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Psicologia (Articolo - 2020-11-09 14:47:22)

Ansia e stress abbassano le difese immunitarie

Si sente spesso ripetere che agitarsi “fa male”, e chi soffre di crisi d’ansia sa benissimo quanto possa essere stancante e persino limitante questa condizione, soprattutto se inizia a fare parte del quotidiano. Non sempre però si dà la giusta attenzione alle effettive ricadute che lo stress eccessivo può avere sulla salute nel lungo periodo. Una questione che vale la pena approfondire per riconoscere i primi sintomi e capire anche come e quando intervenire.

ATTACCO E FUGA
La parola stress è utilizzata principalmente nella sua accezione negativa, ma alla base di quello che può diventare un problema c’è una reazione del tutto naturale, innata nell’organismo, indispensabile alla sua difesa e alla sua sopravvivenza. È quella che viene definita fight or flight response, una risposta del sistema nervoso che spinge il corpo all’attacco o alla fuga di fronte a ciò che è percepito come una minaccia. Più nel dettaglio, quando i nostri sensi rilevano un pericolo, mandano questa informazione all’amigdala, che manda a sua volta un segnale all’ipotalamo, che attraverso il sistema nervoso comunica con il resto del corpo stimolandolo a reagire. Questo sotto spinta dell’adrenalina, della noradrenalina e del cortisolo.

È chiaro come questo meccanismo sia evolutivamente fondamentale, così come la memoria di ciò che costituisce un ostacolo o un pericolo e del modo giusto di affrontarlo. La cosa si complica quando la fight or flight response si attiva troppo spesso e la produzione di cortisolo aumenta al punto da portarci a leggere come una minaccia molti stimoli esterni, dal traffico alle pressioni sul lavoro alle difficoltà familiari, che in realtà richiederebbero una reazione più ponderata. Nel momento in cui si crea uno stato di allerta prolungato e ingiustificato, lo stress inizia a minare il nostro equilibrio e la capacità di affrontare serenamente le situazioni. E non è tutto.

STRESS E SISTEMA IMMUNITARIO
Diversi studi clinici hanno indagato sulla correlazione tra una significativa produzione di cortisolo (e quindi di stress) e lo svilupparsi di situazioni di squilibrio nel sistema immunitario. In particolare si è osservato come lo stress prolungato e cronico possa essere responsabile sia di un abbassamento delle difese immunitarie, con ciò che ne consegue a livello di resistenza a virus e batteri, che di una sovrastimolazione delle stesse, altrettanto negativa in quanto possibile causa di patologie autoimmuni.

Lo stress cronico può contribuire a peggiorare stati infiammatori e allergici, agisce negativamente sui livelli di pressione sanguigna, sulla salute di cuore e cervello e non ultimo sulla sfera emotiva e relazionale, aprendo la strada a depressione, dipendenze e disturbi alimentari. È stato anche accertato che la possibilità di accumulare stress non esclude i bambini, quando influenzati da un ambiente familiare difficile e teso.

POSSIBILI SOLUZIONI
Compreso meglio fino a che punto lo stress, quando è fuori controllo, può avere un impatto sulla nostra salute, vediamo quali pratiche si possono mettere in atto per riportarlo al suo ruolo di risorsa vitale positiva e non venirne al contrario sopraffatti.

Apprendere tecniche di rilassamento - Imparare a respirare profondamente e a focalizzarsi su pensieri positivi, praticare discipline come Yoga e Tai Chi può essere d’aiuto per riprendere il controllo dei propri stati d’animo e delle proprie reazioni agli eventi.

Fare attività fisica - Che si tratti di ginnastica dolce o di attività più intense, il movimento allevia le tensioni, libera la mente e canalizza le energie in qualcosa di utile all’intero organismo. È in questo senso un grande nemico dello stress.

Erbe e rimedi per favorire il riposo - Spesso lo stress incide anche sulla qualità e la durata del sonno, alimentando ulteriormente il senso di stanchezza che già accompagna gli stati ansiosi. Per spezzare questo circolo vizioso possono rivelarsi un valido aiuto tisane e integratori. L’associazione di ricavati da piante dal riconosciuto effetto calmante (olio essenziale di lavanda, passiflora, valeriana), può favorire il sonno e la calma, così come l’integrazione di melatonina. Il tutto, come suggerito dagli esperti di Valdispert, ricorrendo a prodotti ad alta tollerabilità che riducono gli effetti collaterali riscontrati per alcuni ansiolitici e calmanti di sintesi.

Cercare sostegno - È bene non esitare a chiedere aiuto e sostegno. Condividere con il partner, la famiglia o gli amici più stretti i pensieri che causano ansia e stress può aiutare a ridimensionare i problemi e incoraggiare a superarli.

Fonte: Valdispert