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Psichiatria (Comunicati stampa - 2012-05-23 12:16:58)

Sconfiggere gli attacchi di panico si può!

Liberarsi dai disturbi di panico si può. E’ quanto è emerso dal convegno “La marcia del panico” che si è lunedì sera presso l’Auditorium della Biblioteca di Como. L’incontro, organizzato da FORIPSI Onlus attraverso il progetto Fidans, ha visto protagonisti i medici e gli psicologi di Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano (Co).

Disturbo che colpisce circa 3-4 milioni di persone, influenzandone negativamente la qualità della vita e la libertà di movimento, il panico colpisce soprattutto le donne in misura minore – la metà – gli uomini. Esordisce prevalentemente in età giovanile ma se curato con correttezza consente di restituire la piena libertà e autonomia nel 90% dei casi.
Durante il convegno sono stati affrontati alcuni temi innovativi sul disturbo di panico. Il Prof. Giampaolo Perna, direttore scientifico e primario del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche di Villa San Benedetto e professore presso le Università di Miami (USA) e Maastricht (Olanda) – nonché uno dei massimi esperti mondiali sul disturbo di panico - ha sottolineato come troppo spesso vi sia una scarsa attenzione al fenomeno dell’attacco di panico limitandone l’identificazione alla comparsa dell’attacco pieno e violento. «Possono essere identificati quattro livelli differenti di panico – spiega il Prof. Perna - Il livello più eclatante è quello dell’attacco di panico completo che si manifesta con terrore e multipli sintomi fisici, il secondo livello è la comparsa di una forte sensazione di disagio con pochi sintomi (es. forte tachicardia), il terzo, spessissimo non riconosciuto, è una sorta di aborto di attacco durante il quale la persona sente che la crisi sta partendo ma senza alcuna manifestazione fisica; infine esiste una condizione pre-panico che si caratterizza per sensazioni di malessere fisico che coinvolgono soprattutto la respirazione, il cuore e il sistema dell’equilibrio. Compito del clinico - continua Perna - è quello di individuare tutti questi fenomeni e impostare un trattamento capace di farli scomparire del tutto. La persistenza anche solo dell’ombra del panico non permetterà alla persona di riprendersi la libertà persa con la comparsa dei primi attacchi».
La Dott.ssa Tatiana Torti, psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale di Villa San Benedetto Menni, nel corso del suo intervento ha evidenziato come «La psicoterapia cognitivo comportamentale è la psicoterapia scelta per questi pazienti. Oggi questa psicoterapia si avvale di tecniche innovative come l’esposizione enterocettiva, che consiste nell’affrontare gradualmente le sensazioni fisiche che fanno paura, la realtà virtuale e le tecniche di rilassamento e mindfulness che permettono di affrontare le situazioni temute riducendo la tensione - conclude la Dr.ssa Torti - In futuro saranno in arrivo sia farmaci in grado di potenziare l’efficacia della psicoterapia cognitivo comportamentale che l’uso della terapia via internet, che ha ampie dimostrazioni di efficacia».
«I pazienti che hanno l’esperienza dell’attacco di panico - sottolinea la Dr.ssa Giovanna Vanni, supervisore del servizio di psicoterapia e psicologia di Villa San Benedetto Menni - spesso sviluppano una dipendenza da una persona di fiducia. E’ importante, una volta bloccati gli attacchi di panico, aiutare la persona a superare questa dipendenza e ritrovare anche una sua autonomia relazionale».
Le conclusioni del convegno sono state affidate al Prof. Perna che ha sottolineato come troppo spesso le persone con attacchi di panico si trascinino cronicamente le conseguenze di questo disturbo - fobie, ansie e depressioni – perché mal diagnosticate e mal curate. «L’applicazione di strategie terapeutiche senza alcun fondamento scientifico, l’uso di terapie farmacologiche inadeguate e psicoterapie inefficaci condannano il paziente a vivere nella gabbia del panico e dell’agorafobia per anni anche decenni – sottolinea il professore - Il disturbo di panico, è un disturbo tanto terribile nell’esperienza del paziente, quanto curabile al 100%. Basta affidarsi a ciò che la scienza dimostra e avere un po’ di pazienza».
Dopo aver affrontato il tema del panico, i medici di Villa San Benedetto Menni torneranno a parlare di ansia, panico e di piccole paure nel corso di tre incontri che si svolgeranno rispettivamente in giugno a Roma e a Cusano Milanino e a Mariano Comense in luglio.


Villa San Benedetto Menni – Nata con l’obiettivo di sostenere la persona affetta da disturbi e patologie psichiatriche in tutte le sue necessità, Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano (CO) fa parte della Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù fondata nel 1881 da San Benedetto Menni. Una struttura dedita al pazienze dotata di 240 posti letto, servizi, ambulatori. Tra i servizi offerti spiccano la Residenza Socio Assistenziale per anziani (RSA) con un Nucleo Alzheimer e un Nucleo Comi dedicato ai pazienti in stato vegetativo, la Residenza Sanitaria per persone con Disabilità (RSD) ed il Centro Diurno Psichiatrico.
Un punto di riferimento importante per il territorio lombardo reso unico grazie all’impegno e alla dedizione dei professionisti che vi lavorano.www.albese.ospedaliere.it

FIDANS – E’ un progetto per i disturbi d’ansia e da stress, sviluppato in seno alla Fondazione Internazionale per il Sostegno della Ricerca in Psichiatria (FORIPSI Onlus). La sua missione è la promozione del benessere mentale mediante la creazione di un centro di eccellenza rivolto alla ricerca, alla didattica e alla cura dei disturbi d'ansia e da stress. www.fidans.it



Fonte: pr and press office manager