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Medicina di base (Comunicati stampa - 2011-03-15 10:24:39)

2,5 milioni di finanziamenti alla ricerca italiana sulla SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica.

L’Agenzia di ricerca per la SLA (AriSLA) finanzia otto nuovi progetti tutti italiani per studiare cause e possibili terapie per la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Nel 2010 AriSLA ha investito circa 2,5 milioni di euro e già si prepara a lanciare un nuovo bando per continuare a sostenere la ricerca.

Arrivano a circa 2,5 milioni i finanziamenti per la ricerca italiana sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica.
A stanziarli è AriSLA, l’Agenzia di ricerca per la SLA, che con il suo secondo bando di concorso ha finanziato otto nuovi progetti.

I progetti vincitori arrivano da gruppi di ricerca distribuiti su tutto il territorio nazionale: dalla Puglia alla Lombardia, passando per il Lazio, la Toscana e il Friuli Venezia Giulia. I progetti sono risultati essere i più promettenti tra 80 proposte, presentate da più di 160 ricercatori.

Con il bando 2010 AriSLA si è posta due obiettivi: finanziare studi che possano contribuire a chiarire l’origine della malattia e sostenere progetti che mirano ad individuare possibili strumenti diagnostici e terapeutici. La SLA, infatti, è una malattia per cui non si conoscono le cause e non esistono ad oggi né test per diagnosticarla precocemente, né terapie che possano rallentarne sensibilmente la progressione.

I progetti finanziati nascono da idee e intuizioni diverse: sul fronte terapeutico è milanese il progetto che parte dalla sperimentazione della proteina “EPO”, conosciuta al pubblico come dopante nello sport. Recenti studi lasciano sperare che possa diventare trattamento per la cura della SLA.

Arriva da Trieste l’idea di studiare la SLA nei moscerini della frutta: simili per molti aspetti all’organismo umano i moscerini potranno far luce sui meccanismi che scatenano la malattia.
È di Bari la proposta di utilizzare le nanotecnologie per chiarire i processi molecolari implicati nella SLA.

Nasce a Pisa l’idea di avvalersi della medicina nucleare per studiare un recettore di cannabinoidi potenzialmente coinvolto nei danni neuronali alla base della malattia.

A selezionare i vincitori un Comitato scientifico composto da 40 esperti mondiali che si sono avvalsi di un processo di valutazione di peer review: una metodologia, garanzia di trasparenza e oggettività, grazie alla quale le proposte sono giudicate da altri ricercatori, esperti nella materia.

Ma la ricerca di AriSLA non si ferma con i finanziamenti del 2010 e l’Agenzia lancerà il prossimo 29 Aprile un nuovo bando di concorso per continuare a dare una speranza ai malati di SLA, che solo nel nostro Paese sono oltre 5.000, con 1.000 nuovi casi che si registrano ogni anno, in media 3 al giorno.

Fonte: AriSLA