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Sessuologia (Comunicati stampa - 2011-09-28 11:13:54)

Il ruolo del medico nella gestione della Disfunzione Erettile: prezioso alleato della serenità di coppia

La ricerca "Gli italiani, i rapporti sessuali e la disfunzione erettile" condotta da AstraRicerche con il supporto incondizionato di Lilly mostra uno scenario inaspettato: il 96% di coloro che conoscono la DE pensa che chi soffre di questa patologia dovrebbe rivolgersi ad uno specialista. Con un unico obiettivo: tornare ad essere “come prima” e ritrovare la felicità di coppia.

Una coppia attenta alla propria salute, anche dal punto di vista sessuale, che vede nel medico un prezioso alleato: è questo il profilo che emerge con forza dall’indagine “Gli italiani, i rapporti sessuali e la disfunzione erettile”[2] condotta da AstraRicerche con il supporto incondizionato di Lilly. Alla domanda “Se lei dovesse dare dei consigli, dei suggerimenti a un uomo che soffre di Disfunzione Erettile, cosa gli consiglierebbe di fare?” il 96% degli italiani (quasi 25 milioni) pensa che chi soffre di DE dovrebbe rivolgersi al medico di famiglia o ad uno specialista.

E’ quindi finita l’era dei tabu per la DE: quasi il 46% del campione indica come condizione essenziale per la serenità di coppia l’attenzione alla salute e per questo motivo i partner non esitano a rivolgersi al proprio medico di famiglia o ad uno specialista. Del 96% indicato, il 73,5% (19 milioni) degli intervistati consiglierebbe ad un uomo che soffre di DE di parlarne con il medico di famiglia e quasi il 55% (circa 14 milioni) di andare da un andrologo. Solo una piccola percentuale (l’1,5%) suggerirebbe invece di parlarne con un sacerdote o un consigliere spirituale!

L’attenzione di coppia alla salute sessuale è confermata da alcune altre importanti percentuali: ben l’87,5% (oltre 22 milioni) di coloro che conoscono la Disfunzione Erettile è a conoscenza del fatto che da vari anni esistono dei farmaci seri che permettono ai maschi che soffrono di questa patologia di fare l’amore senza problemi. La percentuale di coloro che affermano che “I farmaci sono più validi se si prendono tutti i giorni, in un dosaggio minimo, permettendo all’uomo di fare l’amore quando lo desidera” si attesta al 34,9% (quasi 8 milioni di coloro che conoscono la DE), una percentuale in forte crescita rispetto a quanto rilevato in occasione di una precedente indagine condotta nel 2009[3], quando il dato era del 12,9%. Il numero di coloro che affermano di voler vivere la propria sessualità liberamente e in modo naturale affidandosi ad una terapia quotidiana che non interferisca meccanicamente con l’atto sessuale è quindi quasi triplicato. Quasi il 65% del campione, infatti, sostiene che per essere soddisfatti sessualmente è bene vivere con naturalezza la propria sessualità.

“La fiducia nella figura del medico messa in luce da questa indagine è motivo di soddisfazione per noi clinici” – afferma il Professor Furio Pirozzi Farina, Presidente della Società Italiana di Andrologia “Spesso la Disfunzione Erettile rappresentava un tabù e i pazienti preferivano non curarsi piuttosto che andare dal medico a raccontare le proprie difficoltà – prosegue il Professor Pirozzi Farina – “Oggi, invece, vediamo sempre di più una coppia informata e consapevole che considera il proprio benessere sessuale parte integrante della propria serenità e che si affida con fiducia a noi quando una difficoltà, come la DE può minare questa serenità – prosegue il Professor Pirozzi Farina “La richiesta da parte delle coppie è sempre più nella direzione di una terapia farmacologica che non interferisca meccanicamente con l’atto sessuale, ma che permetta di vivere la sessualità di coppia nel modo più naturale possibile: oggi è disponibile una gamma di differenti terapie, al bisogno o giornaliera, che danno un’efficace risposta per i pazienti che vogliono vivere la propria sessualità in totale naturalezza” conclude il Professor Pirozzi Farina.

Anche nell’ambito della cura farmacologica il ruolo del medico è riconosciuto e consolidato: ben l’88,3% (20 milioni) di coloro che conoscono i farmaci per la DE pensano che devono essere usati solo su prescrizione di un medico.

Rilevante inoltre la conoscenza delle comorbidità da parte degli intervistati: da un lato il 55% dei suoi conoscitori afferma che a volte la DE può essere una patologia esclusiva, indipendente dalle altre; dall’altro lato quasi il 73% è conscio della possibilità che la DE sia legata ad altre patologie: disturbi psicologici (58%), ipertensione (32,9%), diabete (28,9%).

Naturalezza e spontaneità e forte attenzione alla salute di coppia, attraverso un rapporto di fiducia con il medico di famiglia e/o lo specialista, questo è ciò che più sta a cuore agli italiani nell’ambito della propria sessualità: non si pensa di rinunciare al sesso a fronte di un disturbo quale la DE, ma solo al modo migliore per curarlo.


[1] Ricerca “Gli italiani, i rapporti sessuali e la disfunzione erettile” realizzata da AstraRicerche, tra il 18 e il 20 maggio 2011 tramite 828 interviste on line somministrate con il metodo CAWI (Computer Aided Web Interviewing) a un campione rappresentativo degli italiani tra i 30 e i 60 anni, pari a circa 27 milioni di soggetti.

[2] Ricerca “Gli italiani, i rapporti sessuali e la disfunzione erettile” realizzata da AstraRicerche, tra il 18 e il 20 maggio 2011 tramite 828 interviste on line somministrate con il metodo CAWI (Computer Aided Web Interviewing) a un campione rappresentativo degli italiani tra i 30 e i 60 anni, pari a circa 27 milioni di soggetti.

[3] Ricerca “Gli italiani, i rapporti sessuali e la disfunzione erettile” condotta da AstraRicerche nel 2009, metodo CAWI (Computer Aided Web Interviewing).

Eli Lilly and Company
Lilly Italia è un’affiliata della multinazionale americana Eli Lilly and Company di Indianapolis (U.S.A.), che si colloca tra le prime società farmaceutiche mondiali.
Sin dalla sua fondazione 130 anni fa, la società rende disponibili farmaci innovativi in tutto il mondo e ha attualmente in sviluppo un numero crescente di molecole che hanno il potenziale per essere tra i migliori farmaci nelle rispettive classi terapeutiche.

AstraRicerche
AstraRicerche è nata nel 1983 e si avvia dunque ai tre decenni di esperienza professionale, sempre di successo.
Indipendente ma con forti relazioni internazionali, che le hanno permesso e le permettono di svolgere indagini in oltre 40 Paesi, specializzata in ricerche (sia qualitative, sia quantitative: entrambe condotte con uno qualunque dei metodi in uso nel settore), in scenari (ossia in previsioni, specialmente della domanda) e in consulenza di marketing strategico.
AstraRicerche è stata fondata ed è tuttora presieduta da Enrico Finzi, sociologo e ricercatore dal 1980, già vicepresidente dell’AISM (Associazione Italiana degli Studi di Marketing) e presidente della TP (l’organizzazione che rappresenta i professionisti della comunicazione commerciale), autore di saggi e studi (i più recenti sulla storia sociale dei consumi in Italia dagli anni ’50 a oggi e sulla felicità degli Italiani).

Fonte: Ufficio Stampa Ketchum