Come tenere sotto controllo della pressione arteriosa
Alcuni buoni consigli per tenere sotto controllo la pressione arteriosa, secondo Takeda Italia Farmaceutici che sta completando inoltre gli studi Amidal e Parsifal per migliorare la gestione del paziente iperteso.
La pressione arteriosa è la forza prodotta dal cuore per spingere il sangue all'interno dei vasi arteriosi. I valori di normalità della pressione arteriosa (dai 18 anni in poi) sono fino a 140/90 mmHg e quando si superano tali valori-limite si parla di ipertensione arteriosa. La pressione alta solitamente non produce, almeno inizialmente, dei disturbi evidenti.
Tuttavia, anche in assenza di sintomi, la pressione alta può danneggiare i vasi sanguigni di molti organi, soprattutto il cuore, il cervello e i reni.
L'ipertensione aumenta il rischio di infarto, ictus, scompenso cardiaco, insufficienza renale e danni alla vista. In molti casi purtroppo l'ipertensione è diagnosticata tardi e spesso non viene neppure adeguatamente trattata.
Di seguito le buone regole per tenere sotto controllo la pressione:
- rilevare la pressione in una situazione tranquilla, effettuando almeno un paio di misurazioni in un ambiente a temperatura confortevole e lasciando trascorrere qualche minuto tra una misurazione e l'altra. Il bracciale dello sfigmomanometro (lo strumento che misura la pressione) deve essere idoneo al proprio arto
- se misurando la pressione si ha il riscontro di valori normali, si deve comunque controllarla non meno di una volta l'anno dal medico di medicina generale e almeno altre tre volte in farmacia
- se i valori sono elevati e si soffre di ipertensione, si deve misurare la pressione più frequentemente dal proprio medico e può essere opportuno acquistare un apparecchio per misurarla a casa propria
- l'automisurazione consente di controllare più spesso i valori e di raccogliere dati che permettono al medico una valutazione più completa, è uno strumento di prevenzione economico e sensibilizza maggiormente chi è iperteso a prendere maggior coscienza della malattia. I valori misurati in autonomia sono di solito leggermente inferiori rispetto a quelli in ambulatorio
- tenere in considerazione che se la persona ipertesa presenta fattori "dannosi" concomitanti come fumo, obesità, sedentarietà, ipercolesterolemia e diabete, il rischio cardiovascolare aumenta
- prestare attenzione alla dieta, aggiungere poco sale, limitare il consumo di alcool (consentito un bicchiere di vino al giorno), evitare la liquirizia e i grassi animali saturi (formaggi, uova, insaccati, fritture e dolci) e prediligere frutta e verdura fresca
- effettuare attività fisica regolare (camminare almeno mezz'ora al giorno per 5 giorni a settimana) e tenere sotto controllo il peso
- sottoporsi annualmente agli esami del sangue, con particolare riferimento al controllo dei valori degli zuccheri (glicemia) e dei grassi (colesterolemia)
- concordare col proprio medico curante l'opportunità di eseguire indagini specifiche quali elettrocardiogramma, ecocardiogramma ed ecoColorDoppler per valutare struttura e funzionalità del cuore; ecotomografia ed ecoDoppler per verificare possibili anomalie a carico di alcuni organi e dei vasi sanguigni
- assumere regolarmente i farmaci prescritti dal medico ed evitare il "fai da te".
Fonte: Ufficio Stampa - Diesis Group