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Ginecologia (Comunicati stampa - 2012-10-24 09:22:44)

Mammografie per donne anche sotto i 40 anni alla Fondazione Ant

Da oggi anche le giovani donne potranno essere sottoposte a indagine mammografica. Questo è possibile al Centro di Prevenzione Oncologica della Fondazione ANT, con sede a Bologna, grazie al DOBI (Dynamical Optical Breast Imaging) il mammografo ottico non invasivo e senza emissione di radiazioni. Il DOBI apre una nuova via alla prevenzione del cancro al seno, poiché permette di effettuare la diagnosi precoce del carcinoma mammario nelle giovani donne nelle quali non è possibile effettuare la tradizionale indagine mammografica, adatta alle donne a partire dai 40 anni in su. Questo è il tema dell'approfondimento del mese di ottobre del servizio del Centro Raccolta Dati della Fondazione, dedicato al DOBI.

Una recente indagine condotta da Aiom e Airtum conferma che per il 2012 il carcinoma mammario rappresenterà la prima causa di morte per tumore nelle donne, con circa 13.000 decessi stimati, al primo posto anche in diverse età della vita, rappresentando il 28% delle cause di morte oncologica prima dei 50 anni, il 21% tra i 50 e i 69 anni e il 14% dopo i 70 anni. Si stima che nel 2012 verranno diagnosticati in Italia circa 46.000 nuovi casi di carcinomi della mammella. Non considerando i carcinomi cutanei, il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata tra le donne sia nella fascia d'eta 0-49 anni (41%), sia nella classe d'età 50-69 anni (35%), sia in quella più anziana ≥70 anni (21%) (Fonte: "I numeri del cancro in Italia 2012", settembre 2012).

Di fronte a questi dati emerge come l'incidenza del tumore mammario nelle giovani donne sia davvero un fenomeno allarmante. La diagnosi precoce rappresenta una potente arma di prevenzione del cancro al seno, che ogni donna dovrebbe effettuare sottoponendosi periodicamente controlli al seno e a indagini strumentali specifiche. Le giovani pazienti non rientrano nello screening mammografico, destinato alle donne a partire dai 45 anni, poiché si ammalano prima. La mammografia tradizionale sarebbe comunque poco efficace in queste fasce d'età, soprattutto per la struttura densa, tipica della ghiandola giovanile.

Nel campo della prevenzione, grazie ai passi avanti nella ricerca, sono stati introdotti strumenti diagnostici per donne di tutte le età. L'Unità di Prevenzione Oncologica ANT - presso la sede della Fondazione a Bologna - è dotata della più moderna tecnologia disponibile per la prevenzione del tumore al seno. Con cinque ambulatori, cui si affianca l'Ambulatorio Mobile - Bus della Prevenzione, l'Unità di Prevenzione Oncologica ANT è fornita di una strumentazione estremamente all'avanguardia per realizzare quattro diversi progetti di prevenzione: melanoma, neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie.

Mentre la mammografia e l'ecografia mammaria sono indagini diagnostiche che studiano i cambiamenti di forma e di densità dei tessuti (esami morfologici), il DOBI è un esame funzionale, ossia fornisce informazioni circa i cambiamenti che si verificano nella ghiandola mammaria per la presenza di una specifica lesione. L'alta sensibilità e la buona specificità rendono la mammografia ottica utile sia per la diagnosi precoce nelle giovani donne, sia per la diagnosi differenziale, in casi dubbi.

Il mammografo ottico DOBI ComfortScan appresenta un sistema non invasivo, senza emissione di radiazioni ionizzanti, progettato per migliorare la capacità diagnostica. L'esame fornisce nuovi dati fisiologici funzionali che non possono essere dedotti dall'esame clinico, dalla mammografia e dall'ecografia. Il fondamento scientifico su cui si basa è l'individuazione della formazione di nuovi vasi sanguigni. Questo fenomeno conosciuto come neoangiogenesi è peculiare della crescita neoplastica.

La mammografia ottica utilizza la luce nello spettro visibile (luce monocromatica rossa) per illuminare i tessuti mammari ed identificare le lesioni tumorali in fase precoce, essendo in grado di rilevare i cambiamenti di vascolarizzazione (neoangiogenesi) che circondano la neoplasia. Durante l'esame diagnostico, la paziente è collocata di fronte al ComfortScan e il seno viene posizionato su un pannello costituito da 127 LED. La mammella è poi racchiusa in una sottile membrana di silicone che, dopo essere stata gonfiata, esercita una leggera pressione costante. Lo strumento controlla la luce che viene trasmessa attraverso la ghiandola, registra le alterazioni della vascolarizzazione, che permettono di differenziare i tessuti normali e le lesioni benigne dalle lesioni maligne. L'intera procedura dura circa 10 minuti.



Nata a Bologna nel 1978 per iniziativa dell'oncologo Franco Pannuti, la Fondazione ANT Italia Onlus opera in nome dell'Eubiosia (dal greco antico, "la buona vita") intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo all'ultimo respiro. Dal 1985 ad oggi ANT ha assistito in modo completamente gratuito oltre 90.000 sofferenti oncologici (dato aggiornato al 30 giugno 2012). In 9 diverse regioni italiane più di 3.600 malati vengono assistiti ogni giorno nelle loro case dalle 20 équipes di specialisti ANT, che portano al domicilio del sofferente e alla sua famiglia tutte le necessarie cure di tipo ospedaliero e socio-assistenziale. Sono complessivamente 425 i professionisti che lavorano per la Fondazione tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari e funzionari, cui si affiancano oltre 1.500 volontari iscritti nel registro ANT. Il supporto socio sanitario fornito non si rivolge solo ad alcune esigenze del malato, come ad esempio il controllo del dolore, ma ha un approccio a 360° che affronta ogni genere di problema, sia esso diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale nell'ottica del "benessere globale". La Fondazione ha due anime, da una parte i professionisti, dall'altra i volontari, che rappresentano una risorsa inestimabile dal punto di vista etico e morale: ANT opera infatti in Italia attraverso un centinaio di Delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle Delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all'assistenza sanitaria domiciliare. ANT è inoltre fortemente impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Nell'ambito del solo progetto di prevenzione del melanoma, che ha preso il via nel 2004, sono stati visitati 52.322 pazienti in 48 diverse province italiane (dato aggiornato al 30 giugno 2012). La Fondazione ha recentemente ampliato in maniera consistente il proprio raggio d'azione in questo ambito, sia grazie all'Ambulatorio Mobile - Bus della Prevenzione, dotato di moderna strumentazione per realizzare visite in ogni zona d'Italia, sia con il potenziamento della propria rete di ambulatori: a quello già esistente a Bologna presso la sede della Fondazione, se ne sono aggiunti cinque nel capoluogo emiliano e uno a Brescia. Prendendo come anno di riferimento il 2011, l'attività della Fondazione ANT è finanziata, fatta eccezione per i proventi derivanti da convenzioni con Aziende Sanitarie Locali (ASL) - pari al 14% del totale - per la maggior parte dalle erogazioni di privati cittadini e dalle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (56%), dal contributo del 5x1000 (13%) - ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale - da lasciti e donazioni (10%), dagli enti pubblici (3%), da banche e fondazioni (1%) e infine dalla gestione immobiliare e finanziaria (3%).



Fonte: Fondazione ANT Italia Onlus