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Oncologia (Comunicati stampa - 2012-03-27 11:13:57)

Scoperto anticorpo universale per curare i tumori

Da uno studio dei ricercatori californiani della Stanford University School of Medicine, hanno scoperto che un anticorpo "detective" è in grado di smascherare le cellule tumorali riconoscendo la proteina CD47 che usano per camuffarsi ed eliminare i "guardiani"del sistema immunitario i macrofagi che controllano l'organismo per trovare e distruggere le particelle estranee cioè i microrganismi e le sostanze tossiche che lo minacciano.

I ricercatori hanno prelevato dei campioni dei tumori solidi, come quelli di seno, ovaio, colon, vescica, cervello, fegato e prostata, da diversi pazienti e li hanno analizzati, scoprendo che quasi tutte le cellule malate esprimevano la proteina CD47 e che, se presente a livelli molto alti, corrispondeva anche una minore aspettativa di vita. I ricercatori hanno allora iniettato questi tumori umani nei topi di laboratorio e dopo qualche settimana li hanno trattati usando l'anticorpo "universale". I risultati sono stati molto promettenti: la maggior parte dei tumori ha iniziato a ridursi e alcuni sono addirittura scomparsi nel giro di poche settimane.

Gli studiosi e il patologo Irving Weissman che guida la ricerca, spiegano:
«Questi risultati indicano che l'anticorpo anti-CD47 può inibire drasticamente la crescita dei tumori solidi umani, bloccando la loro capacità di mostrare questo segnale non-mangiarmi ai macrofagi. Se il tumore è molto aggressivo l'anticorpo è in grado anche di bloccare le metastasi. Il 'fiuto' del detective molecolare però non sembra essere infallibile: alcuni topi a cui era stato iniettato il tumore del seno di una paziente non hanno infatti tratto alcun beneficio dalla cura. C'è ancora molto da scoprire. Lo studio però dimostra che questa proteina CD47 è un bersaglio valido e promettente per la futura terapia anticancro».

Fonte: Stanford School of Medicine