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Cardiologia (Articoli - 2008-04-04 08:10:45)

Meno ansia, e l'infarto si allontana

Sono stati presentati all'American College of Cardiology i dati preliminari di uno studio prospettico condotto dalla Lown Cardiovascular Research Foundation di Brookline (USA). Secondo la ricerca, livelli piu' bassi di ansia sono correlati con una condizione di maggiore salute dell'apparato cardiovascolare.

"Una diminuzione dell'ansia, se confrontata con un aumento, e' risultata associata a una riduzione del 61% del rischio di infarto del miocardio non fatale, o di morte", spiega il dottor Yinong Young-Xu, che ha coordinato l'indagine; d'altra parte, in caso di livelli di ansia rimasti immutati la riduzione del rischio cardiovascolare si attestava sul 51%.

Lo studio ha reclutato 516 pazienti con malattia coronarica, che non presentavano altra alterazione cardiaca e che non erano stati sottoposti a intervento di rivascolarizazione.

I dati sono stati adeguati per quanto riguarda l'eta', il sesso, il grado di istruzione, lo stato civile, l'abitudine al fumo, l'eventuale infarto pregresso, l'indice di massa corporea, la colesterolemia e gli indici cardiaci. I pazienti sono stati divisi in tre gruppi in base al grado di ansia mostrato e seguiti per una media di 3-4 anni; il loro grado di ansia e' stato saggiato tramite un questionario in cui dovevano registrare le loro sensazioni durante la settimana precedente.

Il dottor Young -Xu suggerisce eventuali meccanismi biologici per spiegare l'associazione tra bassi livelli di ansia e riduzione del rischio cardiovascolare. "La situazione di ansia- spiega- comporta un rilascio di neurotrasmettitori e il sistema nervoso simpatico marcia ad alto regime, per cui il cuore viene sottoposto ad una maggiore pressione che non fa che aumentare il rischio di malattia cardiovascolare. Cio' accade in maniera piu' evidente nei soggetti in cui la malattia e' gia' stata diagnosticata o che hanno gia' subito un infarto, dal momento che questi pazienti tendono a essere piu' depressi".

Fonte: Agenzia Dire