Tumore al seno: l’eccellenza della Breast Unit del Policlinico Umberto I di Roma
Terapie innovative mirate (target therapy) sono oggi un'arma in più nella lotta al tumore al seno e consentono di curare anche forme molto aggressive, come l’HER2 positiva, che rappresenta il 20-25% di tutti i carcinomi della mammella e che oggi può essere trattata efficacemente grazie all’uso di trastuzumab, terapia mirata indicata sia nelle fasi iniziali sia in quelle avanzate della malattia.
Approda all’Azienda Policlinico Umberto I di Roma “I trust you - Mi fido di voi”, un progetto che promuove l’impegno dei clinici nella lotta al tumore al seno e presenta i Centri oncologici di riferimento per la diagnosi e la cura della malattia attivi sul territorio nazionale.
Un team multidisciplinare, competenze specialistiche e accesso alle cure innovative:la Breast Unit dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma è una strutturad’eccellenza per il trattamento del tumore al seno in grado di offrire alle pazienti un’assistenza completa che va dalla diagnosi alla cura.
Roma, 22 giugno 2011 – Sono oltre 51.000 le donne laziali che hanno ricevuto una diagnosi di tumore al seno. Con oltre 4.200 nuovi casi ogni anno, il Lazio è al terzo posto tra le regioni italiane per numero di nuovi casi ogni anno e al secondo posto, dopo la Lombardia, per il numero di donne che convivono con la malattia.
La Breast Unit del Policlinico Umberto I è una struttura specificamente dedicata alla patologia mammaria: la presenza di un team multidisciplinare specializzato, il confronto tra diverse professionalità e l’accesso alle cure più innovative ne fanno un Centro di eccellenza nazionale, cui le donne si affidano per vincere la lotta alla malattia e di cui si fidano. Il rapporto di fiducia tra paziente e medico è, infatti, il punto di partenza per affrontare con coraggio e speranza il percorso diagnostico-terapeutico che sempre più spesso conduce alla guarigione. E la fiducia è l'elemento fondamentale di “I trust you - Mi fido di voi”, un progetto sostenuto da Roche per promuovere il costante e quotidiano impegno dei clinici e dei principali Centri oncologici del nostro Paese nel trattamento del tumore al seno, in tutte le sue fasi, dalla diagnosi alla terapia e che approda oggi all’Azienda Policlinico Umberto I.
Come afferma Luigi Frati, Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma e Direttore Oncologia A, “l’approccio innovativo della Breast Unit consente non solo di promuovere un dialogo interdisciplinare tra specialisti, l’unitarietà, la continuità dell’intervento e la valutazione costante dei risultati ma anche di instaurare un efficiente percorso di condivisione con i soggetti e le strutture sanitarie impegnate sul territorio”.
All’interno della Breast Unit vengono utilizzate le strategie terapeutiche più evolute, incluse le terapie mirate che, insieme alla diagnosi precoce, stanno migliorando drasticamente le prospettive per le donne colpite dalla malattia. L’avvento di trastuzumab, un anticorpo monoclonale di ultima generazione che colpisce in modo mirato le cellule tumorali che iperesprimono sulla loro superficie il recettore HER2, ha rappresentato un punto di svolta, consentendo di curare forme tumorali al seno particolarmente aggressive, ovvero le forme HER2 positive anche quando di piccole dimensioni.
Secondo Enrico Cortesi, Professore associato di Oncologia, Direttore UOC Oncologia B, Dipartimento di Scienze Radiologiche, Oncologiche e Anatomo-patologiche, “l’efficacia del trastuzumab è stata ben stabilita da numerosi studi clinici anche nel setting terapeutico precauzionale adiuvante e neoadiuvante dimostrando in modo significativo capacità di riduzione del rischio di recidiva e di decesso. Alcuni modelli hanno stimato, in accordo con i risultati dei trials clinici, che l’utilizzo di trastuzumab in adiuvante ha migliorato la sopravvivenza libera da malattia (DFS) a 15 anni dal 39% al 52% e la sopravvivenza globale a 15 anni dal 44% al 58%”.
Individuare l’iter diagnostico-terapeutico ottimale per ogni paziente, garantendo la qualità dell’assistenza globale in ogni fase della malattia neoplastica è l’obiettivo primario della Breast Unit dell’Azienda Policlinico Umberto I, confermato dai risultati finora raggiunti: nel 2010 le pazienti in cura si sono triplicate, passando da 97 a 291 nel triennio 2008-2011 e i tempi d’attesa sono stati efficacemente contenuti. Come afferma Massimo Monti, Professore ordinario di Chirurgia Generale e Coordinatore della Breast Unit, “presso la nostra struttura il tempo d’attesa tra il riscontro dell’anomalia e il primo atto terapeutico è attualmente di circa 25 giorni lavorativi, più basso dunque del limite previsto da EUSOMA (European Society of Mastology) che lo fissa a 30”.
“L’attività della Breast Unit e la piena integrazione tra le professionalità in esso presenti” – rileva infatti Antonio Capparelli, Direttore Generale dell’Azienda Policlinico Umberto I – “s’inserisce perfettamente nell’impegno mostrato dell’Azienda Policlinico Umberto I nel rispondere in modo attento e puntuale alle esigenze delle donne affette da tumore al seno. La modalità di intervento della Breast Unit coglie un duplice obiettivo: migliorare non solo l’efficacia delle cure ma anche la qualità della vita delle nostre pazienti”.
Altro fiore all’occhiello della struttura è l’elaborazione della cartella clinica informatizzata e condivisa per favorire il coordinamento nel percorso diagnostico-terapeutico; inoltre, grazie all’ampia casistica delle pazienti, la Breast Unit del Policlinico Umberto I è attivamente impegnata nella ricerca in campo clinico e traslazionale, che si concretizza nello studio delle caratteristiche biologiche delle cosiddette Cellule Tumorali Circolanti (Cell Search), della chemioresistenza e nella sperimentazione di trattamenti integrati innovativi.
Terapie innovative significa più tempo da vivere e con una migliore qualità: “l’obiettivo ultimo di Roche è fornire ai pazienti tempo in più da vivere e per il tumore al seno questo obiettivo si sta sempre più concretizzando. Solo 10 anni fa” – dichiara Fabio Gambini, Group Leader Oncology & Haematology di Roche S.p.A. – “le prospettive per una paziente con carcinoma mammario metastatico non superavano purtroppo gli 8-10 mesi, oggi, grazie ai progressi della ricerca e all’avvento delle terapie innovative, i traguardi sono ben altri. Ma l’impegno non si ferma qui" – continua Gambini – “abbiamo già messo a disposizione di medici e pazienti 5 farmaci innovativi e attualmente la nostra pipeline è composta da ben 36 nuove molecole, di cui 5 in una fase molto avanzata di sviluppo. La collaborazione con i principali Centri Oncologici italiani, come il Policlinico Umberto I di Roma, permette di sperimentare e rendere disponibili nuove terapie in grado di migliorare e allungare la vita delle pazienti”.
Presso la Breast Unit dell’Azienda Policlinico Umberto I, nell'ambito del progetto “I trust you - Mi fido di voi”, sono disponibili gratuitamente per tutte le donne interessate materiali informativi ed educazionali con una serie di indicazioni utili su fattori di rischio, diagnosi precoce e percorso terapeutico del tumore al seno.
Fonte: Pro Format Comunicazione per il Policlinico Umberto I di Roma