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Cardiologia (Articoli - 2003-07-23 10:01:59)

Robot al posto del chirurgo

Consentono di operare a distanza e promettono interventi sempre piú rapidi e precisi.

Uno opera all'ospedale San Giovanni e l'altro all'ospedale San Camillo di Roma: stiamo parlando di Zeus ed Aesop 3000, i due sistemi robotici arrivati da poco in Italia, in grado di "sostituirsi" al chirurgo in sala operatoria.

Il primo

Zeus e Aesop non sono certamente gli unici: risale, infatti, al 1995 il primo intervento effettuato con l' aiuto di un robot.
Si trattava di una biopsia* alla prostata* l'uomo da operare si trovava, insieme al robot, al Policlinico di Milano mentre il chirurgo operava a 5 chilometri di distanza (al Dipartimento di robotica del Politecnico).
Il medico, infatti, osservando l'ecografia della prostata sullo schermo del computer collegato al robot, aveva potuto "cliccare" con il mouse sul punto esatto in cui doveva essere eseguita la biopsia. A questo punto, l'ago posto all'estremitá del braccio robotico era penetrato all'interno della prostata.

Progressi

Da allora é aumentato il numero di interventi effettuati con i robot e sono stati compiuti notevoli progressi, nel senso che:

é notevolmente migliorata la tecnica di esecuzione;
si sono ampliati i campi di applicazione (non sono state eseguite solamente biopsie, ma anche protesi* all'anca, operazioni al cuore e al colon*).

Zeus e Aesop rappresentano due tipici esempi del progresso nel campo della chirurgia robotica. Vediamo di capire meglio quali sono le loro caratteristiche principali e come funzionano.



Non per tutti

Questi robot non possono, attualmente, essere utilizzati per qualsiasi tipo di intervento, In particolare, Aesop puó essere impiegato per:

tutti quelli eseguibili in endoscopia (vedere il riquadro qui a sinistra), come per esempio interventi sulla colecisti*, sull'ernia iatale (che si verifica quando parte dello stomaco risale dalla cavitá addominale a quella toracica), sulla prostata, sul colon
alcuni tipi di operazione al cuore (vedere il riquadro qui a destra).

Zeus, invece, anche se é nato per essere destinato alla cardiochirurgia (é, infatti, molto preciso e calibrato), da qualche tempo sta trovando nuove applicazioni anche nelle altre branche della chirurgia, in particolare in quella:
generale, del torace, ortopedica, dei trapianti.

Ma ció che davvero contraddistingue Zeus dagli altri robot esistenti é la sua "recente" specializzazione nel campo dei tumori.



Tre le braccia

Zeus, di cui esistono esemplari anche all'estero, soprattutto in America e in Germania, é composto da:

tre braccia metalliche interattive disposte sul tavolo operatorio, delle quali uno, Aesop, manovra l'endoscopio (una speciale telecamera di dimensioni molto ridotte attraverso la quale il chirurgo segue le fasi dell'operazione) e gli altri due manipolano il bisturi e gli strumenti chirurgici, sotto il controllo diretto del medico;
un "cervellone elettronico"
una "console", ovvero un pannello di comando, davanti alla quale é seduto il chirurgo.



Le incisioni

Ma come funziona Zeus?
Rimanendo seduto alla "console", il chirurgo riesce a operare a distanza:

A distanza

La "console" é situata, in genere, in un angolo della sala operatoria, piú o meno distante dal lettino su cui é disteso il malato, ma puó trovarsi anche:
in un'altra stanza, in un'altra cittá, a migliaia di chilometri.

Tutto ció apre la strada alla cosiddetta "telechirurgia": essa consiste nella possibilitá, da parte del medico che esegue l'intervento, di collegarsi in videoconferenza con chirurghi di altri ospedali situati in diverse cittá (sia in Italia sia all'estero), per consultarsi sul da fare in caso di necessitá.
manovrando due pinze, guardando il campo operatorio su un video.

Grazie a un programma specifico, due braccia robotiche sono in grado di replicare direttamente sul tavolo i movimenti compiuti dal chirurgo.
Trattandosi di interventi eseguiti in endoscopia, per introdurre gli strumenti all'interno del corpo, sono sufficienti tre piccole incisioni sulla zona interessata (che verranno poi ricucite), di cui:
una di circa 5 millimetri, le altre 2 di centimetro l'una.


Risponde alla voce

Il braccio metallico che manovra l'endoscopio si chiama Aesop ("Automatic endoscopic system for optimal positioning") e rappresenta la parte centrale di Zeus.
Grazie a Aesop, infatti, il chirurgo puó operare senza l'aiuto di un assistente che posizioni manualmente l'endoscopio.
Si tratta dell'unico braccio robotico esistente in Italia a comando vocale (il primo venne messo a punto negli Stati Uniti nel dicembre 1997): guidato dalla voce del chirurgo, infatti, Aesop muove un sistema ottico che trasmette le immagini su un monitor della sala operatoria.

Come funziona

La voce del chirurgo viene registrata su una carta magnetica e inserita sulla "console": ora il braccio é pronto a rispondere ai comandi del chirurgo che muovendo l'endoscopio localizza sullo schermo i punti sui quali deve intervenire.
Il sistema ottico, ovvero una sorta di sottilissimo tubo alla fine del quale é situata una telecamera.

viene introdotto nel torace attraverso una piccolissima incisione di circa mezzo millimetro,
viene controllato dal braccio robotico.



Anche da solo

Aesop 3000, con il quale negli Stati Uniti e nei piú grandi ospedali in Francia e in Germania sono giá Stati effettuati con successo piú di 70 mila interventi chirurgici, é giunto da qualche tempo anche in Italia e, precisamente al reparto di cardiochirurgia dell'ospedale San Camillo di Roma.
Aesop consente al chirurgo di operare da solo senza l'aiuto di un assistente, come avviene, appunto, all'ospedale San Camillo.

Vantaggi e rischi

Sono numerosi i benefici che si possono ottenere operando con i robot.
Ecco quali sono i principali:

le "mani" del robot, oltre a essere piú ferme e delicate, sono in grado di compiere movimenti molto piú ampi e precisi di quelli consentiti all'uomo (per esempio, sono capaci di ruotare fino a 360 gradi);
la persona operata si riprende piú rapidamente e prova menodolore, perché la tecnica seguita é meno invasiva: questo significa che i giorni di ricovero si riducono sensibilmente, con costi minori anche da parte dell'ospedale;
dopo l'intervento, la persona operata si ritrova con cicatrici talmente piccole da non compromettere, da un punto di vista estetico, alcuna parte del corpo.

Per quanto riguarda eventuali complicazioni o rischi, dovrebbero essere i medesimi rispetto a quelli di un'operazione chirurgica tradizionale.


L'intelligenza di Zeus

Zeus é unito a un software chiamato "intelligenza artificiale": é in grado, cioé, di "registrare" nella sua memoria ogni intervento.
Questo significa che, grazie a una serie di modifiche apportate ai movimenti delle braccia robotiche, eventuali errori riscontrati nelle precedenti operazioni non verranno piú ripetuti.
Per esempio, una delicata operazione chirurgica effettuata per asportare un tumore al fegato viene messa a punto mossa per mossa dal robot, che riesce a "ricordare" tutti i movimenti e a non sbagliarli in futuro.

Gli interventi in endoscopia
La robotica trova un'applicazione principe nella cosiddetta "chirurgia endoscopica", che rappresenta un tipico esempio di chirurgia non invasiva.
Si tratta di una tecnica in grande espansione negli ultimi anni, che, attraverso l'uso di specifiche apparecchiature dette "endoscopi", consente di esplorare visivamente l'interno di alcuni organi.
Questo viene effettuato allo scopo di:
verificare la presenza di eventuali anomalie; effettuare alcuni piccoli interventi chirurgici.

Il vantaggio di questa tecnica é rappresentato dal fatto che le incisioni praticate sono molto piccole, grazie anche alle dimensioni ridotte degli strumenti utilizzati.
Attraverso una telecamera posta sull'endoscopio, il chirurgo vede, riprodotte su uno schermo, le immagini dell'organo e puó quindi eseguire l'intervento guardando ció che deve operare, appunto, sullo schermo.


Aesop: per il cuore

Gli interventi che possono essere effettuati con Aesop 3000 in endoscopia nel campo della chirurgia del cuore sono tre. Ecco di quali si tratta:

la chiusura dei difetti di comunicazione tra l'atrio destro e l'atrio sinistro (quelli piú grandi su cui bisogna intervenire chirurgicamente possono essere chiusi per via endoscopica);
gli interventi sulla valvola mitrale*, attraverso incisioni tra i 4 e i 6 centimetri eseguite sotto la mammella,
il prelievo dell'arteria mammaria* per poter eseguire un intervento coronarico di by-pass singolo a torace chiuso, attraverso una piccola incisione di circa 4 centimetri, praticata sul torace.


Caspar e gli altri

Oltre a Zeus e a Aesop, in Italia esistono anche altri sistemi robotici, il cui meccanismo di funzionamento é piú o meno simile a quello dei due robot romani.
I principali si trovano:

all'ospedale San Martino di Genova, dove il robot Caspar é specializzato nella chirurgia dell'anca;
all'ospedale Fatebenefratelli di Roma, dove Caos é in grado di pianificare un intervento per le protesi dell'anca e del ginocchio;
all'ospedale San Raffaele di Milano e al policlinico San Matteo di Pavia, dove altri due robot sono specializzati nella cardiochirurgia.

L'aspetto psicologico
Chi deve affrontare un'operazione, prima di sottoporsi all'intervento, pretende qualche rassicurazione da parte del chirurgo.
Prima fra tutte, la garanzia che i rischi a cui puó andare incontro con la tecnica dei robot non siano maggiori di quelli che potrebbero verificarsi durante un intervento tradizionale.
Il chirurgo deve avere, perció, molta dimestichezza con questa metodica.
Anche l'impatto estetico gioca un ruolo molto importante, soprattutto nelle donne: basti pensare, infatti, che dopo un'operazione al cuore effettuata con la chirurgia robotica, rimangono solo piccolissime cicatrici.

Le prospettive

La tecnica con i robot deve essere ulteriormente perfezionata: gli interventi eseguiti finora, infatti, sono stati pochi e tutti destinati a una percentuale di persone compresa tra il 10 e il 15 per cento.
Le speranze di una piú ampia applicazione crescono e gli obiettivi che si pone la chirurgia robotica per un prossimo futuro riguardano principalmente:

la completa abolizione dei limiti del chirurgo in carne e ossa (come per esempio le mani che tremano i movimenti che possono non essere perfettamente precisi o sufficientemente articolati);
la minore durata dei tempi dell'intervento;
una diminuzione sempre maggiore delle complicazioni.

Inoltre, grazie ai robot, in sala operatoria sará possibile anche elevare il livello medio della chirurgia. In particolare, si potrá arrivare alla perfezione totale, da un punto di vista tecnico, nell'esecuzione dell'intervento chirurgico.




Dove rivolgersi
Ecco il numero di telefono dei due ospedali in cui é possibile avere maggiori informazioni su quali interventi chirurgici possono essere eseguiti con Zeus e Aesop 3000.
ROMA
Ospedale San Camillo, tel. 06-58704401
Ospedale San Giovanni, tel. 06-7705.5327
Ecco, invece, il numero di telefono di alcuni ospedali italiani dove vengono utilizzati altri robot.
PAVIA
Ospedale San Matteo, tel. 0382-5011
MILANO
Ospedale San Raffaele, tel. 02-26431
GENOVA
Ospedale San Martino, tel. 010-352841
ROMA
Ospedale Fatebene fratelli, tel. 06-68371

I costi e la durata

Zeus e Aesop sono stati acquistati dagli ospedali San Giovanni Addolorata e San Camillo di Roma al prezzo di 2 miliardi e mezzo. I costi dell'intervento sono a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn).

Per quanto riguarda la durata di un'operazione che viene effettuata con il robot. puó dipendere, oltre che dalla serietá dell'intervento, anche dall'esperienza del chirurgo



Fonte: La Redazione