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Dietologia (Articoli - 2012-04-16 10:45:14)

Cibo e malattie cardiovascolari da Trombosi ecco alcuni consigli

Le malattie cardiovascolari da Trombosi rappresentano la prima causa di morte e di grave invalidità nei Paesi cosiddetti civilizzati: colpiscono il doppio dei tumori, colpiscono molto più di AIDS, malaria, cancro messi insieme. Ma possono essere evitate, almeno in un caso su tre.

Il sovrappeso, il grasso a livello addominale, un’alimentazione quantitativamente e qualitativamente sbilanciata, una vita poco attiva fisicamente, il subdolo e progressivo sviluppo dei danni provocati da una pressione del sangue mal controllata o mai verificata, da una glicemia mossa o elevata, da un quadro lipidico sbilanciato, la mancanza di motivazione e di determinazione nell’astenersi dal fumo di sigaretta sono fattori di rischio che non richiedono necessariamente un passaggio dal medico per essere valutati, ma solo una sosta davanti allo specchio.

Consigli utili
CHE COSA SERVE AL NOSTRO CORPO?
Il nostro corpo è composto di carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto in concentrazione molto superiore a quella dell’ambiente che lo circonda. Per vivere dobbiamo produrre energia, carburante indispensabile perché le nostre cellule possano mantenere questa differenza di concentrazione e possano funzionare.

DA DOVE PROVIENE L’ENERGIA?
Dal cibo: carboidrati, lipidi e proteine sono la base dalla quale il corpo estrae l’energia e con la quale costruisce i pezzi di ricambio per sostituire le parti usurate. Si chiamano macronutrienti (macro=grande): ne dobbiamo assumere quanti ne servono. Le trasformazioni che queste sostanze hanno dal momento in cui entrano nel nostro intestino fino al momento in cui ne rimangono solo le scorie si chiama metabolismo. Carboidrati (ami di e zuccheri), lipidi (grassi) e proteine contengono carbonio, idrogeno ed ossigeno: ma solo le proteine contengono e ci forniscono le molecole di azoto che ci sono indispensabili.

CHE COS’È UNA CALORIA?
E’ la quantità di energia che la cellula produce partendo dal carburante che le viene fornito. L’automobile ha bisogno del carburante per muoversi, il corpo ha bisogno di cibo da trasformare in energia. E’ anche un modo poco preciso di calcolare l’energia fornita al nostro corpo. Si dovrebbe calcolare quante molecole energetiche (si chiamano ATP) vengono prodotte per ogni molecola di ossigeno “bruciata” per produrre energia, cioè quanti ATP rende una molecola di ossigeno.

QUANTE CALORIE SERVONO OGNI GIORNO?
Non esiste una regola assoluta: il fabbisogno cambia in funzione di età, altezza, peso e della quantità di calorie bruciate con l’attività fisica. Il consumo di calorie aumenta per esempio durante la febbre: la malattia aumenta il consumo di calorie in generale e di alcuni nutrienti in particolare.


MODI DI MANGIARE DIVERSI IN ETÀ DIVERSE?
SI: un organismo in rapido accrescimento come quello di un bambino ha bisogno di carboidrati, lipidi e proteine in proporzioni adeguate ai bisogni del proprio corpo. Chi fa una attività fisica intensa o chi è ammalato o ha la febbre deve ASSUMERE NUTRIENTI IN QUANTITÀ E QUALITÀ ADEGUATI AL BISOGNO.

AUMENTARE DI PESO EQUIVALE AD INGRASSARE?
NO: ingrassare non è sinonimo di aumentare di peso. Un atleta ha poco grasso e il suo peso è dovuto ai molti muscoli. Molte malattie fanno perdere peso, ma a scapito dei muscoli: questo modo di dimagrire non è di per sé una cosa buona. Fare attività fisica e mangiare in modo equilibrato permette di raggiungere e mantenere un peso ideale. Quello giusto per noi.


ALIMENTAZIONE E MALATTIE DEL CUORE E DEI VASI: SONO LEGATE?
Il sovrappiù di tutto quello che mangiamo viene trasformato in grasso. I muscoli utilizzano i grassi per estrarre energia necessaria al loro lavoro, il fegato elimina i grassi grazie alla sua capacità di trasformarli e filtrarli. Il resto si deposita. Se i muscoli non ne consumano o il fegato non funziona adeguatamente o semplicemente ha un sovraccarico di lavoro da fare, i grassi si accumulano nel sangue, nel tessuto adiposo e intorno agli organi (intestino, cuore, rene…) e sulle pareti delle arterie. Arterie “otturate” dai depositi di grassi (aterosclerosi) portano meno sangue e meno ossigeno alle cellule, che soffrono. Mangiare troppo e male può fare gravi danni.


MANGIARE BENE AIUTA A SENTIRE MENO LA FATICA?
Mangiare in modo equilibrato aiuta i nostri organi più “delicati” (cuore, reni, cervello) a funzionare in modo sorprendentemente migliore, anche negli anziani e nei soggetti che soffrono di malattie croniche.

NOVITÀ DALLA SCIENZA?
SI: la scienza si occupa da anni della relazione fra cibo e salute, talmente logica da essere spesso banalizzata. Sta cambiando l’indicazione della proporzione ideale fra carboidrati, proteine e lipidi. Di solito si calcola la necessità di proteine in base a una percentuale fissa delle calorie totali introdotte ogni giorno: è sbagliato, in alcune situazioni questa strada può rivelarsi pericolosa. Ad esempio in tutte le malattie croniche il fabbisogno di proteine è molto aumentato, anche del 50%, a parità di necessità caloriche. Ogni condizione in cui ci sia resistenza all’insulina consuma enormi quantità di aminoacidi essenziali per fare energia (diabete tipo 2). Possiamo fare a meno delle proteine? NO: molte diete a basso tenore calorico suggerite per perdere grasso (e quindi peso) sono povere di proteine. In organismi con elevato bisogno, come bambini e anziani, scendere al di sotto delle quantità necessarie può essere molto pericoloso.

LE PROTEINE SONO TUTTE UGUALI?
NO: sono la nostra fonte di azoto, ma non sono tutte uguali. Sono costituite da aminoacidi: aminoacidi diversi, assemblati in quantità diverse costituiscono proteine diverse. E sotto questa forma le mangiamo. Nel loro viaggio nell’intestino, le proteine si scompongono: la loro efficienza in termini energetici deve essere calcolata in funzione della quantità assorbita (nessuno assorbe il 100% di quello che mangia) e della qualità degli aminoacidi che le compongono e nei quali si scompongono.


PROTEINE E AMINOACIDI SONO SINONIMI?
NO: le proteine sono “le parole”, gli aminoacidi sono “le lettere” che le compongono. Nessuna proteina presente in natura contiene solo tutte le “lettere” (gli aminoacidi) che servono al corpo umano per scrivere le “parole” (le proteine) che ci servono per vivere. Le proteine animali che mangiamo ogni giorno contengono molti aminoacidi non-essenziali, poco o per niente utili, e pochi aminoacidi essenziali.

Dove si trovano gli aminoacidi essenziali?
Il nostro corpo è una macchina sofisticata e meravigliosa, ma con dei limiti: scompone le proteine e trasforma gli aminoacidi essenziali, indispensabili per la vita, in amino acidi NON essenziali, e lo fa proprio negli organi dove questo serve. In effetti siamo costretti a mangiare un elevato quantitativo di aminoacidi inutili per coprire il fabbisogno di aminoacidi utili.


Meglio le proteine animali o vegetali?
Ogni proteina vale in funzione della qualità degli aminoacidi che contiene e non solo della quantità totale. Molti aminoacidi inutili non fanno una buona proteina, qualunque sia l’origine, vegetale o animale.


LE PROTEINE SONO IMPORTANTI SOLO NELL’ETÀ DELLO SVILUPPO?
NO: nell’anziano, ad esempio, è fondamentale conservare un apporto di proteine sufficienti a mantenere integro il patrimonio di aminoacidi tenendo conto del bilancio fra consumo (aminoacidi spesi per produrre energia) e necessità di averne abbastanza per la sintesi di proteine nel corpo umano. La maggiore facilità ad ammalarsi e la maggiore difficoltà a guarire negli anziani dipende spesso dalla malnutrizione proteica!


QUANTE PROTEINE VANNO ASSUNTE OGNI GIORNO?
Quante bastano a “saldare” i debiti e ad avanzarne per costruire nuove cellule: non esiste una quantità ideale e fissa, nemmeno proporzionale al peso.


CHE COSA SUCCEDE SE SI MANGIANO TROPPE PROTEINE?
Se si supera la dose utile giornaliera il corpo deve eliminare gli aminoacidi in eccesso, anche trasformandoli in grassi, che si accumulano.


GLI ESAMI DEL SANGUE SERVONO?
SI: i livelli di azotemia nel sangue indicano quante scorie si sono formate e non riescono ad essere eliminate dal rene. Le proteine sono indispensabili anche per produrre le immunoglobuline, meglio conosciute come anticorpi, indispensabili per proteggerci dall’attacco di virus e batteri: un paziente malnutrito in termini di proteine produce meno anticorpi e si difende meno dalle infezioni.


QUALI CIBI CONTENGONO PROTEINE?
Abbiamo bisogno di mangiare in modo equilibrato assumendo carboidrati, proteine e grassi ad ogni pasto, in proporzione ragionevole. Il medico specialista in scienza della nutrizione o il dietologo possono aiutare chi non riesce a fare del proprio meglio con l’intelligenza e la saggezza.


DI QUANTE PROTEINE ABBIAMO BISOGNO?
Dipende, chi è malato per una infezione o ha subito un intervento chirurgico ha bisogno di maggiori quantità di proteine: guarire o riparare gli organi e i tessuti del corpo è assai costoso in termini di proteine. Per esempio, dopo un intervento di rimozione dell’appendice il fabbisogno di proteine aumenta di cinque volte e in corso di infezione (sepsi) si arriva a 20 volte! Ecco perché i pazienti spesso dimagriscono durante la degenza in ospedale, anche se non sono stati tenuti a digiuno!

QUALI DANNI CAUSA UN DEBITO DI PROTEINE?
Se non si “pagano i debiti” non si guarisce o si guarisce lentamente e male. Molti pazienti che si portano dietro infezioni o malattie per settimane, specie se anziani o se non rispondono agli antibiotici, hanno problemi non per l’antibiotico che non funziona, ma perché mangiano troppo poche proteine e hanno quindi un sistema immunitario fragile e inefficiente.
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Intervista al prof. Francesco Saverio Dioguardi
Membro della Segreteria Scientifica di ALT Onlus
Professore associato in Medicina Interna e Cattedra di Nutrizione Clinica al Dipartimento di Medicina Interna all’Università degli Studi di Milano.

Cosa č ALT
Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus è un’associazione libera indipendente e senza fini di lucro che dal 1987 è impegnata nella prevenzione delle malattie cardiovascolari da Trombosi e nel sostegno alla ricerca scientifica interdisciplinare. ALT Onlus da 25 anni realizza sul territorio nazionale campagne educative mirate a creare consapevolezza sui fattori di rischio e sui sintomi precoci delle malattie che la Trombosi determina. ALT Onlus ha sostenuto finanziariamente la specializzazione di giovani medici e finanzia i progetti di ricerca di giovani scienziati in questo campo. Dal 1995 rappresenta l’Italia in EHN – European Heart Network, un’alleanza europea di 33 associazioni e fondazioni per il cuore, che ha un ruolo fondamentale nella prevenzione e riduzione delle malattie cardiovascolari in Europa. Per maggiori informazioni www.trombosi.org




Fonte: ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - Onlus