le mani il mezzo di guarigione per eccellenza. Dopo un lungo periodo di tirocinio é possibile percepire le piú piccole disarmonie tessutali ed intervenire in modo efficace con precise manipolazioni dolci ma profonde.

Riflessoterapia
E' un antico massaggio cinese alla pianta del piede su cui si trovano i punti riflessi di tutte le parti del corpo. E' anche chiamato "massaggio zonale". Gli antichi medici cinesi, per scoprire e determinare le zone riflesse, utilizzarono i prigionieri condannati a morte, che aprivano chirurgicamente per poi "stuzzicare" le diverse parti del corpo e del piede, cosí da vedere le reazione prodotte sugli organi interni.

Rolfing
E' una manipolazione profonda del tessuto connettivo in modo che la giusta postura possa essere ripristinata e, da ció, la riacquisizione di un equilibrio psicofisico. E' anche conosciuto come "integrazione strutturale".

Tecniche di Massaggio
Il massaggio é il piú potente ansiolitico che l'uomo conosca; la mano trasmette energia positiva interrompendo quel filo diretto con l'esterno, con le tensioni, con lo stress e i pensieri negativi che ci distraggono. La mano ci fa sentire, ci da percezione del sí, della nostra identitá e consapevolezza, la mano del terapeuta crea una regressione di tipo ancestrale che bisogna rispettare incanalandola verso la consapevolezza. La mano ci fa sentire la presenza in modo inequivocabile, non ci fa sentire soli e tramite la pelle, organo di senso tra i piú innervati, va direttamente al cervello, all'inconscio, al bambino che é in ognuno di noi. In realtá il massaggio puó anche correggere disarmonie mentali che bloccano il sistema nervoso esprimendosi con ansia, paura; scindendo la mente dal corpo. Stare in contatto con le emozioni che emergono durante il massaggio, imparare a riconoscerle e a esprimerle da sollievo al dolore perché dove c'é dolore c'é squilibrio. Il fisico stressato é sempre pronto a scattare, non conosce il rilassamento. Il massaggio lo guida verso il rilassamento come psicoterapia a mediazione corporea. L'azione analgesica del massaggio deriva dalla capacitá di decontratturare a livello muscolare drenando dal circolo linfatico e venoso le tossine trattenute dalla contrattura muscolare. Tutti sappiamo che la pelle é l'organo di senso piú ricco e innervato e la mano ha un potere estremo di arrivare alla mente.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Tecniche in Acqua
Tra le tecniche corporee in acqua forse la piú rivoluzionaria é la camera di galleggiamento. Questa si basa sulla deprivazione sensoriale (totale assenza di stimoli termici, tattili, uditivi, luminosi). Il totale benessere che ne consegue aiuta a riappacificarci con noi stessi, aumenta le capacitá introspettive e la consapevolizzazione del sí.
Ci si abbandona all'acqua e ci si sente protetti come nel ventre materno in pieno benessere ed il rilassamento che consegue alla deprivazione sensoriale permette al cervello di produrre onde Teta.
Queste onde cerebrali serenizzanti, permettono un rilassamento completo: sono un antistress naturale di fenomenale importanza.

Durante una seduta in acqua diminuisce la produzione degli ormoni dello stress che provocano una serie di disturbi; scatti d'ira, stanchezza, tachicardia, irritabilitá, difficoltá a concentrarsi.
Contemporaneamente il corpo produce endorfine cioé oppiacei naturali che permettono all'organismo di rilassarsi, distendere la muscolatura spesso fortemente contratta e causa di algie ormai croniche nel corpo.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Stretching
Dall'inglese allungamento, estensione. E' una tecnica corporea basata sul risparmio di energia muscolare tramite l'eliminazione di ogni rigiditá corporea causata soprattutto da stress. Risulta essere anche un potente strumento analitico in quanto durante l'esecuzione degli esercizi mirati a rieducare il sistema muscolo-scheletrico per eliminare la rigiditá e le tensioni, l'attenzione viene focalizzata sulla preziositá della propria struttura corporea, muscolare, articolare il cui corretto funzionamento favorisce il movimento.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Terapie vibrazionali

Utilizzano le vibrazioni delle diverse frequenze per ottenere degli effetti terapeutici.

Cromoterapia
E' l'uso terapeutico dei colori, che possono essere proiettati sul corpo del paziente o nei suoi occhi, spalmati sulla pelle sotto forma di creme colorate, ingenti bevendo acqua esposta ai raggi del sole in bottiglie colorate, visualizzati nella meditazione. I colori sono determinati da precise frequenze elettromagnetiche, che possono influenzare e correggere, se distorte, quelle emesse dagli elementi chimici che costituiscono le nostre cellule. Oltre che per curare disturbi fisici, i colori si sono rivelati molto utili anche per disturbi di tipo mentale o emozionale, come la depressione, l'eccessiva aggressivitá, l'apatia, l'ansia. La cromoterapia é efficicace anche su chi é cieco, visto che utilizza le frequenze del colore!

Musicoterapia
Come tutte le vibrazioni la musica, in particolar modo, é in grado di influire sullo stato emotivo del paziente e influire cosí anche sul suo stato organico. E' ormai appurato come la musica sia in grado di intervenire sulle funzioni del corpo modificandone gli effetti. La musicoterapia é efficace anche su chi é sordo, visto che utilizza le frequenze del suono!

Rebirthing
E' una tecnica respiratoria molto potente che come chiarisce il termine stesso serve per rinascere. Serve a liberarci del pesante retaggio di vecchie emozioni e paure rendendoci piú sicuri e meno facilmente vittime dello stress. Questo metodo ci permette di entrare in modo prorompente nelle nostre emozioni dimenticate e di sciogliere velocemente quei nodi che spesso ci rendono incapaci di essere sereni.
Ansia, stress e blocchi sessuali originano da emozioni che ci fanno paura e questa particolare tecnica respiratoria basata appunto su un ritmo respiratorio profondo e circolare (cioé senza interruzioni) le porta a galla. L'ossigenazione profonda che deriva da questa tecnica respiratoria coinvolge tutte le cellule comprese quelle cerebrali riscoprendo anche emozioni dimenticate.
Infatti il Rebirthing non é tanto una metodica di rilassamento ma una forma di potente e veloce psicoterapia ed é per questo motivo che va affrontata sempre con grande cautela con l'ausilio di un Rebirther sensibile ed esperto.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Ritmoterapia
La danza e il movimento vengono utilizzati per riportare armonia nelle energie psico-fisiche.

Terapia delle Percussioni
Si tratta di echi vibrazionali indirizzati in zone specifiche del corpo che servono a sbloccare gli ingorghi energetici e permettere cosi il libero fluire dell'energia fisica e psichica. Si rifá alla musicoterapia.

Terapia con la Voce
Il canto o la ripetizione di determinati suoni (per es. i mantra) provocano una eco vibrazionale interna in grado di purificare e liberare le energie represse.

Terapie nutrizionali

Digiuno
Probabilmente la piú naturale, economica e antica di tutte le terapie, il digiuno permette la disintossicazione dell'organismo e la sua rigenerazione. Molti dei nostri malanni derivano da una incapacitá del corpo di eliminare tossine e veleni prodotti o assunti con il cibo, l'aria o le infezioni microbiche. L'accumulo di queste sostanze nocive nelle cellule impedisce il loro corretto funzionamento. Il digiuno rappresenta quindi un'occasione di riposo per l'organismo, in cui si creano le condizioni ideali per un processo di autopurificazione, spesso l'unica cura veramente necessaria. E' la pratica piú consigliata dagli igienisti.

Macrobiotica
Ideata dal giapponese George Ohsawa, si basa sul principio della giusta combinazione fra yin e yang del cibo in giusto rapporto col tipo di energia del luogo, della stagione, della situazione in generale e del soggetto. All'inizio si consiglia una cura disintossicante a base prevalentemente di riso integrale, tuttavia, se l'organismo del paziente lo richiede, a cura sará di preferenza con verdure cotte, per poi passare poco per volta al riso. L'obiettivo é quello di raggiungere un'alimentazione varia (con pochi prodotti animali), sana e in equilibrio con il proprio stato energetico psico-fisico e con quello della realtá esterna (in base al clima e alla propria attivitá).

Nutrizionismo
(o micronutrizione, o medicina ortomolecolare)
Propone il riprisitno della salute attraverso un'alimentazione sana che tenga conto di un giusto apporto di elementi nutrizionali (vitamine, sali minerali, proteine, grassi essenziali).

Vegetanismo
Si basa sul mantenimento della salute attraverso l'adozione di una dieta che evita la carne ma che, a volte, si estende a tutti i prodotti di origine animale.

Medicina tradizionale

Sono quelle terapie di antichissima origine, derivanti dalle medicine tradizionali di altre culture.

Agopuntura
Terapia cinese antichissima nella quale degli aghi di metallo vengono infissi in punti specifici del corpo, chiamati appunto "punti di agopuntura". Il pensiero orientale riconosce all'interno dell'uomo la presenza di un'essenza vitale, un'energia primaria o universale, all'origine di tutte le cose e della vita stessa, il "qi". I canali energetici lungo i quali scorre il qi, che va ad alimentare i vari organi del corpo, sono detti "meridiani". La loro realtá é oggi comprovata elettronicamente, termicamente e con prove di radioattivitá. Lungo i meridiani sono situati i punti di agopuntura: quelli a cui si ricorre con piú frequenza sono circa cinquecento.
L'infissione di un ago in uno di questi punti stimola l'assorbimento o il rilascio di energia dell'organo a cui si riferisce, ristabilendo quell'equilibrio energetico che per la medicina orientale é il presupposto indispensabile per godere di buona salute.
Oltre agli aghi, l'agopuntore puó servirsi per lo stesso scopo della pressione delle dita - digitopressione o l'antico massaggio Shiatzu, (ricordiamo pure il Do-in: la tecnica cinese, basata sulle stesse premesse dell'agopuntura e dello shiatsu, che permette al paziente stesso di sbloccare le energie "intasate" del suo organismo con la semplice pressione in punti specifici degli arti superiori e inferiori.); oppure l'agopuntore puó utilizzare la Moxa, cioé dei bastoncini di artemisia che vengono bruciati in corrispondenza dei punti energetici. Famosa é la diagnosi che questi medici riescono a fare semplicemente toccando il polso del paziente, dove é possibile valutare lo stato dei vari meridiani e quindi quello degli organi corrispondenti.
L'agopuntura viene utilizzata per la cura di numerose malattie, per combattere il dolore e a volte per l'anestesia locale.

Ayurveda
Letteralmente "la scienza della lunga vita", l'Ayurveda é un sistema olistico diretto a governare la vita in modo da prolungarla e impedire la malattia. Questa millenaria medicina indiana si occupa oltre che della salute fisica del paziente anche di quella mentale e spirituale nonché della sua condotta etica, giacché non possono essere disgiunte l'una dall'altra.

Alla base di questo sistema tradizionale sta la conoscenza dei tre elementi vata, pitta e kapha, che regolano tutto il cosmo e pervadono ogni cosa; é proprio la disarmonia di questi tre elementi o "umori" all'interno dell'organismo umano che dá origine alla malattia. La medicina ayurvedica comprende l'intero campo della medicina moderna (materia medica, chirurgia, fisiologia, anatomia, ecc.) a cui é associato l'uso sapiente di erbe e minerali.

Medicina tibetana
E' una medicina psico-spirituale, che affonda le sue radici nel pensiero religioso buddista. Essa investiga l'uomo sia sul versante fisico, dividendolo in tre tipologie: magro, muscolare o linfatico, a cui corrispondono i tre umori: aria, bile e flemma; sia a livello psichico, col prevalere di una di queste passioni: desiderio, ira e ignoranza. La malattia puó essere legata ad un disequilibrio umorale ed essere quindi curata con erbe, metalli o pietre preziose, oppure puó dipendere da un eccesso passionale, in questo caso si interviene con riti purificatori o meditazioni Altre malattie, come quelle congenite, sono invece legate ad errori in una precedente vita, e per la legge della causa/effetto (il karma) si rivelano in questa vita.

Tibetan Pulsing
Antichissima tecnica usata dai monaci tibetani e cinesi nella quale é essenziale la presa di coscienza che la guarigione sia un processo di trasformazione tramite il quale bisogna "lasciare andare" l'attaccamento al negativo (stress, dolore, paura, rabbia) lasciando che la guarigione avvenga. Al centro di questa tecnica c'é il cuore inteso come centro energetico.

Si usano mani, piedi e corpo intero del terapeuta per pulsare (pulsing) e pompare (pumping) e lasciar scorrere (streaming) l'energia dei vari organi collegati tra loro tramite circuiti energetici.
A coppie o in gruppi é una tecnica molto forte per avviare un processo di lettura personale delle proprie esperienze.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Terapie filosofiche

Seguono i pensieri di diverse scuole e tradizioni spirituali.

Antroposofia
Ideata all'inizio del secolo dal filosofo austriaco Rudolf Steiner che, sulla base della tradizione mistica indiana e cristiana, concepí una visione dell'uomo globale, che é considerato sia nel suo aspetto corporeo sia animico, sia spirituale. Questo principio é alla base della medicina antroposofica. Essa attraverso l'uso dei farmaci omeopatici biodinamici stimola le forze vitali di autoguarigione dell'organismo. Attraverso la terapia artistica: pittura, scultura, euritmia, musica e poesia, stimola il risveglio della sensibilitá profonda dell'individuo e quindi dei suoi bisogni animici. Attraverso il dialogo e la riflessione sulla biografia del paziente indaga l'origine della malattia e permette la creazione di un nuovo senso ed impulso da dare alla propria vita.

Arti Marziali
Nate in Oriente hanno sempre avuto doppia funzione di autodifesa e autodisciplina per ritrovare l'equilibrio tra pensiero e azione rafforzando la volontá per raggiungere l'unitá corpo, mente e spirito: Karaté, Aikido, Kendo, Tal Chi Chuan.
Sono tutte quante derivazioni dalla filosofia cinese che ripropone, sia attraverso azioni energetiche, che attraverso azioni morbide, l'alternanza degli opposti (Yin e Yang) e la circolaritá dell'energia.
Il Tai Chi Chuan, essendo prettamente morbido nell'esecuzione, si adatta a persone di qualsiasi etá, non ha controindicazioni ed é un antistress potentissimo.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Astrologia
Attraverso la comprensione dell'influsso dei pianeti al momento della propria nascita, si trovano le cause di certi comportamenti e si identifica cosa si deve migliorare, al fine di portare un maggiore equilibrio nella propria vita.

Bioenergia
Nata dal lavoro di Wilhelm Reich, che per primo aveva intuito che l'energia bloccata a livello muscolare crea una vera e propria "corazza" che non permette piú di provare emozioni piacevoli. Il mezzo piú adeguato per romperla é una particolarissima tecnica respiratoria abbinata a movimenti corporei in grado di sciogliere questi meccanismi di difesa partendo dal presupposto che la rigiditá e la tensione cronica causata dallo stress diminuisco la vitalitá e abbassano l'energia impedendo l'autoespressione creando frustrazione.
(Dottoressa Roberta Fabiani)

Pranoterapia
E' la capacitá di alcuni individui di guarire semplicemente imponendo per quarche minuto le mani sull'ammalato. Per capire questo fenomeno, la cui indubbia realtá é ancora guardata con scetticismo e sospetto dagli uomini di scienza, dobbiamo ammettere la presenza nell'uomo di un fluido vitale, responsabile del suo benessere psicologico.
I pranoterapeuti avrebbero un surplus di questo fluido o energia e sarebbero in grado di trasmetterlo a chi invece non ne possiede a sufficienza. La pranoterapia si é dimostrata efficace in numerosissimi disturbi, tra cui cefalee, dolori di varia origine, astenia, anemie, esaurimenti nervosi, malattie della pelle, disturbi dell'apparato digerente, respiratorio e ormonale.

Reiki
Messa a punto, all'inizio del secolo, da un monaco giapponese, si rifá all'esistenza di un "fluido" vitale che viene incanalato attraverso l'imposizione delle mani.
E' ben diverso dalla pranoterapia, in quanto non utilizza il surplus energetico dell'operatore, ma richiama in sé l'energia vitale universale, che trasmette poi attraverso il proprio corpo, in modo particolare, attraverso i palmi delle mani, a se stesso o a chi viene trattato.

Yoga
E' un antichissima tradizione indiana che consiste in posture fisiche (o anche solo delle mani: i mudra) che vanno a influire su specifiche funzioni organiche, mentali e spirituali.
Parte integrante di questo percorso é la meditazione: il cui principio é quello di riportare calma e chiarezza d'azione attraverso il raccoglimento interiore. Nella meditazione troviamo pure la pratica della visualizzazione: il richiamare delle immagini mentali - simboli sacri o raffigurazioni di santi o di semplici paesaggi della natura - in grado di riarmonizzare lo stato interiore e riportare quindi serenitá.
Un'altra tecnica, che deriva sempre dalla meditazione, é quella della ripetizione dei suoni sacri: i mantra, sillabe particolari, le cui frequenze risanatrici calmano a mente e le emozioni, facendo, al contempo, vibrare in modo rigenerante, determinati organi interni.

Terapie psicologiche
O dell'anima che, compresa nei suoi moti piú intimi, viene cosí rassicurata.

Biorisonanza

E' l'ultimo sviluppo scientifico della medicina biologica, ed é basata sulla "armonizzazione" delle onde elettromagnetiche del paziente, tramite particolari strumenti; puó diagnosticare e curare gran parte delle patologie contemporanee.

Moraterapia, Vegatest
Con questi apparecchi é possibile compilare un check-up completo di piú di 200 organi, scoprire la causa primaria dei propri disturbi, gli eventuali avvelenamenti da inquinamento ambientale, conoscere le proprie allergie alimentari, eliminare lo stress da computer, televisione, radar e ogni altro sistema elettrico. Si possono poi riarmonizzare le frequenze fuori equilibrio.

Riflessione finale
Negli ultimi tempi, con l'arrivo della cosiddetta corrente new age, ci siamo trovati sommersi da novelli maestri sia di nuove tecniche di guarigione che di vita. Alcuni sono senz'altro preparati e, soprattutto, genuini dentro, altri invece sono decisamente scadenti, nonostante la grande ostentazione con cui si spesso si presentano.
Il mondo della scienza - ma anche quello culturale, di fronte a questa invasione di "sbarbatelli" che, senza una reale e approfondita preparazione alle spalle, si sono affacciati gagliardi e vogliosi sul bisognoso mondo della gente che non sta bene, si é ovviamente irrigidito - e non certo sempre a torto. Pur non invalidando la reale bravura di molti di questi novelli terapeuti, rimane peró il fatto che troppi si proclamano quello che poi sono in grado di affrontare.

Purtroppo, non esiste ancora un organo di controllo (come potrebbe essere il diploma di laurea nel caso dei medici), che attesti il percorso eseguito e terminato con un giudizio. Noi sappiamo che chi é medico ha fatto un tot di anni, con i suoi begli esami, il periodo di esercitazioni e, infine, l'esame che lo ha abilitato alla professione.
Con tutti questi corsi e corsucoli che oggi abbiamo a disposizione: chi ci garantisce la reale buona preparazione di questi terapeuti? O nel caso si tratti di cosiddetti "maestri" di vita: chi ci garantisce che, dietro alle loro belle parole, ci sia la reale coerenza con quanto loro insegnano? Troppe volte si scopre che, al di lá della bella presentazione, ci stanno personaggi che, interiormente, stanno forse peggio di noi!
Riflettete dunque e rimanete critici prima di affidarvi!

Affrontare lo stress da soli o in gruppo?

I rimedi allo stress possono essere affrontati sia con tecniche che prevedono le sessioni individuali che con quelli di gruppo

Lo stress a cui tutti noi siamo sottoposti quotidianamente provoca una contrattura muscolare generalizzata, fa diminuire l'irrorazione sanguigna periferica crea uno stato di sofferenza del microcircolo cardiaco.
La tensione blocca la respirazione e gradualmente il corpo si irrigidisce perdendo la grazia naturale e la vitalitá. Bisogna elaborare un progetto salute che sappia coordinare mente corpo inserendo in questo progetto il movimento, l'esercizio fisico fondamentale per mantenere un corpo sano, una buona circolazione sanguigna, muscolatura tonica ed elastica.

Non ci si riferisce agli sport tradizionali ma a particolari tecniche corporee in grado di coniugare il movimento alla respirazione per raggiungere la consapevolezza di sé, l'armonia (primordiale/ancestrale) di corpo-mente-psiche.
E' meglio la seduta di gruppo o individuale?
Le sedute singole o individuali sono il primo passo da muovere in chi vuole trovare la causa del proprio malessere, di quello stress che sta bloccando le forze vitali ancestrali. E' importante che non si crei un rapporto a lungo andare di dipendenza, ma che sia il terapeuta stesso quando se ne presenta l'occasione a spingere il proprio paziente verso stages cioé gruppi; in questi infatti, il soggetto puó liberamente confrontarsi con altri e, sorretto dall'empatia che il gruppo crea, progredire serenamente verso la risoluzione.

I gruppi terapeutici sono gruppi di persone nei quali si lavora tutti insieme sia sul corpo che sulle emozioni che sulla psiche; questi gruppi hanno avuto un grande sviluppo e diffusione intorno agli anni '60. In questo tipo di esperienze si creano inevitabilmente rapporti e dinamiche interpersonali tra i partecipanti, che il leader di gruppo terapeutico deve e puó sfruttare per il raggiungimento dell'obiettivo individuato nell'intimo della seduta.

Ma puó essere altresí che l'obiettivo prenda forma durante la seduta compatibilmente con le capacitá di chi dirige il gruppo e delle problematiche che emergono. Si resta indifesi insieme ad altri indifesi e si prende contatto con il buio che é in tutti noi ma che nessuno vuole vedere. E' un'esperienza forte in grado di lasciare sempre un segno in chi la pratica e che forse data la delicatezza del percorso di regressione emotiva che scaturisce necessita di una preparazione adeguata.
Ma é altresí fortemente raccomandato in chi voglia superare le barriere che non permettono di approfondire le proprie problematiche.

MASSAGGIO ANTISTRESS e' una tecnica di massaggio "olistico", messa a punto dal dottor Giovanni Leanti La Rosa, che mira a rilassare corpo e mente con ripercussioni positive per molte disfunzioni e patologie.
Effetti benefici: Giá dalla prima seduta é possibile sperimentarne gli effetti: benessere fisico generalizzato, rilassamento mentale ed emozioni positive quali serenitá, ottimismo, fiducia.
Progressivamente si riscontrano anche effetti positivi per disturbi quali ipertensioe, cefalea, insonnia, depressione, bulimia, dolori articolari e muscolari eccetera.
A chi é indicato: A chi ama il massaggio o intende avvicinarsi a tecniche di rilassamento a mediazione corporea; a chi é molto teso anche fisicamente; a chi é iperattivo in tutto.
A chi é meno indicato: A quelli che hanno delle resistenze a farsi toccare e massaggiare.
Modalitá e costo: Il massaggio antistress dura circa tre quarti d'ora. A seconda dell'operatore il costo varia dalle 80.000 alle 150.000 lire. E' possibile anche imparare la tecnica frequentando un corso e praticarlo in famiglia.


MEDITAZIONE TRASCENDENTALE permette di entrare in uno stato di coscienza senza pensieri, di pura consapevozza, di totale partecipazione nel momento presente.
Durante la pratica si ricorre la recita mentale o vocale di un suono o di una parola, cosiddetto mantra, che é assolutamente personale.
Effetti benefici: La MT non é una religione, ma mira al raggiungimento di uno stato di pienezza, di pace e di benessere nel "qui ed ora". Si riscontrano inoltre benefici effetti a livello psicologico e psicosomatico.
A chi é indicato: Non avendo una connotazione necessariamente religiosa, la meditazione puó essere adatta a tutti.
A chi é meno indicato: Chi soffre di gravi squilibri psichici dovrebbe prima consultare il suo psicoterapeuta o il medico di fiducia.
Modalitá e costo: La pratica si puó apprendere frequentando un corso nei centri MERU. Le lezioni (di solito sette) sono individuali e il costo complessivo é di 825.000 lire con sconti per studenti e famiglie.

MUSICOTERAPIA è l'utilizzo di brani musicali, selezionati a scopo terapeutico, finalizzato alla salute mentale e fisica, sia dal punto di vista dell'ascolto sia a quello della creazione in prima persona di suoni e musica.
Effetti benefici: Tensione e distensione (gli elementi della musica) agiscono sui ritmi corporei ristabilendoli; la musica migliora il controllo emozionale, risveglia l'immaginazione, prepara il terreno ad altri interventi terapeutici.
A chi é indicato: A tutti.
A chi é meno indicato: A chi non ama ha musica e i suoni.
Modalitá e costo: La musicoterapia puó essere utilizzata nell'ambito di altre tecniche di rilassamento (massaggio, visualizzazioni ecc.). Sedute di sola musicoterapia vengono effettuate da operatori specializzati.
Costi variabili dalle 70.000 alle 100.000 lire a seduta.

REBIRTHING è una tecnica che utilizza la respirazione profonda per sciogliere blocchi emotivi e tensioni.
Effetti benefici: La sollecitazione del respiro porta a entrare in contatto con le proprie difese psicologiche. Durante la seduta possono emergere situazioni emozionali personali anche molto lontane nel tempo, che vengono rivissute in modo catartico; il rilassamento che ne deriva é profondo e legato allo scioglimento dei blocchi emotivi.
A chi é indicato: A chi sente di avere dei blocchi emozionali che gli impediscono di rilassarsi e vuole "scioglierli".
A chi é meno indicato: A chi non avverte il bisogno di una tecnica che vada a muovere problematiche psicoemozionali profonde.
Modalitá e costo: Viene praticata sotto la guida di operatori che abbiano una adeguata preparazione psicologica. Si effettua in genere un ciclo di dieci sedute. Costo indicativo dalle 100.000 alle 150.000 lire.

TAI CHI CHUAN è una "meditazione in movimento" e si colloca storicamente e geograficamente tra lo yoga indiano e lo zen giapponese.
E' una successione di figure in sequenza che, senza intervalli, trasformano un movimento in un altro, come in una lenta danza rituale.
Effetti benefici: Nella ricerca della perfezione integrando il movimento, la respirazione, la spinta gravitazionale e la consapevolezza, si armonizzano il corpo, la mente e le emozioni. Il risultato é un maggior benessere e riequilibrio psicosomatico.
A chi é indicato: A chi si sente attratto da una tecnica dolce, di sapore orientale", ma piú dinamica dello yoga.
A chi é meno indicato: A chi non ama "le cineserie"; o chi si spazientisce subito e non sa attendere il raggiungimento di risultati; a chi é molto dinamico e si rilassa meglio attraverso una pratica attiva.
Modalitá e costo: E' necessario frequentare un corso con un maestro di Tai chi chuan almeno per alcuni mesi. Prezzi variabili dalle 70.000 alle 200.000 lire.


DOIN è un'antica disciplina orientale che attraverso semplici esercizi di automassaggio, stretcning, rilassamento e respirazione. Tende a migliorare e condizioni fisiche, mentali e spirituali. Il massaggio si esegue su tutto il corpo, in particolare hanno rilevanza alcuni punti energetici lungo i meridiani di agopuntura.
Effetti benefici: Rilassa i muscoli tesi, migliora la circolazione del sangue e dell'energia; costituisce un momento di "stacco" in cui si prende contatto con se stessi.
A chi é indicato: A tutti e in particolare a chi vuole una modalitá semplice di rilassamento, che richieda solo un modesto dispendio di tempo e un po' di costanza.
A chi é meno indicato: E' una tecnica "imparentata" con o yoga e altre discipline analoghe. Non si addice quindi a chi non si senta in sintonia con questo tipo di approccio.
Modalitá e costo: L'ideale é frequentare un corso, anche se la tecnica si puó anche imparare leggendo qualche libro sull'argomento. Una volta appresa, la si mette in atto in qualunque momento se ne abbia bisogno. Le lezioni di solito costano dalle 15.000 alle 25.000 lire l'una.

TRAINING AUTOGENO è una tecnica di concentrazione che porta all'autodistensione e consiste nel dirigere l'attenzione su se stessi inviando mentalmente una serie di "comandi" alle varie parti del corpo per rilassarle progressivamente. Quindi si tranquillizzano mentalmente il respiro e il battito cardiaco, e si alleggerisce la tensione, fino a indurre un generale stato di calma e di benessere. Puó anche essere definito come autoipnosi; per i suoi effetti é stato definito da alcuni yoga occidentale.
Effetti benefici: Praticato con costanza (15-30 minuti al giorno), aiuta a risolvere stati di ansia, insonnia, disturbi funzionali di origine nervosa a carico di cuore, circolazione, digestione, eccetera. Consente inoltre di migliorare la concentrazione e la capacitá di affrontare i propri compiti quotidiani.
A chi é indicato: A chi occupa posizioni di responsabilitá a chi ha poco tempo per se stesso ma vuole un aiuto per imparare ad autogestire gli stati di tensione e nervosismo; a chi ha costanza.
A chi é meno indicato: Questa tecnica é adatta a tutti, ma poiché necessita di concentrazione mentale puó scoraggiare alcuni o, paradossalmente, innervosire chi é giá sovraccarico di pensieri o ha un eccesso di tensione fisica, difficile da scaricare solo con l'induzione mentale.
Modalitá e costo: La tecnica puó essere acquisita facendo inizialmente delle sedute individuali o di gruppo. I tempi per rilassarsi possono variare dai 5 ai 30 minuti, a seconda dell'allenamento. I costi vanno dalle 70.000 alle 140.000 lire a seduta.

YOGA è un complesso sistema di autocoscienza di origine indiana. Significa "unione" della materia con lo spirito.
Lo yoga piú accessibile per il rilassamento é l'Hatha yoga, basato sul controllo del corpo attraverso la respirazione e gli esercizi fisici (asana, o posizioni, esercizi di piegamento e distensione da effettuare senza sforzarsi).
Effetti benefici: Le varie posizioni producono effetti benefici a livello dei vari organi e del sistema neurovegetativo che li governa. Il risultato finale é un riequilibrio sia fisiologico sia psicologico: elasticizzazione dei tessuti, maggiore equilibrio mentale, riduzione delle somatizzazioni. L'Hata yoga facilita anche l'accesso alla meditazione.
A chi é indicato: A chi é interessato ad avvicinarsi a tecniche di sapore orientale e a uno stato di raccoglimento mentale e spirituale.
A chi é meno indicato: A chi vuole avere effetti immediati e a chi é eccessivamente controllato o tende a reprimere i propri bisogni fisici ed emozionali.
Modalitá e costo: Per iniziare é utile frequentare un corso, poi é possibile continuare da soli. Anche la lettura di un buon manuale puó essere utile per avvicinarsi a questa pratica. I tempi per ottenere i primi effetti sono di qualche settimana o mese. I costi variano a seconda del corso, dalle 1 5.000 alle 20.000 lire a lezione.

Il massaggio antistress risveglia il medico interno

Dopo anni di ricerche e sperimentazioni sono riuscito a mettere a punto un tipo di massaggio altamente rilassante ed efficace nel ripristinare le potenzialitá dell'individuo.

La malattia é sempre l'espressione di un disadattamento dell'organismo rispetto all'ambiente esterno, inteso non solo come ambiente climatico, ma anche familiare, lavorativo, affettivo, ecc.
E' compito di ogni essere umano, perció, saper mediare le esigenze del proprio organismo con quelle dell'ambiente circostante alfine di mantenere quell'equilibrio che é l'espressione del benessere psicofisico.

La salute, quindi, é un bene che dobbiamo saper ricercare, continuamente, attraverso l'ascolto del nostro corpo e di quel suo particolare istinto di conversazione. Io chiamo questo istinto il nostro "medico interno". Si, dentro ogni persona c'é un medico interno che ci puó guidare alla salute e al benessere, sempre che lo istruiamo, aggiorniamo e ascoltiamo.

L'uomo moderno, sollecitato e distratto da un'infinitá di stimoli esterni di ogni tipo, perdendo il contatto con se stesso, ha perso il contatto con i suoi bisogni, e quindi anche con il suo "medico interno"!
Bersagliati come siamo da un eccesso di stimoli sensoriali e da sollecitazioni psico-affettive, ci siamo smarriti e abbiamo perso di vista una cosa importantissima per noi: il nostro corpo, la nostra salute. Il massaggio, distaccandoci dal mondo esterno, ci mette in contatto con il nostro mondo interno e con i suoi bisogni.
E' come se la mano, durante il massaggio, ci guidasse in questo viaggio all'interno del nostro organismo e, amplificando la voce del nostro medico interno, passasse in rassegna tutti i nostri organi e ne interpretasse la sofferenza e le esigenze, per poterci dare i suggerimenti piú adeguati. Grazie al "viaggio dentro di noi" che il massaggio ci consente di fare, scopriamo che le disfunzioni e le malattie non rappresentano piú qualcosa di negativo. Non vanno cioé considerate come dei nemici da combattere e distruggere con ogni mezzo, come fa la medicina tradizionale che usa e spesso abusa di farmaci e bisturi. In realtá, la malattia non solo non é nemica, ma diventa addirittura un'alleata, in quanto puó portare chi lamenta qualche disturbo all'individuazione delle cause che l'hanno generata. E pertanto i segnali che ci provengono dal corpo non vanno eliminati e non devono essere affrontati col bisturi o occultati con i farmaci. Al contrario, devono potersi esprimere, affinché li possiamo ascoltare.
Figura 1 e 2: Queste due manualitá di impastamento e di pressoscivolamento sui muscoli del polpaccio sono efficaci per allungare i muscoli della gamba.
Ogni organo e ogni disturbo parla un suo linguaggio e tutti insieme parlano di noi: del nostro rapporto col cibo (cosa, quando e come mangiamo), del nostro rapporto con la vita, il sesso, gli affetti, il lavoro, i pensieri. Parlano del nostro modo di essere e di rapportarci alle persone e alle cose; delle nostre paure, nelle nostre ansie e debolezze. Il nostro corpo dunque parla di noi in ogni momento. Se noi siamo il nostro corpo, il massaggio, dando voce al corpo, ne promuove l'ascolto interiore. Se il nostro corpo con tutti i suoi organi parla di noi e ci puó riferire cosí tanto, dobbiamo ascoltarlo, perché ascoltandolo, possiamo imparare quali sono le cose positive che ci procurano piacere e quali quelle negative che ci causano dolore. L'ascolto ci cambia e ci si mette nella condizione di rafforzare le cose piacevoli e nello stesso tempo di cambiare atteggiamento verso le cose che si ripercuotono negativamente su di noi. La malattia, quindi, in quanto portatrice di una necessitá di cambiamento, é sempre positiva. E poiché cambiare vuoi dire fare altre scelte e nuove esperienze, la malattia deve essere ascoltata come un segnale, che ci puó arricchire e migliorare.
Figura 3: In questa manualitá la pressione esercitata dall'avambraccio (come un mattarello) sulla muscolatura superiore della coscia ha come fine la spremitura del circolo sanguigno e linfatico e l'allungamento dei muscoli sottostanti.
Figura 4: Manualitá presso scivolate sulla coscia e arrotondate sui glutei per tonificare i glutei cadenti e cellulitici.
Quando il nostro "medico interno" si risveglia, anche se stiamo male non ci dobbiamo scoraggiare, perché ribaltando il nostro atteggiamento potremo vivere l'altra faccia della medaglia, quella positiva. Se ci convinciamo che nella malattia non c'é solo negativitá, allora essa non sará piú solo, motivo do sconforto, ma diventerá invece una guida verso la nostra saggezza e salvezza. E' ben noto che il rapporto con la malattia, il vederne solo l'aspetto che nega la speranza, diventa piú doloroso, della malattia stessa: diventa, esso stesso, malattia. Non esiste perció guarigione duratura senza cambiamento del nostro modo di pensare edi agire. Se speriamo che la nostra guarigione dipenda esclusivamente dal medico e dalle medicine, dal massaggio, dall'agopuntura o da qualsiasi altra terapia, senza l'intervento della nostra coscienza e dei nostri sforzi, sbagliamo. Nessuno potrá guarirci se noi, nella quotidianitá, con le nostre scelte errate e i nostri pensieri negativi, sosteniamo e aumentiamo i nostri mali. Nessuno potrá guarirci, se non risvegliamo il "medico che é dentro di noi", se ci ostiniamo ad andare avanti senza ascoltare i messaggi del corpo e della stessa malattia. Il massaggio antistress si rivela un potente alleato nella ricerca delle cause di questi nostri disagi e nell'apportarci maggiore energia, necessaria ad affrontare i cambiamenti.
Figura 5 e 6: Manualitá complesse e di alta efficacia consistenti in una rotazione del bacino sulle vertebre lombari, trazione e mobilizzazione della testa del femore sulla cavitá dell'acetabolo, tiramento e allungamento dei muscoli laterali della coscia (fascia lata) e pressione e allungamento dei muscoli e della natica (glutei). Queste manualitá sono finalizzate a mantenere in buona salute l'articolazione cono-femorale e a prevenire l'artrosi dell'anca.
un massaggio é antistress e di massima efficacia quando:

- IL MASSAGGIATORE che lo pratica ha una buona preparazione culturale, psicologica e di tecnica manuale e un buon equilibrio psicosomatco.
- E' GLOBALE la persona é vista e considerata come unitá MENTE-CORPO-SPIRITO e se non ci sono controindicazioni rerative deve essere trattata dalla testa ai piedi.
Un massaggio parziale avrá anche un'efficacia parziale.
- E' DI MASSIMO CONTATTO garantito dalla massima avvolgenza
- E' FLESSIBILE E PERSONALIZZATo per grande ricchezza e varietá di manualitá da cui scegliere quelle di massima efficacia per quel paziente in quella seuuta.
Bisogna saper evitare le manualitá meno efficaci e quelle fastidiose e sgradevoli per quella persona con quella patologia.
- MIGLIORA la funzione de cuore, della circolazione sanguigna e linfatica prevenendo e curando cellulite e vene varicose e malattie cardiocircolatorie.
- RIEQUILIBRA le funzioni di stomaco e intestino prevenendo e curando gastrite, colite, stitichezza ed emorroidi.
- RILASSA e allunga i muscoli liberandoli dalla tensione e dal dolore.
- DA' ELASTICITA' alle articolazioni proteggendole dall'artrosi.
- RENDE LA RESPIRAZIONE PIU' LIBERA E PROFONDA
- RIEQUILIBRIA L'UMORE delle persone depresse e/o ansiose
- INNALZA LA SOGLIA DEL DOLORE restituendoci il piacere di stare bene nel proprio corpo
- MIGLIORA la qualitá del sonno e della ricarica energetica
- ALLENA la capacitá di rilassare la mente e il corpo
- RADDRIZZA ED ELASTICIZZA la colonna vertebrale prevenendo e curando il mal di schiena, la scogliosi, ernie al disco, lombo sciatalgie
- RINFORZA il sistema immunitario rendendoci piú resistenti alle malattie da virus, batteri e funghi
- PREVIENE tutte le malattie da stress prolungato

l'agopuntura

Sistema di cura di origine antichissima, costituisce il fulcro di un sistema terapeutico in cui si affianca alla dietetica, alla fitoterapia, alla moxibustione "riscaldamento dei punti di agopuntura mediante sigari di artemisia" al massaggio e alla ginnastica medica. Una notevole mole di dati, derivanti da sperimentazioni cliniche e dalla ricerca di base, inquadra l'agopuntura come una terapia di regolazione aspecifica di diversi sistemi funzionali. Con uno spettro di indicazioni assai ampio. E' da sottolineare come, grazie a questi studi, si sia potuto dimostrare come questa metodica terapeutica, contrariamente a quanto spesso si ritiene, non costituisca un trattamento sintomatico, ma una vera e propria terapia causale. Tra le sue azioni si é potuto documentare una azione ansiolitica, antidepressiva, antistress oltre che di riequilibrio sulle funzioni di svariati organi e apparati.

l'omeopatia

L'omeopatia presenta un approccio olistico ai disturbi dei paziente e si presta particolarmente bene a trattare disturbi e affezioni da alterazioni dell'omeostasi nel campo della psicosomatica cioé proprio nel campo in cui piú facilmente si fanno sentire gli effetti dello stress.
Numerosi sono i rimedi omeopatici indicati per lo stress e per le sue varie fasi. Abbiamo cosí i rimedi della fase reattiva ove predomina per lo piú l'ansia e l'agitazione. Tra questi ricordiamo: Argentum Nitricum in caso di ansia e fobie piú o meno strutturate, Staphisagria nelle ansie secondarie a stati di frustrazione ripetuta e protratta, Gelsemium nelle ansie anticipatorie, Natrum Muriaticum quando l'ansia si accompagna a reazioni di apatia e indifferenza, Conium quando l'ansia si accompagna a stati di astenia marcata, Nitricum Acidum quando compare a seguito di veglie prolungate ecc. Accanto a questi abbiamo poi i rimedi per le fasi di decompensazione secondari a stress prolungati. Tra questi ricordiamo: Aurum in caso di depressione, Mercurius quando si vivono gli altri come nemici pronti a colpire, Nux Vomica, Veratrum e Stramonium quando la depressione si accompagna a paura di avere una malattia, Ignatia, Lycopodium e China quando compaiono disturbi della digestione, Coffea, Ignatia e Phosphorus, quando compaiono turbe del ritmo cardiaco. La difficoltá nell'uso dei vari rimedi consiste soprattutto nella sovrabbondanza di indicazioni e nella necessitá di una corretta individuazione del rimedio personalizzato per sfruttare appieno le potenzialitá di questa metodica terapeutica.

la fitoterapia

La fitoterapia é una tecnica terapeutica basata sull'uso di piante medicinali o di loro derivati ed estratti, opportunamente trattati. L'applicazione della fitoterapia alle patologie indotte da stress si avvale, innanzitutto, dell'uso di diversi fitofarmaci che, per la loro capacitá di aiutare l'organismo ad adattarsi a diverse situazioni di stress, vengono definiti adattogeni. Oltre a questi ne vengono utilizzati altri che trovano la loro indicazione nel trattamento di scompensi specifici a livello di singoli organi e/o apparati.

Tra i primi il piú famoso é senza dubbio il Ginseng. Le caratteristiche di questa pianta e la sua grande maneggevolezza la rendono utile per aumentare la resistenza alla fatica e per migliorare le prestazioni quando la stanchezza si fa sentire. Tuttavia una certa attivitá eccitante ne controindica l'uso protratto e lo controindica in casi di ipereccitabilita nervosa. In questi casi é piú utile l'Eleuterococco che accanto ad una spiccata attivitá antifatica unisce un azione di regolazione del sonno. Utili anche il Ribes Nigrum che per la sua azione cortisono-simile unisce, accanto ad una azione stimolante, una buona attivitá di stimolo del sistema di difesa dell'organismo. Per questo va ricordata anche l'Echinacea che consente di mantenere una buona reattivitá del sistema immune quando questa tende ad indebolirsi per colpa della fatica e della depressione e l'Uncaria con attivitá tonico e immunomodulanti simili. Gli abbassamenti del tono dell'umore con tendenza al viraggio verso la depressione possono, invece, essere utilmente trattati con Iperico. In questi casi un fitofarmaco utile tanto per correggere le tendenze depressive e l'astenia quanto per regolarizzare il rimo del sonno é l'Avena Sativa. Sempre per i disturbi del sonno possono risultare utili la Passiflora, la Melissa, la Valeriana. In caso di turbe del ritmo cardiaco su base emozionale cosí come nei casi di sbalzi pressori occasionali un fitofarmaco molto utile e molto utilizzato é costituito dal Biancospino. In molte persone in cui lo stress tende a produrre crisi emicraniche un rimedio molto efficace é costituito dall'olio essenziale di lavanda.

Da dove arriva il sollievo
Diversi sono i metodi che oggi abbiamo a disposizione per migliorare la risposta del sistema immunitario, e per eliminare, dunque, quelle informazioni negative fissate dalle nostre emozioni (vedi box sulla "Memoria delle cellule, ovvero la memoria dell'acqua").
Le tecniche di biorisonanza, per esempio, si avvalgono dello strumento elettronico per risintonizzare l'organismo sulle sue giuste frequenze. Cosí facendo si trasmette al corpo la giusta informazione che dovrebbe sostituire, nel tempo, cioé dopo ripetute sessioni, quella negativa.

Su questo principio della biorisonanza, la ricerca scientifica ha sviluppato diversi metodi e apparecchiature. Ma ci sono anche altre tecniche, di antichissima origine, che sfruttano proprio il principio della riarmonizzazione delle frequenze.
Tutto l'universo é vibrazione, quindi frequenza.
Ogni manifestazione ha il suo giusto valore di frequenza.

Quando, per una qualsiasi ragione, ci si "stona", le frequenze non sono piú quelle che dovrebbero essere, e si manifesta cosí il disordine, quindi, la malattia. Le diverse discipline spirituali hanno, nei secoli, proposto delle tecniche di meditazione o preghiera che, a livello scientifico, si sono potute constatare positive nel far recuperare la salute agli individui. Il problema é che si sono rivelate salutari solo in alcuni individui. Perché?
Ancora ci viene in aiuto la PNI.
Dagli studi effettuati per identificare ció che é in grado di influire positivamente sulle emozioni, oltre alle attenzioni psicologiche, si é potuto constatare il benefico del movimento fisico. Tuttavia, gli scienziati sono arrivati alla conclusione che, se il movimento fisico viene imposto contro voglia, questo obbligo viene recepito come stressogeno e influisce, quindi, negativamente sul sistema immunitario. Quando invece si fa del movimento come risultato di un desiderio volontario, allora l'effetto é rigenerativo sul sistema immunitario.

In poche parole, dove c'é costrizione e imposizione, si genera tensione. La tensione prolungata crea ansia, emozioni negative in genere, e questo si manifesta in un indebolimento delle capacitá difensive del corpo. Ogni situazione che crea tensione é dunque negativa, anche se, in se stessa, ra situazione non lo sarebbe. A chi non é capitato di vedere degli individui che seguivano un cammino spirituale, o una qualunque altra tecnica o modalitá, che, pur essendo cosí ligi alla disciplina non potevano certo dirsi delle persone che emanavano un senso di salute e benessere interiore.
Spesso sono individui interiormente tesi a migliorarsi, a evolversi, a contenersi, o a dare il proprio esempio e aiutare gli altri...

Se la tecnica salutare é perseguita con rigiditá gli effetti sul benessere psico-fisico potrebbero essere realmente devastanti! "Un numero crescente di persone si sforza di usare la coscienza per stare bene, per creare la propria realtá di salute e assumersi piena responsabilitá di ció che accade. ("Pensare positivo" ha effetti collaterali e nutrirsi forzatamente di speranza é sempre piú spesso riconosciuto pericoloso." (Da Il potere curativo della preghiera)
Non ci deve essere forzatura dunque ma solo il desiderio genuino di concedersi una pausa interiore, un momento di silenzio e pace, che permetta all'animo di rigenerarsi.
In occasione di uno degli ultimi Saben di Milano, si sono riuniti in una tavola rotonda Paolo Bellavite - professore di Patologia Generale all'Universitá di Verona, Emilio del Giudice - fisico e ricercatore presso il CNR di Milano, Alexandra Delinick - medico omeopatico e ricercatrice presso l'istituto di Tecnologia dell'Universitá di Atene, Madeleine Bastide - biologa e ricercatrice presso l'Universitá di Montpellier in Francia. Questi studiosi hanno confermato, in base i loro studi, che l'acqua possiede una memoria, e che, quindi, si puó utilizzare questa sua prerogativa per dare all'acqua l'informazione che si desidera questa porti e trasmetta.
L'organismo umano é composto in prevalenza di acqua.
In questo nostro liquido organico rimangono probabilmente impresse le informazioni ricevute, quindi anche le nostre emozioni.

Stress


Farmaci
I catalizzatori
I catalizzatori sono dei sali minerali a bassissimo dosaggio la cui utilitá risiede soprattutto nella loro capacitá di migliorare le performance dell'organismo grazie soprattutto alla capacitá che hanno di regolare il metabolismo generale e settoriale dei vari organi e apparati. Tra gli attivanti ricordiamo la associazione di Oro-Argento e Rame e quella di Manganese-Rame e Cobalto. Tra i catalizzatori ad attivitá riequilibrante vanno invece ricordati il Litio, con spiccata azione sul neurovegetativo, il Magnesio con attivitá rilassante sul sistema muscolare, il Cobalto per la peculiare attivitá di riequilibrio degli effetti secondari ad una eccessiva liberazione di adrenalina, lo Zinco ad attivitá immunomodulante il Cromo con funzione di regolazione del metabolismo lipidico e glucidico, il Selenio con intensa attivitá antiossidante.


Consigli
Il linguaggio dello stress
Il limite degli studi del dott Holmes e della sua "tabella misura-stress" sta nel voler rendere oggettivo e quantificabile un evento stressante, cosa invece estremamente soggettiva, in quanto vissuto in modo diverso da persona a persona.
Troverete questa tabella suggestiva su tutti i libri e gli articoli che parlano di stress, pur essendo di scarso utilizzo pratico per la sua limitata attendibilitá.
Dalla mia esperienza di medico e dai miei studi sullo stress ho potuto verificare che molti pazienti, passati alla mia osservazione perché sofferenti di qualche patologia, erano stressatissimi pur senza avere vissuto eventi estremamente stressanti.
Queste persone avevano il difetto, curabilissimo, di essere "troppo sensibili" a ogni evento della vita, per cui vivevano drammatizzando tutto e preoccupandosi "di tutto e di tutti". Quando rendiamo ogni problema, anche il piú banale, "un problema di vita o di morte", inneschiamo una reazione da stress che potrebbe essere evitata. Cosí facendo creiamo e alimentiamo lo stress. Proprio per questo motivo, al di lá di ogni tabella misura-stress, é bene porre l'attenzione su tutta una serie di segnali fisici con cui lo stress si manifesta nelle diverse persone. I segnali fisici sono visibili e toccabili con facilitá e possiamo usare i nostri occhi e le nostre mani per verificarli, oppure usare i movimenti passivi del corpo.



Attraverso questi segni e la ricerca di altri, come conferma, é possibile imparare il linguaggio dello stress, per meglio riconoscerlo, combatterlo e vincerlo. Nei box seguenti troverete tutte le indicazioni necessarie per individuare chiaramente il fenomeno.
Misuriamoci lo stress

Lo stress é un fattore determinante per la predisposizione a molte malattie, al punto tale che negli U.S.A. si é cercato di quantificarlo al fine di poter fare previsioni attendibili circa il rischio di eventuali patologie ad esso collegate.
Sono stati il dott. T.H. Holmes, della University of Washington School of Medicine, e i suoi collaboratori a mettere a punto un sistema per misurare lo "stress".
Si assegna ad ogni evento stressante un punteggio proporzionale alla gravitá. Facendo la somma numerica di tutti gli eventi stressanti accaduti negli ultimi 12 mesi di vita di una persona, il dott. Holmes in base alla quantitá di "stress" totalizzata, attribuisce a quella persona una certa percentuale di rischio di ammalarsi.

Lo stress è un fattore determinante per la predisposizione a molte
malattie, al punto tale che negli U.S.A. si è cercato di quantificarlo al
fine di poter fare previsioni attendibili circa il rischio di eventuali
patologie ad esso collegate.
Sono stati il dott. T.H. Holmes, della
University of Washington School of Medicine, e i suoi collaboratori
a mettere a punto un sistema per misurare lo "stress".
Si assegna ad ogni evento stressante un punteggio proporzionale alla
gravità. Facendo la somma numerica di tutti gli eventi stressanti
accaduti negli ultimi 12 mesi di vita di una persona, il dott. Holmes in
base alla quantità di "stress" totalizzata, attribuisce a quella persona
una certa percentuale di rischio di ammalarsi.



Morte del coniuge 100
Divorzio 73
Separazione dal partner 65
Prigione 63
Morte di un familiare stretto 63
Incidente o malattia personale 53
Matrimonio 50
Licenziamento 47
Riconciliazione matrimoniale 45
Pensionamento 45
Malattie in famiglia 44
Gravidanza 40
Difficoltá sessuali 39
Nuovo membro in famiglia 39
Cambiamento stato finanziario 38
Morte di un amico stretto 37
Cambiamento di mansioni nel lavoro 36
Cambiamento del numero di litigi col coniuge 35
Ipoteca elevata 31
Cambiamento nelle abitudini di dormire 30
Perdita di un bene o di un prestito 30
Cambio di responsabilitá sul lavoro 29
Figlio o figlia che lascia la casa
29
Fastidi con la legge 29
Notevole successo personale 28
La moglie comincia o finisce di lavorare 26
Inizio o fine della scuola 26
Cambiamento nelle condizioni di vita 25
Cambiamento nelle abitudini personali 24
Problemi con il proprio corpo 23
Cambiamento nelle condizioni di lavoro 20
Cambiamento di residenza 20
Cambio di scuola dei figli 20
Cambiamento nei divertimenti 19
Cambiamento nelle attivitá legate alla religione 19
Cambiamento nelle attivitá legate al sociale 18
Ipoteca o prestito non molto elevato 17
Cambiamento nel nucleo familiare 15
Cambiamento nelle abitudini alimentari 15
Vacanze 15
Natale 12
Violazione della legge 11



Calcolando un punteggio che sta al di sotto dei 150 punti annui si é ancora in grado di gestire lo stress con le nostre normali risorse energetiche.

Tra i 150 e i 199 si é in uno stato di medio rischio, dai 200 ai 299 il rischio di mettere a repentaglio a propria salute diventa piú pesante e, sopra i 300 punti il pericolo é forte.
Secondo gli studiosi Rahe e Holmes, i soggetti con punteggi superiori ai 300 si erano ammalati nell'arco degli otto mesi successivi agli eventi stressanti, mentre chi aveva un punteggio inferiore fino a 150 erano colpiti da disturbi vari.
Stili di vita

Il tempo misura la qualitá della nostra vita: possiamo sprecarlo, lasciarlo passare, usarlo produttivamen te, rincorrerlo. Il tempo é una misura fuori di noi, che solo noi rendiamo significativa.
Dottor Giovanni Leanti La Rosa

Il tempo é un assillo della nostra vita attuale: "fare in tempo", "arrivare in tempo", "non perdere tempo"," non sciupare tempo"... sono espressioni del nostro linguaggio quotidiano. "Il tempo é denaro!" ed eccoci schiavizzati da questa entitá che pare dirigere la nostra vita e costringerci a ritmi sempre piú frenetici e inumani.

Se il tempo diviene nemico, produce e rinforza lo stress in un circolo senza fine! Il tempo é uguale per tutti, bisogna solo imparare a gestirlo bene. Ecco, qui di seguito, alcuni consigli pratici, ma soprattutto fattibili
- armonizzate il ritmo sonno-veglia, attivitá-riposo, sono necessarie 6 - 8 ore di sonno profondo per dare il meglio di sé durante il giorno. La qualitá del sonno influenza la qualitá della veglia e viceversa;
- al risveglio, non sintonizzatevi sul notiziari ma sulla vostra musica preferita;
- ricercate il comfort nel vestire: no al colli, alle cinture e ai pantaloni stretti:
- fate una buona prima colazione: non si vive di solo caffé;
- se vi recate al lavoro in auto, combattete la tensione da traffico con musiche rilassanti ed essenze antistress nell'abitacolo;
- non sprecate energie innervosendovi inutilmente: ripetetevi mentalmente affermazioni positive (ma soprattutto credeteci!!!) quali "io sono calmo e tranquillo", "la mia mente é rilassata", "hon ho fretta", "oggi mi sento proprio bene" ecc.;
- controllate la mascella: é contratta, state stringendo i denti? Una buona occasione per abbassare la tensione globale é provocando qualche sbadiglio;
- quando siete al lavoro, ricordatevi che, per abbandonare la tensione mentale, bisogna allentare la tensione muscolare: di tanto in tanto combattete lo stress da sedentarietá con stiramenti e allungamenti di gambe e braccia, allentate la contrazione del muscoli facciali facendo delle smorfie, rinfrescatevi la faccia con acqua corrente, passatevi le mani sul volto come per farvi una carezza;
- fate in modo di disporre nell'arco della giornata di un paio di pause per un relax di 10 - 15 minuti. Scoprite cosa vi rilassa maggiormente e mettetelo in pratica;
- non mantenete troppo a lungo la stessa posizione; se lavorate a tavolino, distogliete lo sguardo di tanto in tanto per abbassare la tensione oculare e guardate un punto lontano, meglio se fuori dalia finestra. Alzatevi dalla scrivania e sgranchitevile gambe ogni vota che ne sentite a necessitá: l'attenzione cala notevolmente se non vi prendete le necessarie pause, e ricordate: é meglio una passeggiatina che una sigaretta;

- utilizzate in maniera positiva la pausa pranzo: quando non avete pranzi d'affari, concedetevi ugualmente un pasto da seduti e staccate la mente dalle preoccupazioni lavorative;
- invece di sgranocchiare caramelle e fumare per abbassate la tensione, approfittate della voglia di muovere le mascelle per integrare la vostra alimentazione con dei validi complementi alimentari a base di frutta, verdura e vitamine: sono buoni, combattono i radicali liberi prodotti dallo stress e non fanno ingrassare;
- bevete almeno un litro d'acqua minerale durante il giorno, é il miglior disintossicante;

- assicuratevi che l'aria dell'ambiente in cui state non sia viziata;
- se la vostra attivitá vi impegna mentalmente, nel tempo libero fate riposare la testa impegnando il corpo in attivitá fisiche: passeggiate all'aria aperta, jogging, bicicletta, scale a piedi, stretching o il vostro sport preferito, il miglior riposo é mutar fatica;
- la mente, come li corpo, ha bisogno di essere allenata: per tenera in forma, imparate sempre cose nuove;
- non cenate troppo tardi la sera e consumate un pasto leggero: il sonno sará disturbato se la digestione é appesantita da eccessi alimentari;
- quando vi sentite particolarmente tesi, prima di andare a letto abbandonate le tensioni residue in un bagno caldo aromatizzato;
- poiché la qualitá del sonno influenza la qualitá della veglia, se volete migliorare la vostra efficienza psicofisica nel lavoro, allenatevi a diventare dei buoni "dormitori";

- il tempo é una risorsa limitata da vivere con intelligenza: evitate di fare mille cose in una volta, concentratevi su una cosa alla volta: sarete piú determinati e produttivi; stabilite la prioritá nelle cose, identificando in sequenza ció che é veramente importante fino ad arrivare a ció che lo é meno, poi adeguate i vostri sforzi in base alla scaletta - voler dimostrare quanto valete anche nelle cose banali é un inutile dispendio di energie e tempo; non aspettate l'ultimo minuto per fare le cose, tenete sempre conto del tempo, cosí eviterete le corse forsennate!

Consigli di saggezza antistress

- Sostituite "DEVO fare" con "VOGLIO" fare";
- Quando la paura di sbagliare vi impedisce di fare una cosa, sappiate che il fare protegge dal rimpianto delle cose non fatte;
- Evitate, se potete, le persone e i luoghi negativi che vi fanno accumulare stress inutilmente;
- Dite quello che pensate, i pensieri inespressi occupano la testa e alimentano un rimuginio, causa di un dispendioso spreco energetico;
- Fate di ogni circostanza un'occasione di movimento: quando potete lasciate a macchina e andate a piedi, evitate l'ascensore e le scale mobili. Ricordate che se siete molto impegnati, salire e scendere le scale a piedi puó essere la sola occasione della giornata per esercitare gli automatismi respiratori, cardiocircolatori e per mantenersi in forma fisica: non perdetevi queste occasioni;
- Lasciate i problemi e le preoccupazioni di lavoro ben chiusi dietro la porta dell'ufficio;
- Cogliete l'aspetto positivo di ogni cosa e non sprecate inutili energie soffermandovi sulle inezie;
- Evitate imprese superiori alle vostre forze;
- Alternate il vostro lavoro, specie se sedentario, ad attivitá creative e all'aria aperta come fai da te, pesca, giardinaggio, sports ecc.;
- Fate una vacanza al mare, in montagna, in campagna o in qualche stazione termale di almeno due giorni al mese e un mese all'anno; non é un lusso, ma una reale necessitá di distensione e purificazione;
- State in contatto con le vostre emozioni, imparate a riconoscerle e a esprimerle;
- Per non subire i frenetici ritmi della vita moderna, siate padroni del vostro tempo.


Le dieci regole d'oro per vincere lo stress


1. Saper dormire profondamente;
2. Essere flessibili;
3. Non subire i cambiamenti ma anticiparli;
4. Essere realisti, agire in base ai fatti e non a fantasie e supposizioni;
5. Esprimere le proprie emozioni;
6. Assumersi le proprie responsabilitá;
7. Essere consapevole delle proprie tensioni;
8. Non preoccuparsi ma occuparsi dei problemi;
9. Saper staccare la spina dai problemi che ci assillano;
10. Coltivare abitudini alimentari e di vita salutari;


Tanti modi per star bene

Non esiste il modo migliore per rilassarsi, esistono invece tante possibilitá, che ognuno potrá scegliere in base al proprio temperamento e preferenze. Qui di seguito proviamo a darvi una indicazione generale di queste metodiche.
Carla Caporale

Lo stress é innanzi tutto mentale, infatti, quando alle sollecitazioni corrisponde una nostra reazione di inadeguatezza, nel sentirci in grado a rispondere a ció che la vita esige da noi, allora ci sentiamo stressati e stanchi.

Il ritmo comincia a diventare frenetico e i risultati, anche se buoni, smettono di appagarci. Bisogna correre ai ripari.
Poiché lo stress ha come risultato una serie di "aggrovigliamenti" interiori, a cui poi seguono degli effettivi disagi e disturbi fisici, le metodologie devono, per forza, abbracciare entrambe le realtá. Ci sono alcune tecniche che sifocalizzano sul primo aspetto, mentre altre sul secondo. Come giá detto, dipenderá dalla predisposizione del singolo scegliere una anziché l'altra.
Affrontare e gestire lo stress

Un modo sicuro per prevenire e trattare lo stress é quello di individuare, quando possibile, l'elemento stressante ed eliminarlo. Questo, peró, non é sempre possibile. Un altro modo per aiutare, invece, l'organismo é quello di adottare dei rimedi.

Quando non si puó ancora eliminare la causa, un secondo modo di affrontare lo stress consiste, invece, nell'interrompere i circuiti reattivi a livello comportamentale o somatico. Questo puó avvenire con il supporto di varie terapie di rilassamento, incentrate sul riequilibrio delle alterazioni neurovegetative e neuroendocrine, quali training autogeno, relax, meditazione, agopuntura, biofeedback e altre. Un terzo modo digestione dello stress é costituito infine dall'uso di sostanze in grado di sostenere la reazione dell'organismo in modo da evitarne l'esaurimento. Vediamo tra le metodiche di medicina non convenzionale le piú utilizzate a questo scopo.

La ripresa della scuola
Da evento di per sé non drammatico la ripresa della scuola per alcuni bambini rischia di presentare spesso dei contorni traumatici per problematiche non meno diverse da quelle che sono alla base dello stress presente nell'adulto alla ripresa del lavoro dopo una pausa estiva. Anche qui l'origine dello stress é da ricercare nel brusco riadattamento a ritmi diversi da quelli che le vacanze avevano consentito al bambino. La necessitá di svegliarsi prima, di rispettare orari prefissati, di ridurre l'attivitá fisica a favore di attivitá intellettive é vissuto da molti bambini con ansia e apprensione che si esprimono sotto forma di disturbi del sonno, sogni paurosi, timori, spesso espressi verbalmente, di essere abbaandonati sino a disturbi fisici quali astenia, mancanza di appetito, laciditá alle infezioni, disturbi della digestione o piú spesso dell'intestino. Mai come in questi casi é evidente come lo stress nasconda accanto ad alcuni fastidi non poche utilitá. Il bambino, infatti, deve imparare ad adattarsi a queste variazioni di stile di vita che la vita stessa impone. Qualche rassicurazione é per lo piú sufficiente a fugare i timori di inadeguatezza e ad aiutare i bambini ad affrontare serenamente queste necessitá di adattamento.

E' importante evitare di rinforzare i timori del bambino con una eccessiva apprensione e in queste senso va evitata una medicalizzazione di queste fisiologiche fasi di passaggio con il ricorso a pozioni e rimedi, anche naturali. Solo per situazioni particolari quando la debacle appare particolarmente vistosa, puó essere utile un piccolo aiuto. Sono soprattutto catalizzatori, per la loro azione delicata e progressiva i rimedi tra cui ricercare un aiuto. Si potrá cosí utilizzare il Litio per ridurre ansia, il Manganese per favorire l'attenzione, il Magnesio per ridurre l'ipereccitabilitá, l'Oro-Argento-Rame per sostenere la reattivitá difensiva dell'organismo e proteggerlo dalle conseguenze dei primi freddi.

La musicoterapia

In Italia, l'unico che si é dedicato seriamente ad approfondire lo studio della musicoterapia e che, con passione, ha coinvolto medici, ricercatori e musicisti internazionali per creare musiche dalle frequenze terapuetiche, é stato Filippo Massara con la sua Ludi Sounds.
Le sue opere sono propriamente indicate per affrontare quei disagi di volta in volta indicati. La scelta é ampia e permette di fare personalmente un lavoro terapeutico su se stessi, oppure di accompagnare l'ascoltatore in una elaborazione e distensione dai suoi problemi.

Alcune proposte: tecnica ginberg

Questo metodo é una disciplina olistica che si avvale di tecniche di lavoro sul piede e sul corpo, si é occupato dello stress cercando di individuare un percorso di lavoro che consenta alle persone di ridurre e gestire il proprio livello di stress.
Elisabetta Delle Donne

Il punto di partenza é quello innanzitutto di considerare lo stress come una normale componente del comportamento umano e addirittura, nei casi in cui esso si riesce a mantenere entro certi limiti, un prezioso alleato che puó consentire di rendere al massimo ottenendo migliori risultati piú in fretta. E' per questo motivo é stato studiato un programma di trattamento dello stress denominato programma di riduzione dello stress" (rps "reducingpersonal stress" program) che, attraverso tecniche di massaggio ed esercizi mirati, si propone di ridurre gli schemi negativi indotti dallo stress.

Il programma si addice a tutti coloro che lamentano stati di superlavoro, che si trovano in un momento di passaggio nella carriera lavorativa, che hanno tabelle di spostamento estenuanti, con problemi familiari, incerti sul futuro, e molto altro ancora.
In tutti questi casi molta della propria energia viene investita nello stress e il punto é di vedere se questa energia andrá usata a favore o contro di sé. Il programma si compone di due tappe, una prima tappa di 8 incontri (alcuni di un'ora, altri di un'ora e mezza) in cui l'operatore Grinberg e il suo cliente definiscono insieme in quale area del corpo si manifesta lo stress e che cosa provoca, scatena lo stress.
L'operatore inoltre individua altri sintomi e aree del corpo collegate allo stress e insegna al cliente a diminuire i sintomi connessi allo stato di stress. Durante gli incontri il cliente non solo riceve tecniche di massaggio appropriate ma impara altresí esercizi, cui potrá ricorrere anche al di fuori della seduta con l'operatore.
Nella seconda tappa, di 12 incontri, (il cliente ha facoltá di decidere, dopo la prima tappa, se continuare o meno il percorso) si approfondisce e si consolida il lavoro della prima tappa, si introducono tecniche di rilassamento e si aggiungono nuovi esercizi che il cliente potrá utilizzare anche autonomamente, nella vita di tutti i giorni, in qualunque momento della giornata.
Un'altra opzione offerta dal metodo Grinberg é quella dei laboratori mirati alla riduzione dello stress (workshop di uno o di due giornate), che forniscono ai partecipanti una serie di strumenti mediante i quali essi possano, da soli, ridurre l'intensitá degli effetti fisici indotti dallo stress e, nel laboratorio di due giorni, ad elevare il proprio livello di energia. Si lavora principalmente sullo sforzo fisico che la persona crea quando é in condizione di stress, sulla respirazione, sulla posizione che viene assunta quando si é stressati, sul contrarre e rilassare, sul ridurre livello ed intensitá del "dialogo interiore" che avviene nella testa e si imparano una serie di esercizi da praticare a casa. Al termine del laboratorio i partecipanti hanno acquisito una serie di strumenti semplici di cui possono usufruire quotidianamente e sono in grado di pianificare autonomamente un programma personale sia per un regolare uso settimanale sia di sostegno nei periodi particolarmente intensi.
Il programma di riduzione dello stress si rivolge, oltre che al soggetto singolo, anche alle aziende ed alle societá che siano interessate a migliorare le condizioni di controllo dello stress dei propri dipendenti e manager.

Alcune proposte: il Reiki

E' un metodo di origine giapponese che indica la connessione tra l'Energia Vitale Universale (Rei) e l'espressione individuale di questa Energia (Ki).
Graziella Carbone
ReiKi é l'attivazione vibrazionale di uno degli infiniti canali che ci tengono in connessione con l'Energia Universale. E' un mezzo semplice e potente per ripristinare il flusso dell'Energia Vitale per connettere il corpo fisico, le emozioni, la mente e lo spirito. Il trattamento viene passato attraverso le mani, semplicemente appoggiandole al corpo.

Il trattamento di Reiki
Il trattamento consigliato - in caso di stress - é quello completo, di circa un'ora - ripetuto a cicli di quattro.
Attraverso le diverse posizioni, tutti gli organi fondamentali dell'organismo ricevono energia. E' cosí possibile rigenerare lentamente e gradualmente la capacitá di reazione del corpo che, gravato dai veleni - qualunque ne sia la causa - spesso non riesce a reagire a stimoli verso l'autoguarigione. Il trattamento di ReiKi offre una soluzione molto semplice: il metabolismo é stimolato e avvia un processo di radicale disintossicazione. Il corpo quindi riscopre le proprie capacitá di reazione alla malattia per raggiungere uno stato d'equilibrio psicofisico ottimale.
Eliminando blocchi energetici si raggiunge cosí anche un profondo rilassamento e regolarizzazione del ritmo veglia/sonno. Con il ReiKi si avvia un processo di guarigione nel corpo, le emozioni somatizzate vengono liberate e la mente e lo spirito portano alla consapevolezza le cause del dolore. Reiki sostiene cosí l'individuo migliorandone il rapporto con se stesso, fino a ripristinarne l'equilibrio interiore.
Due le posizoni particolarmente consigliate
Sulla testa, particolarmente indicata per sostenere una persona ad "affrontare un problema" sul plesso solare, dove vengono somatizzate tutte le situazioni che una persona non riesce a elaborare o "digerire".

Stress


Note
Stop ai radicali liberi
Lo stress é oramai parola internazionale che si riferisce a una condizione generica di tensione. Tutti
possono sopportare un certo grado di stress ma allo stesso modo tutti, al di lá di una soglia, possono diventarne vittime.
Professor Umberto Cornelli
Lo stress é la conseguenza di un processo complesso e non la causa, un esempio puó chiarire meglio questo concetto fondamentale.
Durante un intervento chirurgico il chirurgo, il paziente e i parenti del paziente sono sotto stress; la frequenza cardiaca del chirurgo sale a 180 battiti a indicare la sua condizione di stress. Il paziente sotto i ferri é sotto stress, anche se incosciente per l'anestesia, in quanto il suo organismo viene aggredito dall'atto chirurgico.

I parenti sono sotto stress per la preoccupazione che le cose non vadano per il verso migliore.
Una serie di meccanismi filtra lo stress, il quale puó manifestarsi in modo piú o meno evidente, o addirittura non apparire.

Lo stress ossidativo

Cosa puó esserci di differente e di identico in questa situazione per il chirurgo, per il paziente e infine per i parenti? Diciamo che di differente vi sono le modalitá di sopportazione di tale stato. Il chirurgo puó sopportare lo stress per esperienza e abitudine, il paziente puó risolverlo con la capacitá di reagire del proprio organismo, i parenti possono controllarlo con la fiducia e l'ottimismo. Di identico invece, ritroviamo una sovrapproduzione di radicali liberi: tutti, chirurgo, paziente e parenti sono sotto stress ossidativo.
Per essere chiari, l'organismo sotto stress come reazione produce in abbondanza delle scorie di ossigeno (radicali liberi dell'ossigeno), proprio come una macchina che quando accelera consuma piú carburante e quindi inquina maggiormente l'ambiente. Lo stress ossidativo si delinea dunque come la conseguenza di stimoli di natura varia, che mettono il nostro organismo in stato di allerta. Quasi costantemente, l'esito finale di uno stress ossidativo é l'elevazione della temperatura corporea.
Fino a un certo grado lo stress ossidativo é benefico, in quanto rappresenta in generale la capacitá dell'organismo di reagire (per esempio a un'aggressione batterica); quando invece supera una soglia di entitá e/o durata, diventa pericoloso, perché mina l'organismo stesso, spingendolo in modo silente e inesorabile verso l'invecchiamento o il deterioramento.
In termini piú semplici, le puntate di stress ossidativo possono essere sopportabili ma delle punte eccessive e/o una sua costante presenza oltre certi limiti é fortemente dannosa. Diventa quindi importante poterlo misurare.

Valutazione dello stress ossidativo

Grazie alla genialitá di alcuni ricercatori Italiani, coadiuvati dal CNR (Centro Nazionale delle Ricerche), ora é possibile misurare lo stress ossidativo con la semplice puntura a un dito. Una gocciolina di sangue é sufficiente per aver la dimensione dello stress ossidativo attraverso il cosiddetto D-Roms test. Per questo test i valori di riferimento sono le U.CARR. (Unitá Carratelli, che é l'inventore del test), le quali devono essere contenute in valori compresi tra 250 e 300 U.CARR. Valori superiori a 300 indicano una netta condizione di stress ossidativo, valori tra 250 e 180 indicano un'abbondante riserva antiossidante, valori inferiori a 180 indicano una condizione anergica (immunodepressione). Si deve peró considerare che certe terapie farmacologiche (per esempio i cortisonici) tendono a mascherare la condizione di stress ossidativo. Sono stati oramai valutati migliaia di casi, e si é notato come la condizione di stress ossidativo sia trasversale e cioé presente in molte condizioni di tensione e anche di malattia. Nelle persone normali (o meglio apparentemente sane), si é notato che una stanchezza eccessiva, la difficoltá di recupero dopo uno sforzo fisico, la mancanza di concentrazione e la sovratensione sul lavoro sono molto spesso la "spia rossa" che indica uno stress ossidativo. Quello che potretbe sorprendere di piú é la correlazione tra rughe e stress ossidativo ma, come vedremo in seguito essa é piú che logica.

Nella tabella che segue si puó notare come soggetti sotto sforzo fisico, fumatori, sovvappeso, donne che assumono la pillola anticoncezionale, cosí come soggetti ipertesi o affetti da aterosclerosi o altre malattie viascolari, presentano uno stress ossidativo rilevabile con facilitá attraverso il D-roms test.
Quello che determina questa condizione é l'incapacitá dell'organismo a controbattere la produzione di radicali liberi, vuoi perché essi sono prodotti in eccesso (come avviene prevalentemente nel caso di malattia) o vuoi perché si é ridotta la disponibilitá di sistemi antiossidanti che "smorzano" la loro presenza.
Valutazione della entitá e durata dello stress ossidativo in diverse condizioni

Sforzo fisico da sport amatoriale
Entitá dello stress: elevata
Durata dello stress: breve se il soggetto é allenato, lunga in caso contrario

Fumatori
Entitá dello stress: elevata
Durata dello stress: lunga in funzione del quantitativo di tabacco

Sovrappeso
Entitá dello stress: moderata
Durata dello stress: lunga, in funzione del tipo di alimentazione

Pillola anticoncezionale
Entitá dello stress: elevatissima
Durata dello stress: praticamente costante e in funzione del tipo di pillola

Ipertensione
Entitá dello stress: moderato-elevata
Durata dello stress: lunga, praticamente costante

Dislipidemia
Entitá dello stress: elevata
Durata dello stress: lunga, praticamente costante

Arterosclerosi
Entitá dello stress: elevata
Durata dello stress: lunga, praticamente costante

Guida nel traffico
Entitá dello stress: elevata
Durata dello stress: elevata in funzione della durata della guida





Anche chi dirige il traffico entra in stress ossidativo di entitá elevata
Organi bersaglio dello stress ossidativo

A questo punto, é importante sapere quali siano i cosiddetti organi bersaglio dello stress ossidativo.

"lo stress ossidativo in eccesso porta in modo solente e inesorabile verso il deterioramento"

Se volessimo paragonare il nostro organismo a una casa potremmo dire che il danno da stress ossidativo colpisce prevalentemente le condutture (sia idrauliche che elettriche).
Nel nostro organismo chi ne fa le spese sono i vasi sanguigni e i neuroni del sistema nervoso, entrambi sottoposti a incessante attivitá.
Diventa evidente che gli organi bersaglio pertanto possono essere molti, perché tutti gli organi hanno vasi e nervi. La nostra esperienza comunque ci ha insegnato che gli organi piú sensibili sono il cervello, il cuore (o meglio l'apparato cardiovascolare) e la pelle. La sensibilitá della pelle é abbastanza logica in quanto essa subisce anche l'attacco dall'esterno; basti pensare che l'inquinamento é una causa di produzione di radicali liberi. Questo spiega il perché della relazione tra stress ossidativo e rughe. La propensione del cuore (visto nel senso piú ampio di apparato cardiovascolare) é altrettanto logica, poiché é un organo che lavora incessantemente e quindi necessita di un sistema perfetto di tamponamento delle scorie di ossigeno o radicali liberi. Meno logica ma drammatica é la sensibilitá del cervello, la quale dipende dalla sua anatomia. I vasi cerebrali infatti sono completamente foderati da cellule nervose, in modo tale che anche una piccola lesione del vaso sanguigno cerebrale é di fatto una lesione del cervello alla quale consegue una perdita di attivitá.

Ció che delinea la vitalitá/etá di una persona in fondo é il suo aspetto (rughe) la sua efficienza fisica (apparato cardiovascolare) e la sua luciditá mentale (cervello). L'esempio che di solito viene fatto ai nostri studenti circa la sensibilitá diversa del cuore e del cervello allo stress ossidativo é quello dell'anziano di 80 anni, della valigia e del teorema di Pitagora.
Una persona di 80 anni, anche se ha il cuore un po' malconcio, riesce comunque a trasportare una valigia pesante, seppur lentamente, perché entro certi limiti le sue cellule cardiache lavorando all'unisono riescono a compensare quelle che non funzionano tanto. Pertanto si puó affermare che meccanicamente il nostro ottantenne ancora se la puó cavare.

Se, tuttavia, il suo cervello é anche solo lievemente danneggiato non riuscirá piú a elaborare il teorema di Pitagora - ovviamente si tratta di un esempio di vitalitá mentale ma se ne potrebbero fare molti altri perché le cellule del cervello non si compensano vicendevolmente e le informazioni perse per danneggiamento devono essere apprese di nuovo.
Pertanto il nostro ottantenne ha giá perso in parte la coscienza della vita. Quando ci si accorge dei danni al cervello é solitamente troppo tardi.
E' dunque da sollecitare l'analisi delle condizioni di stress, come uno degli elementi primari del controllo del nostro stato di salute.

cosa é l'andrenalina

E' un ormone prodotto dalla parte midollare delle ghiandole surrenali, un altro suo nome é quello di "epinefrina". Si produce quando l'organismo, sottoposto a una tensione, deve essere messo in grado di gestire l'eventuale pericolo. L'adrenalina, riversandosi nel sangue, si diffonde in tutto il corpo accelerando i battiti cardiaci e aumentando la pressione del sangue permettendo, cosí, ai muscoli di lavorare piú in fretta e piú a lungo del normale.
la memoria delle cellule, ovvero la memoria dell'acqua

Sembrerebbe che tutto ció che ci accade, e produce in noi una risposta emotiva, si fissi nell'organismo, mantenendogli quella informazione costante, anche se, in effetti, nella realtá quella situazione non sussiste piú. In psicologia, questo, viene definito come avvenimenti che l'individuo non ha ancora integrato, cioé gestito e risolto. Tuttavia, chiunque abbia fatto esperienza di terapia psicologica sa, fin troppo bene che, certi avvenimenti, anche se compresi, spesso rimangono fortemente impressi nel nostro cuore. Il tempo, forse, placa l'intensitá del ricordo, che, comunque permane con le sue caratteristiche negative o positive.
La via del silenzio

"Eppure io credo che se ci fosse un po' piú di silenzio, forse qualcosa potremmo capire." (Dal film La voce della luna di Federico Fellini)
di Carla Caporale

Siamo letteralmente bombardati da messaggi, da rumori, dall'incalzare del tempo e dal restringersi dello spazio. In poche parole: siamo stressati! L'azione centrifuga di questa sovrastimolazione é deleteria perché rende pressoché impossibile la presa di posizione personale.

Tutto succede troppo in fretta e, per resistere alla pressione, ci anestetizziamo, perdendo cosí il senso critico di fronte a ció che ci viene proposto, e perdendo soprattutto il senso dei valori, della giustizia, della sensatezza, della dignitá di fronte a situazioni che richiederebbero invece il nostro dissenso. Nella baraonda di questa nostra vita pressante, si finisce con l'essere meno chiari interiormente, perché troppo presi dal gran vociferio di emozioni interne, di cui, spesso, non siamo nemmeno consapevoli, e da quello esterno che ci sta col fiato sul collo.

Platone portava l'esempio di un vascello, la cui ciurma era rimasta senza capitano, perché imprigionato nella sua cabina, e quella correva disordinata e selvaggia sul vascello, lasciato ormai in balia delle onde.
Noi siamo proprio come dei vascelli che veleggiano su questo mare della vita. Ora é quiete, ora é tempesta, ora é incapricciato e mosso, ora liscio come l'olio e senza il minimo alito di vento. Il nostro vascello in genere é in completa balia degli eventi. Quando la burrasca imperversa, preghiamo Dio che ce la mandi buona, che ci salvi dalla catastrofe e siamo pronti a promettere ogni genere di sacrifico in cambio dell'incolumitá. Quando, invece, va tutto a gonfie vele ci sentiamo spavaldi e sicuri del nostro destino. E quando tutto tace, nell'immobilitá dell'attesa, attenti e inquieti ci chiediamo cosa ci serberá la sorte. Di fronte agli eventi, difficilmente andiamo al timone. Cosí lasciamo che essi accadono e ci incalzino. Il nostro modo di vivere é quasi come un "giocare a tennis" affannoso con la vita: cerchiamo di parare i colpi, di prendere la pallina e di ributtarla, cosí, alla rinfusa. Per poter comprendere e decidere come impostare la nostra vita dobbiamo, per prima cosa, crearci lo spazio e il tempo per riflettere. Noi possiamo fermare il tempo nel momento che ce lo concediamo. Tocca a noi determinare il tempo, un tempo che conferisca armonia a noi e alla vita attorno a noi.

si inizia da dentro

La mente é uno strumento potentissimo che dobbiamo imparare a usare bene, perché é da lí che si diramano quelle emozioni e reazioni che creano tensioni. Il Dalai Lama cosí si esprime in proposito:
"Ognuno di noi ha diritto ad essere felice - é il nostro cervello la fonte della nostra forza e del nostro futuro, a condizione di usarlo in modo corretto - dobbiamo discernere cosa generano i nostri stati mentali e usare la nostra intelligenza per scegliere con saggezza quelli da adottare. (...) Per cambiare e imparare ad affrontare ogni sorta di emozioni é fondamentale analizzare quali pensieri sono utili, costruttivi e benefici - L'atteggiamento mentale é importante." (Da: I valori della vita)
La meditazione é lo strumento adatto per sciogliere le emozioni e allenare la mente a divenire saggiamente propositiva. Non é per niente una fuga dalla realtá - come molti pensano, riferendosi a un fumoso psudo-nirvana alla hippy anni '70, bensí, come giustamente afferma il prof. John Harvey: "La meditazione é una pratica di igiene mentale abbracciata da chi é pienamente immerso nella vita e desidera perseguire un completo benessere." (Da Il libro del relax)

Il primo passo, dunque, é quello di decidere di "regalarsi" il tempo necessario a recuperare la tranquillitá interiore, cosí che poi, non si verrá piú travolti dagli avvenimenti esteriori, ma si stará, fermi e saldi, al timone della propria esistenza.
Tuttavia, questa decisione comporta una disciplina, molto simile a quella che ci si deve imporre quando, in possesso di un bel pezzo di terra, ci si rende conto di averci lasciato crescere delle erbacce. Nel momento che si decide di volerne fare un bel giardino bisogna impegnarsi con determinazione a liberarlo da tutte quelle infestanti - costi quello che costi in fatica, sudore, tempo...

Non esiste una tecnica meditativa per eccellenza, esistono invece diversi metodi, ognuno, in base alla propria inclinazione, seguirá quello che piú gli si addice.
La meditazione é una disciplina che l'individuo si sceglie per ritrovare la pace, per garantirsi uno stacco dallo stress quotidiano, per rigenerarsi.

le fasi della meditazione

Chi vuole iniziare con queste pratiche si ricordi i diversi passaggi:

1. il rilassamento, cioé l'eliminazione della tensione psico-fisica; questo puó avvenire o attraverso una esasperazione del movimento fisico che, come naturale conseguenza, avrá un suo susseguente rilassamento, oppure attraverso un distaccarsi progressivo della propria attenzione verso fatti esterni a favore di una maggiore presenza verso il proprio interno; per poi sfociare, con l'esercizio, nello spazio infinito oltre il ristretto contingente;
2. la concentrazione, cioé il focalizzare la mente sul tema scelto, sia esso d'ordine intellettuale come quando ci si concentra su un concetto o un'emozione, che di tipo sensoriale come quando a si concentra su di un brano musicale, un particolare, un'immagine, o il suono della propria voce;
3. la meditazione vera e propria, che é rappresentata dalla capacitá di attenersi al tema scelto senza asciarsi distrarre dalle immancabili interferenze e di "perdersi" sempre di piú in esso;
4. la contemplazione, che é il momento in cui l'animo si dilata nella percezione totale ed universae del tema scelto;
5. l'illuminazione, che é il risultato iei passi precedenti e rappresenta una immediata e profonda chiarezza interiore;
6. l'ispirazione, come effetto dell'illuminazione troviamo la giusta azione da compiere nella vita.

Ogni tipo di meditazione prevede nella sua fase iniziale un po' d'attenzione da dedicare alla respirazione.
Una respirazione calma e debitamente profonda rilassa tutto l'organismo permettendogli di funzionare meglio. Il cuore e il sistema nervoso ne vengono beneficiati, e il sangue insintossicato dal ricambio d'ossigeno. La pratica della meditazione iduce poi la frequenza respiratoria.
Quando la respirazione é serenamente controllata la mente entra in uno stato di calma profonda.



onde cerebrali e meditazione

Le onde cerebrali sono l'unico indicatore dello stato del nostro cervello e quindi delle nostre emozioni.
- Quando il cervello é in uno stato di serenitá, con una respirazione tranquilla, appena percettibile, si registrano onde cerebrali chiamate alfa con una frequenza da 8 a 13 Hz.
- Quando il cervello é concentrato sulla realtá esterna o sui problemi concreti e specifici, il cervello emette onde beta dalla frequenza di 14 a 22 Hz.
- Quando si trova in uno stato di tensione e stress emette onde gamma la cui frequenza supera le "beta".
- Le onde emesse durante la sonnolenza, definita zona "crepuscolo", a metá tra la veglia e il sonno vero e proprio sono chiamate onde teta con una frequenza di 4 a 8 Hz.
- Durante il sonno profondo il cervello emette onde delta la cui frequenza é di 0,5 a 3,5 Hz.

La meditazione aumenta la capacitá di rimanere piú tempo in alfa, uno stato che si puó definire di quieta vigilanza.
Quindi, da un lato abbiamo il beneficio di un aumento della profonditá e della estensione della consapevolezza, dall'altro quello di una migliore capacitá di pensiero.
Infatti col tempo il soggetto acquisisce l'abilitá di rimanere sereno e centrato anche al di fuori della pratica meditativa.

"Positivizzare" i campi morfogenetici

Una storia, conosciuta come "delle cento scimmie", racconta che in un'isoletta disabitata del Giappone dei ricercatori stavano osservando e studiando il comportamento di un tipo di scimmie. Poiché, a un certo punto, il cibo scarseggiava, gli studiosi fecero portare, via elicottero, diversi carichi di patate. Le patate, chiaramente, non erano lavate, erano, quindi, tutte sporche di terra.
Le scimmie non sembravano impazzire per quel tipo di cibo ma, visto che era quello disponibile, se ne nutrivano.

Un giorno, una giovane scimmia femmina che chiameremo Yoko, ebbe l'idea di lavare la patata prima di mangiarla. Decisamente le parve migliore e, da quel momento, Yoko lavó sempre le patate prima di mangiarsele.
Per diverso tempo Yoko fu l'unica a lavare le patate finché un giorno, un'altra scimmia incominció a lavarle, era una vecchia scimmia femmina che poteva essere la madre di Yoko. Poco alla volta sempre piú scimmie femmine lavavano le patate prima di mangiarle. Poi fu la volta dei giovani maschi non ancora adulti e, infine, per ultimi, i maschi adulti.

Quando il numero delle scimmie che lavava le patate prima di mangiarsele, raggiunse un certo quantum, che nella storia si dice di cento, gli studiosi si accorsero che tale abitudine, nuova per quella razza, era passata a tutte le scimmie sulla faccia della terra.
Come se fosse scattato un certo meccanismo, non appena si fosse raggiunto il numero necessario per farlo scattare a livello universale.
Questa "storiella" puó trovare una spiegazione negli studi del fisiologo britannico Rupert Sheldrake. Il ricercatore afferma che i sistemi sono regolati non solo dalle leggi conosciute dalla scienza fisica, ma anche da campi organizzativi invisibili, che lui chiama "morfogenetici". La sua teoria suppone che, se un membro di una specie biologica impara un nuovo comportamento, il campo morfogenetico per la specie cambia, anche se lievemente. Se il comportamento viene ripetuto abbastanza a lungo, la sua "risonanza morfica" si accumula e inizia a influenzare l'intera specie. Piú individui della stessa specie imparano a eseguire un nuovo compito, piú potente diventa questo loro campo morfogenetico e piú facilmente gli altri individui della specie impareranno a eseguire quel compito. E' il cosiddetto salto quantico, che facilita il raggiungimento di un obiettivo, prima considerato difficile per i piú.
Applicando la teoria di Sheldrake allo sviluppo degli stati di coscienza piú elevati, possiamo prevedere che maggiore é il numero di individui che iniziano a elevare il proprio stato di coscienza - soprattutto grazie a pratiche come quelle della meditazione -, piú forte diverrá il campo mortogenetico per stati piú elevati, e piú facile sará per gli altri muoversi poi in quella direzione.

meditare fa bene al pianeta

In effetti non sono molti gli esperimenti effettuati per dimostrare che, elevando lo stato di coscienza di un gruppo, si é in grado, al contempo, di elevare lo stato di coscienza della societá. Chi si é alacremente dedicato a queste ricerche é stato soprattutto Maharishi e le universitá da lui fondate.
Il Centro Italiano Maharishi di Studi Vedici e di Ricerca sulla Coscienza, cosí riporta, a proposito di queste ricerche:
"Il termine coerenza in fisica indica il livello di ordine di un sistema. La relazione tra un sistema e gli elementi che lo compongono é biunivoca, ma l'influenza di singoli elementi sul sistema é troppo debole per essere avvertita su ampia scala.
Quando tuttavia in un sistema disordinato il numero di elementi ordinati supera un soglia critica, il disordine viene spontaneamente neutralizzato e tutto il sistema diventa perfettamente coerente e ordinato. Il passaggio da uno stato disordinato a uno coerente provoca un salto di qualitá nel sistema che comincia ad esibire un funzionamento ideale.
Anche il sistema nervoso puó funzionare in modo piú o meno coerente. La pratica del Programma di Meditazione Trascendentale e di MT-Sidhi di Maharishi provoca una crescita della coerenza del funzionamento cerebrale. Numerosi progetti pilota hanno dimostrato che l'influenza di armonia irradiata dai gruppi di coerenza, ha prodotto cambiamenti significativi in numerose variabili sociali. Questi risultati, esaminati secondo rigorosi criteri statistici non sono accidentali, ma da attribuirsi alla presenza del gruppo di meditazione, che ha generato ció che viene definito "Effetto Maharishi". I risultati ottenuti si possono cosí sintetizzare:

- Miglioramento della qualitá della vita - riduzione del tasso di criminalitá, di malattie, di mortalitá, di incidenti stradali, di suicidi e di omicidi, d'inquinamento, di consumo di alcool e di sigarette diminuzione del numero dei divorzi e dei processi;
- Economia - calo del tasso di disoccupazione e dell'inflazione, rafforzamento delle valute, aumento dell'indice del mercato azionario e del prodotto nazionale lordo.
- Pace - miglioramento delle relazioni internazionali, progresso verso una risoluzione pacifica dei conflitti, riduzione della violenza del combattimento, del numero di feriti e di caduti in guerra.

L'influenza dell'Effetto Maharishi é stata verificata a livello locale, nazionale e mondiale, ed é cosí costante ed evidente che é possibile annunciare in anticipo i risultati, confermati successivamente dalla ricerche.
L'intensitá di questi risultati é proporzionale al numero di partecipanti e gli effetti sono evidenti durante il periodo della presenza del gruppo ma cessano quando questo si scioglie e per questo é importante, perché l'effetto sia mantenuto nel tempo, costituire dei gruppi permanenti".
(Le ricerche sull'Effetto Maharishi sono state pubblicate, tra gli altri, su Journal of Mind and Behaviour "Proceedings of American Statistical Association" "Business and Economic Statistic Session" "Dissertation Abstract Internationa" "The Journal of Conflict Resolution" "Scientific Research on Maharishi's Transcendental Meditation and TM-Sidhi Program" collected Papers Vol. 2-5).



un'altra dimostrazione

Verso gli anni 80, un industriale inglese; Colin Bloy, riuní a Brighton in un "cerchio di preghiera" - il Fountain Group - un gruppo di cittadini di diversa estrazione religiosa, e li invitó a una regolare meditazione collettiva quotidiana. Tutti, convenuto l'orario e ovunque fossero (non c'era infatti bisogno di riunirsi fisicamente), si ritiravano in meditazione, ognuno secondo il metodo del suo credo o secondo le pratiche che conosceva.

L'intento comune era quello di mandare onde d'amore alla collettivitá cittadina - molto tristemente famosa in tutta l'inghilterra per l'alto tasso di criminalitá.
Convinti che attraverso la loro pratica sarebbero riusciti a migliorare il terribile problema che li affliggeva, chiesero alle societá assicuratrici e alla polizia di iniziare un periodo di verifica che sarebbe partito da aprile 1982 per continuare poi fino al giugno seguente. Le statistiche che si poterono infine controllare al termine di questi tre mesi avvaloravano la tesi iniziale del Fountain Group, e cioé che basta veramente un piccolo gruppo di individui, impegnati quotidianamente a 'emettere' vibrazioni positive, a migliorare sensibilmente la qualitá della vita per la collettivitá (e non si diceva anche nella Bibbia che in cittá di perdizione Dio promise di non mandare catastrofi per punire i peccatori se solo fossero stati presenti alcuni saggi?!)
I giornali a Brighton riportarono i risultati dell'accaduto; la criminalitá era veramente e drasticamente diminuita. Le bande di skinhead che tormentavano la cittadina con lotte fra gang rivali e altri atti vandalici di ogni genere, sembravano non trovare piú in Brighton il luogo ideale per le loro nefandezze. Titoli come Have good vibrations (emettete buone vibrazioni) o Strange power of Fountain people (lo strano potere della gente di Fountain) o ancora Spiritualists use thought to tackle riot problems (degli spiritualisti usano il potere del pensiero per contrastare il problema delle bande) abbondarono in quei giorni a Brighton.
Sebbene nessun altra struttura abbia mai condotto esperimenti, come quelli eseguiti dai Centri Maharishi, o come quello, piú semplice, condotto a Briqhton, per onor del vero, bisogna affermare che ogni pratica spirituale afferma di portare al raggiungimento della pace interiore e del coinvolgimento positivo di chi sta accanto. Di conseguenza non é ancora possibile dimostrare la superioritá di un metodo sull'altro (bisognerebbe attuare gli stessi esperimenti con tutte le pratiche!).

A parte le eventuali discussioni sui metodi spirituali piú validi, gli studi pubblicati nel 1975 da due ricercatori americani: Borland e Landrith, dimostrano che é statisticamente possibile la riduzione della criminalitá a favore di uno stato globale di maggiore armonia.
Attraverso la crescita di'"coerenza" positiva del gruppo, effettuata per opera di un pur piccolo numero di persone (secondo le ricerche dei Centri Maharishi si dovrebbe coinvolgere appena l'1% della popolazione!), é possibile attuare una trasformazione della qualitá della vita dell'intera societá.

letteratura di approfondimento

Si veda, nella rubrica Biblroteca, la descrizione dei testi: Il potere curativo della preghiera, di Larry Dossey e Meditazione for dummies di Stephan Bodiam. Altri bei libri, da cui é possibile approfondire la pratica della meditazione, o di parti solitamente incluse in questa, sono: Il libro del relax a cura di Larry Blumenfeld, Armenia Edizioni, in cui vengono illustrate tutte le tecniche per controllare e gestire lo stress e ripristinare cosí l'equilibrio psico-fisico; Dovunque tu vada, ci sei giá di Jon Kabat-Zinn, Corbaccio Edizioni, l'Autore, fondatore e direttore della Clinica per la Riduzione dello Stress (Stress Reduction Clinic) presso l'Universitá del Massachusetts, afferma che bastano giá 5 minuti quotidiani per ottenere dei buoni risultati.

In questo libro presenta dei saggi e universali consigli, da fonti di antiche religioni come il Buddismo e altri pensieri orientali, per coloro che desiderano intraprendere la pratica della meditazione; Mantra - parole, preghiere, sillabe sacre per raggiungere l'equilibrio interiore di Eknath Easwaren, Red Edizioni, testo scritto da un maestro induista per illustrarci il grande potere equilibratore e risanatore dei suoni sacri.

L'arte del silenzio, di Sri Chimnoy, The Golden Shore Edizioni, l'Autore, un famoso maestro indiano che conduce regolari meditazioni - due volte la settimana - alle Nazioni Unite a New York, introduce il Lettore al risveglio delle forze spirituali e divine insite nel profondo dell'animo di ognuno, per operare il risveglio di una nuova coscienza negli animi degli esseri umani di questo terzo millennio: Potenze del pensiero di Omraam Mikhael Aivanhov, Edizioni Prosveta, un testo semplice di un grande maestro, che spiega come tutti disponiamo di certi poteri interiori e che, proprio grazie a loro, noi siamo gli artefici del nostro destino.

Il creato é vibrazione

L'uso consapevole della musica permette di recuperare serenitá interiore, liberando l'animo dagli accumuli di tensione emotiva; vediamo perché la musica é in grado di produrre questo effetto su di noi.
di Carla Caporale

Nel 180 secolo Ernst Chladni, un fisico tedesco, pensa di applicare alla cassa armonica di un violino una sottile lamina di metallo su cui distribuisce della sabbia sottilissima. Facendo poi scorrere l'archetto sulle corde, osserva che la sabbia, vibrando per il suono prodotto, si disponeva in forme geometriche che si modificavano quando si cambiava l'altezza della nota. In questo modo Chladni dimostra che il suono, le vibrazioni, influisce veramente sulla materia e inizia a studiare a fondo l'argomento fondando una nuova scienza: la climatica.

Tuttavia fu solo nel ventesimo secolo che la cimatica riprese grazie ad uno scienziato svizzero: Hans Jenny.
Utilizzando le sofisticate apparecchiature moderne Jenny misuró, fotografó, sperimentó gli effetti delle vibrazioni sonore di ogni tipo sui piú diversi materiali e scoprí che le forme create dal suono erano prevedibili. Per esempio, determinati suoni corrispondono sempre alle stesse figure, inoltre, scoprí che acclamando i suoni di antichi linguaggi come il sanscrito o l'ebraico, le figure che si producevano, disegnavano il simbolo alfabetico che si pronunziava! Un'altra scoperta interessante rilevava che i disegni, che altrimenti si formavano, ricordavano le strutture cellulari degli organi viventi. Jenny si convinse che la vita é il risultato delle vibrazioni specifiche di ogni cellula - in altre parole, ogni cellula ha il suo suono, la sua nota.

La risonanza delle onde sonore
Secondo il dottor Victor Beasley, appartenente al gruppo di ricerca presso la statunitense University of the Trees, e studioso del corpo umano come fenomeno elettrovibratorio, "ogni cellula puó essere considerata come dotata di un ambiente magnetico circostante, o campo magnetico, il quale interagisce con i campi delle cellule simili adiacenti, dando cosí origine al campo magnetico di un sistema particolare all'interno del corpo umano". Nel nostro corpo fisico ogni atomo ha una sua frequenza naturale e, per effetto di risonanza, si aggrega agli atomi simili, formando in questo modo le cellule dei diversi tessuti. Tutta la creazione é una sinfonia di suoni, di vibrazioni, in cui le singole parti si inseriscono attratte dalla risonanza con i suoni simili.

La musica (come tutto ció che é nel creato), produce delle strutture vibratorie che interagiscono con il campo elettromagnetico e influenzano gli organismi attraverso il principio della risonanza. Il suono influisce direttamente sulla struttura della materia. Il modo con cui noi umani percepiamo il nostro stato generale é attraverso gli umori, le emozioni. Anche a livello scientifico viene ormai riconosciuta la stretta correlazione fra emozione e stato fisico.

L'influenza della musica
La piú antica classificazione degli stati emotivi generati dalla musica viene dall'India dove si descrivono i nava rasa, cioé i nove sentimenti che la musica puó provocare:
Shringara: erotico, romantico, dolce;
Hasya: comico, scherzoso;
Karuna: poetico, trisste, tragico;
Raudra: esasperato, drammatico:
Veera: audace, grandioso, maestoso,
Bhayanaka: che incute timore e reverenza, solenne;
Adbhuta: metaviglioso, rallegrato, gioiooso;
Shanta: pacifico, rilassato, tranquillo;
Vibhatsa: disgustoso.

Ed é su questa antica suddivisione che ancora oggi i musicologi basano i loro studi. Kate Hevner, la ricercatrice che ha dato una struttura terapeutica agli effetti della musica, ha creato una Mood Wheel, una "Ruota degli Umori", riferendosi a Otto dei nove umori indiani (ha tralasciato "disgustoso"), e li ha disposti in cerchio, su di una ipotetica rosa dei venti, in questo modo indica il percorso terapeutico da far percorrere ai paziente, portandolo da uno stato emotivo negativo a quello piú positivo immediatamente adiacente, finché non viene raggiunto l'umore desiderato.

La Ruota, indicando l'aggettivo che descrive l'umore risvegliato dalla musica, inizia
a sud ovest con solenne,
a sud tragico,
a sud est dolce,
a est tranquillo,
a nord est scherzoso,
a nord gioioso,
a nord ovest drammatico,
a ovest maestoso

Un paziente affetto da forte malinconia viene aiutato dapprima attraverso l'ascolto di un pezzo malinconico in cui si puó ritrovare, poi viene fatto passare a un pezzo dolce - che corrisponde all'umore successivo, successivamente a uno tranquillo, e cosí via, emozione dopo emozione, lo si conduce agli umori successivi, fino ad arrivare all'emozione desiderata.

Effetti della musica
Tendenzialmente noi veniamo attratti dal tipo di musica che in quel momento risuona con le nostre emozioni, con il nostro inconscio impregnato delle sue memorie esperienziali. I gusti musicali, é indubbio, sono personali e aggregabili anche al gruppo con cui noi, piú di ogni altro, ci riconosciamo.
Tuttavia, seguendo semplicemente l'istinto che ci porta a preferire una sonoritá piuttosto che un'altra, non sempre ci facciamo del bene - visti gli effetti riscontrabili sulla materia.
Ricordiamo a questo proposito gli esperimenti sulle piante a cui venivano fatti ascoltare diversi generi musicali in full immersion.
Nell'ormai famoso libro La vita segreta delle piante, di Christopher Bird e Peter Tompkins, si racconta come i "soggetti" sottoposti a musica dura come l'hard rock, si allontanassero "disperatamente" dalla fonte musicale, allungandosi nella crescita in direzione opposta. Le piante piú fortunate, a cui era stata proposta della musica classica, crescevano invece con "entusiasmo" verso l'altoparlante. Una pianta, addirittura, si attorciglió "amorevolmente" attorno alla cassa. Tuttavia, il successo maggiore lo rilevó la musica indiana del sitar di Ravi Shankar.
Le piante ebbero una inclinazione verso la fonte musicale mai raggiunta prima!

La musica risuona dunque nella materia e produce degli effetti. Cosí il nostro corpo risponde al suono anche quando non ne siamo consapevoli. Un ricercatore e professore di musica R.Murray Schafer ha scoperto che per gli studenti statunitensi e canadesi la nota piú facile da ricordare é ció che corrisponde al "si naturale", mentre per gli europei é il "sol diesis". Perché questa differenza? Il professore spiega come negli USA e in Canada la corrente elettrica alternata é di 60 cicli al secondo.

Tutto il nostro corpo percepisce queste frequenze ogni volta che un apparecchio elettrico funziona e, ben sappiamo come ne siamo esposti! La frequenza americana é in risonanza col "si naturale". Mentre in Europa, la corrente ha 50 cicli al secondo, ed é in risonanza, appunto, col "sol diesis"!
A livello fisico le modificazioni indotte dalle diverse musicaiitá, finora riscontrate dagli scienziati e ricercatori sono le seguenti:
a seconda che sia "eccitante" o "tranquilla" puó:

1. produrre un calo nella risposta sensoriale o, al contrario incrementarlo - in alcuni casi lo lascia invariato;
2. accelerare o rallenta il metabolismo del corpo;
3. alterare la frequenza di respirazione accelerandola o rallentandola;
4. puó ridurre o incrementare l'immaginazione;
5. ridurre la fatica e lo stress facilitando il flusso d'energia corporea;
6. influenzare le secrezioni interne.



La musica terapeutica
Secondo il dottor R.McClellan, nel suo libro Musica per guarire, "esiste un tipo di musica, legata maggiormente ai ritmi del mondo naturale, piuttosto che alle culture umane, che possiede un elevato potere di guarigione a livello profondo. Le sue radici sembrano affondare nelle tradizioni musicali piú antiche e nelle loro variazioni. (...) E' la musica che oggi si sente nei suoni del Koto e Shakuhachi dei Giappone, nel richiamo alla preghiera musulmano, nel Gamelan dell'indonesia, e che ci invita a rimanere fermi, ad ascoltare, a sentire in noi la sua risonanza e a fare esperienza dell'immobilitá, dove lo spirito puó parlarci in un linguaggio che trascende ogni parola.
Tecnicamente si tratta di una musica piú originaria, scevra di sovraccarico intellettuale, che cerca una forma di espressione oltre i limiti di emozioni personalizzate e di affezioni estetiche culturali. Essa riecheggia i suoni della Terra da cui ha tratto ispirazione.

La sua qualitá é la calma e la sua emozione é la gioia dello spirito. I suoni della Terra piú comuni sono quelli ininterrotti del vento e dell'acqua in movimento. Se uditi da lontano, questi suoni ci appaiono come sibili o scrosci continui ma quando il vento si avvicina, o noi ci avviciniamo a una cascata, cominciamo a scoprire il numero infinito di suoni individuali che creano il suono composito. Questo genere di suoni si riflette in musica nel 'tenuto', l'emissione costante di una nota che, in diverse forme, é presente in ogni genere musicale. Con l'evoluzione della vita sulla Terra, cominció ad emergere un secondo suono prevalente: il suono ritmico degli insetti, delle rane e degli uccelli che in musica si rispecchia nell'uso di 'ostinati', brevi figurazioni melodiche e/o ritmiche, anch'esse rintracciabili in ogni cultura musicale.

Nell'oceano, simbolo universale dell'inconscio e della sicurezza della nostra vita nel grembo materno si ritrova il tenuto nel suo fragore e l'ostinato nei marosi che si riversano a riva. (...) Probabilmente, a livello inconscio, il tenuto e l'ostinato, rintracciabili in tutta la musica, rappresentano due elementi necessari alla vita; l'acqua e l'aria. Componenti molto importante della musica guaritrice.
A questo proposito é interessante osservare che nelle culture in cui lo stato di trance costituisce un aspetto consueto della pratica spirituale, l'accompagnamento é dominato dall'ostinato, mentre nelle culture in cui la pratica spirituale é dominata dalla meditazione sembrano prevalere i tenuto ininterrotti."
E' stato calcolato che il nostro corpo, nella sua globalitá, vibra con una sua frequenza fondamentale che va dai 7,8 agli 8 cicli al secondo - quando é nel suo stato piú naturale e rilassato. La terra vibra alla frequenza fondamentale di circa 8 cicli al secondo (detta risonanza Schumann). Il sistema nervoso di tutte le forme di vita é sintonizzato su tale frequenza. Le onde del cervello quando sono in alfa - cioé quello stato di serena vigilanza che si acquisisce nella meditazione e attraverso la pratica costante di tale disciplina - sono intorno agli 8 cicli al secondo. Dunque, una musica terapeutica per eccellenza - al di lá delle proprie inclinazioni musicali - é quella che facilita l'entrata in alfa.
Nella Mood Wheel di Kate Hevner verrebbe definita con "tranquilla", anzi forse dovremmo precisare che é una "tranquillitá transpersonale (spirituale)" dove le emozioni si placano eliminando i picchi, sia in negativo che in positivo, permettendo cosí, nell'equilibrata immobilitá interiore, l'apertura alla felicitá spirituale. Queste sonoritá sono quelle piú indicate a riportare equilibrio vitale ed armonico nella nostra realtá organica e psicologica.
L'effetto della musica é cumulativo e si associa al modo in cui ci poniamo all'ascolto, all'ambiente che ci creiamo prima, durante e dopo... per esempio la musica che ascoltiamo la mattina é quella che poi influenzerá maggiormente la nostra giornata. E nella giornata stessa bisognerá fare attenzione al tipo di musica a cui si é sottoposti, come quando si é nei supermercati. o al lavoro, o la musica che si sceglie quando si é in macchina. "La musica equilibra le energie fisiche, mentali ed emotive per mezzo della risonanza. Attraverso la risonanza, le forme vibrazionali generate nello spazio della musica possono imporre forme simili nel nostro campo elettromagnetico risultanti dal centro dell'immobilitá dell'equilibrio. In questa condizione, niente puó turbare a lungo il nostro equilibrio, anzi, emettiamo un suono simile a quello di un diapason ben intonato che, attraverso la risonanza, si rafforza e sconfigge le emozioni e le strutture di pensiero negative" (Randall McClelIan - ibidem) Si puó dunque veramente affermare che quando portiamo le nostre vibrazioni ad essere in sintonia con l'universo, siamo in armonia con noi stessi e con la vita.

Ricapitolando possiamo affermare che:
- Tutta la creazione é vibrazione quindi suono.
- Il suono interagisce attivamente con la materia attraverso le risonanze.
- La risonanza del benessere psicofisico é quella dello stato Alfa (8/12 Hz) che si acquisisce con la meditazione o con l'ascolto terapeutico.
- A volte, prima di arrivare ad ascoltare le musiche terapeutiche, bisogna abituare la psiche ad accettane, quindi é meglio adottare la tecnica suggerita dalla Ruota delle Emozioni e ripristinare la capacitá interiore di aprirsi al transpersonale (spirituale).
- Le musiche che inducono uno stato Alfa sono quelle senza alcun coinvolgimento emotivo e che portano ad una serenitá spirituale.
La musica, nella meditazione, in ultima analisi é quella che sa condurre al silenzio interiore dove l'animo sperimenta una sua dilatazione e fusione nella "luce" del suono infinie viviticatore, nell'eterno presente totale. Un suono che riappacifica e porta al senso primordiale della vita e della creazione vista nella giusta prospettiva e che libera dai condizionamenti del passato. Il suono che é silenzio ma anche parola allo stesso tempo, la parola primordiale, origine e creatrice di tutta la vita.



La musicoterapia nei secoli

L'uso accorto del suono necessario, é un metodo terapeutico di antica origine. Lo troviamo presso i greci - noto é l'uso della musica da parte dei pitagorici che avevano una melodia per ogni tipo di attivitá o esigenza; o presso gli Egizi con i loro sette suoni sacri corrispondenti ai sette pianeti che essi utilizzavano abbinati alla loro realizzazioni architettoniche; o presso gli antichi Ebrei dove, per esempio, l'arpa di Davide cura re Saul dalla depressione, o ancora, nel Talmud troviamo descritto un "apparecchio" che, facendo gocciolare ininterrottamente acqua in un recipiente di metallo, produce un suono cos) monotono da indurre al sonno il malato che riacquista cosí la salute. E, naturalmente, in Cina e in India.

Ogni luogo dell'antichitá conosce gli effetti terapeutici del suono. Ma ancora oggi sappiamo di pratiche terapeutiche incentrate sulla musica. Gli uomini di medicina Navaho, per esempio, posseggono come loro bagaglio tradizionale una centinaia di canti di guarigione - alcuni della durata di diverse giornate! - che poi vengono cantati e danzati al malato venuto da loro per essere guarito.


News
Stress ossidativo e lavoratori a rischio
Tre indagini cliniche dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata:
Il Centro Invecchiamento Cellulare dell'Istituro Dermopatico dell'Immacolata (IDI), laboratorio di ricerca e diagnostica avanzata dello stress ossidativo e dell'invecchiamento cellulare, ha studiato le patologie in cui é implicato questo tipo di alterazione biochimica dell'equilibro cellulare. Queste alterazioni biochimiche oltre che in numerose patologie, sono riscontrabili anche nella popolazione sana e, in particolar modo, in alcune categorie professionali.
E' intuibile infatti che i lavoratori esposti ad agenti chimici o fisici tossici, o esposti a ritmi di lavoro usuranti dal punto di vista psicofisici, operanti in condizioni di carente tutela della salute sul posto di lavoro, operatori della radiologia, ma anche atleti sottoposti a stress da prestazione tisica, possano soffrire di alterazioni dell'equilibrio ossido-riduttvo cellulare ed ematico.
Nel settore delle patologie del lavoro, il Centro Invecchiamento Cellulare IDI ha condotto negli scorsi anni uno studio sullo stress ossidativo ematico nei Piloti dell'Alitalia, nei Ferrovieri e negli Anestesisti Rianimatori Ospedalieri, e sul sistema migliore di ridurlo e inibirlo. I risultati dell'indagine hanno evidenziato, dal punto di vista clinico, il generale buono stato di salute del gruppo studiato, come ora da prevedere in una popolazione selezionata per lo stato di salute psico-fisica. Dal punto di vista biochimico tuttavia, risultavano evidenti i segni di un moderato stress ossidativo, accompagnato da stress neurovegetativo, come evidenziato dal reperto ematico e urinario. Tutti i soggetti hanno ricevuto otre che adeguate indicazioni dietologiche anche la prescrizione di un nutriceutico a base di ubichinolo, vitamina E, metionina, selenio e fosfolipidi e, al termine di due mesi circa di trattamento, tutti i soggetti sono stati invitati a ripetere visita medica e prelievi.
Il controlla ha evidenziato un marcato miglioramento dei parametri di stress ossidativo, e un potenziamento complessivo delle difese antiossidanti.

La psico-oncologia in Italia

Nel 1980, l'American cancer Society organizzó la prima conferenza sugli aspetti psicosociali del cancro. Nacque cosí la psico-oncologia che, negli anni seguenti, si é organizzata in societá, ha dato vita a varie testate scientifiche, corsi universitari, unitá ospedaliere.
Anche in Italia vanno diffondendosi unitá di psico-oncologia all'interno degli ospedali specializzati, ma con moltissime difficoltá.
Per esempio, recentemente, sulla rivista Oncology, un gruppo dell'istituto Europeo di Oncologia di Milano riporta i risultati di una indagine realizzata nel piú moderno centro spccializzato del nostro paese.
Da questa ricerca risulta che circa un terzo dei pazienti ha problemi di gestione dello stress conseguente alla malattia e di questi, un pó meno della metá presenta vere e proprie malattie psichiatriche, come la depressione maggiore e il disturbo d'ansia generalizzato. In cifre: su 190 pazienti del campione rappresentativo studiato, 74 presentavano alterazioni, di cui 30 con depressione e ansia gravi. Ma - e qui sta il paradosso - dei 74 solo 2 erano i pazienti per i quali era stato chiesto l'aiuto della unitá di psico-oncologia operante da piú di un anno nel moderno ospedale!
Vincere il cancro

Che cosa fare, da subito, per evitare o contrastare la malattia. Una guida per conoscere e decidere in libertá.
Le discussioni e le polemiche che accompagnano ogni discorso attorno al cancro mostrano non solo l'acceso interesse che l'argomento solleva, ma anche la necessitá di dare risposte serie ed equilibrate ad alcune fondamentali domande: guai é, oggi, lo studio della ricerca scientifica, a livello italiano o internazionale?

Quali sono le terapie efficaci a disposizione, ufficiali e alternative?
Quali sono i comportamenti individuali e collettivi che aiutano davvero a combattere la malattia?
Proprio puntando sugli aspetti concreti della prevenzione, sia di tipo medico (esami, screening) sia di stile di vita (alimentazione, utilizzo di vitamine e minerali, attivitá fisica e tecniche antistress), possiamo giá oggi ridurre di ben un terzo l'incidenza dei tumori.
Questo libro, dati alla mano e linguaggio accessibili a tutti, ce lo dimostra, e ci guida con i suoi numerosissimi consigli pratici.

Olio di oliva e salute
Nuove prospettive da una ricerca sui componenti antiossidanti
La Carapelli di Firenze ha presentato i risultati della ricerca sulle biodisponibilitá nell'uomo dei componenti fenolici dell'olio di oliva ad alto potere antiossidante.
La ricerca é stata sviluppata in collaborazione tra la Facoltá di Farmacia dell'Universitá di Milano, il settore Nutrizione e Salute del Gruppo Eridania Béghin-Say ed il Centro di Ricerca e Sviluppo Carapelli Firenze. I risultati della ricerca dimostrano in modo inequivocabile che i composti fenolici sono assorbiti in modo efficiente nell'uomo e inoltre vengono escreti, in buona proporzione, sia come tali che come prodotti di trasformazione metabolica. Ció indica che tali composti entrano in siti cellulari (fegato) e interagiscono con sistemi enzimatici.