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Alimentazione (Comunicato stampa - 2014-10-27 12:52:33)

Le 5 spezie indiane migliori per la salute

Molti pensano che siano solo un espediente per insaporire i cibi, eppure le spezie indiane hanno molte proprietà benefiche e rinvigorenti. Il loro potere è associato innanzitutto al contenuto molto alto di principi attivi, presenti in maniera maggiore quando le spezie vengono trattate secondo dei metodi tradizionali. Dei metodi antichi che contano millenni di storia che sono in grado di migliorare le capacità benefiche di queste spezie. In India le spezie sono infatti state usate da sempre anche a scopi curativi. Il sito Shankara.it, specializzato nella vendita di spezie indiane, ci ha fornito delle utili informazioni sulle proprietà benefiche di diverse spezie. Noi, di seguito, abbiamo selezionato le 5 spezie migliori per la nostra salute che sono più utilizzate nella nostra cucina.



Pepe
Pochi sapranno che una delle spezie più utilizzate nella nostra cucina è in realtà di origine indiana, ed è probabilmente quella più diffusa in tutto il mondo. Da sempre coltivato per le sue virtù salutari, il pepe è entrato di dovere nella cultura gastronomica occidentale che ne ha fatto un elemento base per la preparazione di moltissime ricette, con tutte le sue varianti come il pepe nero, pepe verde, pepe bianco e pepe rosa. Questa spezia è da sempre utilizzata anche per le sue caratteristiche disinfettanti e purificanti; aiuta la digestione e riesce a prevenire la formazione di gas intestinali. Il pepe è utilizzato nella medicina indiana per la prevenzione di malattie respiratorie.



Peperoncino
Nonostante non sia proprio un ingrediente indiano, e anzi la sua provenienza è centroamericana, il peperoncino è una spezia utilizzata anche nella cucina di tradizione indiana. Esso ha infatti capacità antifungine e antibatteriche, ed è infatti un ottimo disinfettante dei cibi, motivo per cui le spezie vengono solitamente utilizzate. Infatti le spezie, e in particolare il peperoncino sono da sempre utilizzati per salvaguardare le popolazioni dal rischio di infezioni. Questa spezia aiuta il sistema linfatico, ma è famosa soprattutto per le sue capacità in ambito sessuale: il peperoncino è infatti ritenuto un potente afrodisiaco.



Curry
Viene definito “curry” solitamente un insieme lavorato di spezie indiane. La parola ha origine dalla pianta di kuri e viene utilizzata in India da secoli nella preparazione di numerosi piatti. Questa spezia viene utilizzata anche per la preparazione de tchai, una bevanda tipica a base di latte e tè. Ogni tipologia di curry contiene un diverso tipo di miscela e in diverse dosi, ma sono tutte accomunate da un sapore piacevole, e agrodolce. Il curry svolge un’azione antibatterica, offrendo benefici soprattutto per quanto riguarda il rafforzamento delle difese immunitarie.



Curcuma
È detta “lo zafferano delle Indie” e probabilmente è la spezia indiana più importante. Ha una pianta dall’aspetto meraviglioso, e può vantare delle capacità antiossidanti, e un’incredibile presenza di Sali minerali. Naturalmente anche la curcuma ha capacità antibatteriche e viene utilizzata dalla medicina indiana per la cura e la preparazione dei prodotti della pelle. Ha un sapore molto forte quindi è meglio utilizzarla in dosi molto basse nei piatti. Molto buona se unita soprattutto a zuppe di legumi e piatti a base di verdure. Ne esistono di varie specie ed è possibile da trovarla in polvere, essendo essa ricavata dai rizomi della propria pianta.



Cardamomo
Il Cardamomo è una bacca ed ha tantissime capacità curative. È una delle spezie più diffuse, ed infatti era già utilizzata da greci e romani. Il suo uso è diventato maggiore con il colonialismo inglese, che l’ha fatto diventare da pianta a nascita spontanea, a bacca da coltivazione. Il cardamomo è infatti una delle piante dalle capacità più rinfrescanti, riuscendo ad espandere i suoi benefici nelle mucose del corpo, con effetti di benessere per la bocca e per le gengive. Questa spezia è utilizzata infatti per tantissime bevande, e viene molto spesso aggiunta anche al caffè; ha un ottimo potere lenitivo e le sue bacche vengono masticate per profumare l’alito e lenire il mal di denti.