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Medicina di base (Comunicati stampa - 2010-02-23 09:42:47)

Donne e salute: Alle tarantine il primato del rischio cardiovascolare

CardioPneumo AIMEF 2010, i dati della “salute al femminile” Alle tarantine il primato del rischio cardiovascolare, a Foggia il trend preoccupante degli aborti Brindisi detiene il triste record pugliese delle donne colpite da tumori a trachea, bronchi e polmoni.
Le donne vivono mediamente più a lungo degli uomini, ma le prime hanno anche maggiori possibilità dei secondi di condurre una vecchiaia di stenti, spesso in condizioni di disabilità provocate da problemi di tipo economico e sociale. Le tarantine sono più a rischio delle loro corregionali per ciò che attiene alle patologie cardiovascolari, mentre spetta a Brindisi il non invidiabile record regionale del numero di donne colpite da tumori a trachea, bronchi e polmonti. In tutte le province, fatta eccezione per quella di Foggia, si registra un calo degli aborti.
Quelli a cui si è appena accennato, sono soltanto alcuni dei dati emersi nella prima giornata della International Conference e settimo Congresso Nazionale del “Cardio- Pneumo AIMEF 2010”, consesso dei massimi esperti di Cardiologia, Pneumologia e Medicina di Genere. I lavori della tre giorni ospitata dal Centro Congressi UNA Hotel Regina di Noicattaro (Bari) sono stati aperti dal Forum Internazionale su “La medicina di genere tra scienza e società”, con l’intervento nel pomeriggio dell’assessore alla Salute della Regione Puglia,Tommaso Fiore. Oggi, venerdì 19 gennaio, dalle 9 alle 13 il Congresso Nazionale prevede sette sessioni parallele. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 19, la sala “E” del Centro Congressi ospiterà il workshop sui “Disturbi del comportamento alimentare” e, contemporaneamente, si svolgeranno le plenarie plenarie riguardanti la “sessione Pneumo” e la “sessione Cardio”. Sabato 20 febbraio, alle 13, la chiusura del “CardioPneumo AIMEF 2010”.


Donne insostituibili, senza di loro crollerebbe lo stato sociale. La relazione di Ornella Cappelli, presidente dell’Associazione Italiana Donne Medico Su di loro ricadono i due terzi delle ore prestate all’assistenza dei familiari.

Se non ci fossero bisognerebbe inventarle perché sono insostituibili anche per la tenuta del sistema sanitario nazionale. Ricade sulle donne, in ambito familiare, il maggior peso del ruolo di care giver, vale a dire il compito di assicurare la cura alle persone che necessitano quotidianamente di assistenza all’interno delle mura domestiche. Un fenomeno che Ornella Cappelli, presidente dell’AIDM (Associazione Italiana Donne Medico), ha evidenziato con dovizia di particolari nella sua relazione su “La donna come caregiver e shock adsorber” nell’ambito della giornata inaugurale del “CardioPneumo AIMEF 2010”. Secondo dati Istat, una donna su quattro svolge un’attività in favore degli altri (per gli uomini il rapporto è di uno su 1/2 2/2 cinque). Ogni mese, i caregiver prestano 330 milioni di ore nella cura di chi ha bisogno di assistenza: i due terzi di questo impegno sono sostenuti dalle donne. “Sono soprattutto le donne ad aiutare lo stato sociale a occuparsi dei soggetti più deboli”. Ornella Cappelli, usando un’espressione piuttosto eloquente, spiega che le donne si trasformano in care giver “per amore o per forza”, con conseguenze importanti nel percorso della loro vita. L’età media di una donna che si occupa di assistere un familiare bisognoso di cure è di 45 anni. La maggior parte delle donne care giver, però, ha un’età compresa fra i 55 e i 59 anni. Il 76 per cento di loro svolge anche un’attività lavorativa e il 60 per cento vede letteralmente crollare il tempo libero a propria disposizione: solo quattro ore alla settimana. Il 50 per cento vive con ansia la responsabilità e il peso che il ruolo comporta, trovandosi ad assorbire (è il fenomeno dello ‘shock adsorber’) le sofferenze fisiche e psicologiche del malato assistito.

Dipartimento di Cardiologia Responsabile Nazionale: Dr. Vincenzo Contursi
Dipartimento di Pneumologia Responsabile Nazionale: Dr. Antonio Infantino

Fonte: Ufficio Stampa CardioPneumo 2010