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Estetica (Comunicato Stampa - 2017-11-25 11:59:27)

Medicina Estetica: gli uomini vogliono il botox e le ragazze peeling e labbra...

Ma c'e' una nuova frontiera l'insulina per il ringiovanimento del volto.
L''insulina è la chiave che permette di aprire la cellula. "In medicina estetica questo comporta ad un ringiovanimento del volto, perché potenzia tutti i trattamenti rigenerativi che abbiamo finora utilizzato", spiega Maria Albini.

I TRATTAMENTI PIU' RICHIESTI PER UOMINI E DONNE - E' la tossina botulinica l'intervento più richiesto dalle donne, con il 74% delle richieste tra coloro che si rivolgono presso i centri specializzati. Stessa richiesta anche per gli uomini, ma per loro la percentuale sale all'85%, con un aumento del 19% rispetto al 2016. Le più giovani invece richiedono soprattutto interventi alle labbra, fin da giovanissime dai 16 anni di età. In aumento anche le prestazioni per il peeling per la correzione dell'acne: il paziente, secondo una statistica, in questo caso, ha in media appena 14 anni.

IL TRATTAMENTO DEL VOLTO TRAMITE INIEZIONE DI INSULINA - Una nuova frontiera per la bellezza: l'insulina è la chiave che permette di aprire la cellula, favorendo quindi la penetrazione dei principi attivi che si vogliono utilizzare. "In medicina estetica questo comporta ad un ringiovanimento del volto, perché potenzia tutti i trattamenti rigenerativi che abbiamo finora utilizzato - prosegue Maria Albini - dai filler alle classiche iniezioni. L'insulina deve essere a basso dosaggio, e quindi non ha alcun effetto a livello sistemico".

"In fatto di tossina botulinica i vantaggi evidenti sono l'attenuazione delle rughe del terzo superiore del volto, un aspetto più rilassato, un occhio più aperto. - conclude la dott.ssa Albini - Ma ci sono anche dei minimi rischi come ad esempio, casi sporadici di blefaroptosi, il cosiddetto calo della palpebra, e di mal di testa, comunque risolvibile in pochi giorni. Per questo è fondamentale rivolgersi a personale esperto".

I TRATTAMENTI NELL'UOMO - In aumento anche la richiesta di filler per l'uomo, con un 13% in più rispetto al 2016. In questo caso la richiesta verte all'aumento di volume dell'arcata zigomatica. Importanti anche i numeri dell'epilazione, seppur in leggero calo rispetto all'anno scorso, soprattutto per spalle, schiena, addominali e mani. E quando si parla di liposuzione, invece, la prima preoccupazione è l'adiposità addominale, le cosiddette "maniglie dell'amore", che affliggono due pazienti su tre.

I TRATTAMENTI NELLE DONNE - Dopo la tossina botulinica, il trattamento più richiesto dalle donne, è quello volumizzante e correttivo. Il filler indicato, la cui richiesta è aumentata del 15% rispetto allo scorso anno, è sempre più richiesto da pazienti under 30. In aumento gli interventi di medicina estetica quali filler dermici per labbra, zigomi, zona perioculare e angolo mandibolare. Molto richiesta anche la bioristrutturazione del viso, che corregge gli inestetismi dell'età. 

ICAMP: Medicina Estetica, il 30% non è soddisfatto del trattamento. Nuove linee guida europee e nuovi titoli formativi per la tutela del cittadino.

Diramati gli Standard Europei per la Medicina Estetica e le Pratiche non Chirurgiche per l’Estetica pubblicati dal Comitato Europeo di Normazione. “Una garanzia per l’utente è sapere in cosa e dove il medico a cui si rivolge per problemi estetici si sia formato”, sottolinea il Prof. Francesco Amenta dell’Università di Camerino.

Ritocchi low cost, trattamenti acquistabili su internet, personale non qualificato: dietro queste tre macro categorie si nascondono tutte le principali insidie della medicina estetica. La possibilità di essere raggirati o di andare incontro a problematiche post intervento, anche irreversibili, sono altissime: secondo gli ultimi dati ICAMP il 30% degli italiani si dichiara insoddisfatto del trattamento trovato sul web. È per questo che si ritiene fondamentale riconoscere il personale qualificato e seguire linee guida che aiutino a riconoscere qualità e servizio.

NUOVE LINEE GUIDA A TUTELA DEI PAZIENTI - In funzione della tutela dei pazienti alcuni Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri hanno istituiti elenchi speciali per consentire la pratica della Medicina Estetica, subordinando l’iscrizione a tali elenchi al conseguimento di un Master Universitario Biennale in Medicina Estetica o all’avere seguito Corsi biennali o quadriennali realizzati da scuole private autorizzate dal Ministero della Salute.

Fortunatamente, in un’area in esistono poche regole, per di più non applicate in maniera omogenea, si cominciano ad intravedere spiragli che rendono gli specialisti ottimisti per il futuro. Si tratta degli Standard Europei per la Medicina Estetica e le Pratiche non Chirurgiche per l’Estetica pubblicati dal Comitato Europeo di Normazione (CEN). “Tali standard indicati dalla sigla EN 16844 – spiega il Prof. Amenta - testimoniano lo sforzo del normatore europeo ad emanare suggerimenti e linee di indirizzo. Tali linee, sebbene non siano vincolanti rientrando la problematica della tutela della salute tra le competenze degli Stati Nazionali, danno, comunque, indicazioni che dovranno essere tenute in conto, specie dagli Stati che, in effetti, non hanno regolato la materia”.

RICONOSCERE UNA TRUFFA È POSSIBILE? - L’incertezza delle regole sulla formazione non aiuta ad avere idee chiare: esistessero diplomi di specializzazione la scelta potrebbe essere più facile. Non ci sono stime su quanti “truffatori” o “non esperti” operino in Italia o nei Paesi dove il turismo medico attrae nostri concittadini. Probabilmente il problema esiste, è spesso ignorato, ed assurge agli onori della cronaca in situazioni conclamate di mala pratica.

“Riconoscere i “truffatori”, che operano millantando credito non è facile – conclude il Prof. Amenta - anche perché iniziative di Ordini professionali, la cui missione è di garantire la qualità delle prestazioni erogate in favore dell’utenza, rischiano di essere vanificate dalla mancanza di un preciso quadro normativo. Nell’attesa di avere leggi più chiare in proposito, una garanzia per l’utente, che la dovrebbe pretendere, è sapere in cosa e dove il medico a cui si rivolge per problemi estetici si sia formato. In questa realtà, dai contorni molto sfaccettati, è probabile che le migliori garanzie possano derivare dal titolo di studio in possesso del professionista e dal valore dello stesso”.

500 gli specialisti presenti, provenienti anche dall'estero al Congresso ICAMP 2017. "È stato siglato - spiega la coordinatrice del congresso Maria Albini - un accordo con l'Università di Camerino che prevede che ICAMP possa ospitare presso la propria sede attività formative in medicina estetica dell’Università di Camerino".

“Le Università sono un Centro primario della ricerca scientifica ed hanno il compito di elaborare e trasmettere criticamente le conoscenze scientifiche, anche promuovendo forme di collaborazione con istituzioni extra-universitarie – ha dichiarato il Prof. Francesco Amenta, responsabile della formazione per l’Università di Camerino - In quest’ambito nasce la collaborazione con ICAMP, scelta per le caratteristiche di rigore e serietà nell’insegnamento non accademico della medicina estetica, come sede per la realizzazione di stages pratici di iscritti ai Master delle Università di Camerino/Torino. La collaborazione è iniziata da poco, ma non escludo che dalle sinergie tra accademia ed una autorevole scuola di medicina estetica privata, possano nascere interazioni pubblico-privato a vantaggio della formazione di figure professionali in ambito medico estetico in funzione del beneficio dei pazienti”.

Fonte: Ufficio Stampa Diessecom