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Medicina di base (Comunicati stampa - 2010-10-04 15:33:44)

Bene l'intervento dell'Antitrust sui farmaci equivalenti, che consentono ai cittadini di risparmiare

Non chiamateli più farmaci generici ma farmaci equivalenti. Bene l’intervento dell’Antitrust in merito alla questione dei farmaci equivalenti.
Incrementare l’utilizzo di tali farmaci, infatti, è a nostro parere un obiettivo primario, a sostegno del quale da anni siamo impegnati, non solo per promuoverne la diffusione e l’utilizzo, ma anche attraverso la realizzazione di campagne informative che spieghino ai cittadini cosa sono i farmaci equivalenti e per quale motivo costano di meno.
Quello del risparmio, infatti, è un aspetto fondamentale, che ha comportato notevoli benefici per i cittadini a partire dall’immissione in commercio di tali farmaci. Secondo i nostri studi, infatti, grazie ai farmaci equivalenti, si possono risparmiare, complessivamente, circa 600 milioni di Euro l’anno.
In tal senso, per incrementare i risparmi, come ribadiamo da tempo, è necessario intervenire anche sulla messa in produzione delle confezioni monouso, che non solo consentirebbero di ridurre notevolmente gli sprechi, ma permetterebbero un risparmio di ulteriori 600-700 milioni di Euro l’anno.
L’unico appunto che, bonariamente, vorremmo fare all’Antitrust, ed a tutti coloro che intervengono in questo dibattito, è di non definire tali farmaci “generici”: la loro definizione corretta e più appropriata è equivalenti. Non vorremmo, infatti, che i cittadini siano fuorviati dal termine generici, che tende a sminuirne il valore e l’efficacia.

Fonte: Federconsumatori Nazionale