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Oncologia (Articoli - 2009-10-06 18:18:45)

In Veneto ospedali in rete per il Pronto Intervento in caso di Ictus

Creazione di una rete ospedaliera che utilizza il teleconsulto per garantire il pronto intervento di urgenza in caso di insorgenza di ictus.

L’ictus è la terza causa di morte e la prima di disabilità in Italia. All’impatto fortissimo sull’impegno organizzativo e di risorse, che coinvolge i sistemi di emergenza-urgenza, l’organizzazione diagnostico terapeutica ospedaliera e quella riabilitativa, si aggiungono gli alti costi sociali.

“Per ogni 100 mila abitanti sappiamo, statisticamente – dice Maria Grazia Carraro, direttore dell’Ospedale di Conegliano, ULSS 7 Pieve di Soligo (TV) - che ogni anno si presentano 220 casi nuovi di ictus”. Il carattere improvviso e delocalizzato dell’ictus pone problematiche non secondarie di pronto intervento e di rapidità nell’ottenere risparmio prezioso di tempo per la salute del paziente.

”Il fattore tempo – chiarisce Carraro - è sicuramente una delle variabili più delicate e di massima importanza: di fronte all’insorgenza dell’ictus bisogna cercare di agire entro un arco temporale di tre ore e, in caso di deficit neurologico grave, decidere l’intervento trombolitico. Ma solo alcuni centri ospedalieri, quelli capoluogo di provincia, sono abilitati alla trombolisi e dotati di un presidio neuroradiologico e neurochirurgico. A livello territoriale la mancanza di un neurologo impedisce di fatto l’intervento trombolitico”.

Ed è proprio per ovviare a tale situazione e garantire le medesime condizioni di diagnosi e trattamento di qualsiasi paziente colpito da ictus, indipendentemente dall’ambito territoriale in cui l’ictus si manifesta, che è stato deliberato dalla Regione Veneto il progetto, curato dal Consorzio Arsenàl.it, di mettere in rete i centri di presidio territoriale con le aziende sanitarie capoluogo di provincia, in cui sono presenti i servizi di neuroradiologia e neurochirurgia.

Il progetto, che, in fase sperimentale, sarà avviato entro la fine dell’anno, “vuole verificare – precisa Carraro - come sia possibile garantire, a fronte di una sospetta diagnosi di ictus, l’invio, il più precoce possibile, di un soccorso medico avanzato per centralizzare il paziente in un ospedale di rete o sede di dipartimento provinciale, dove eseguire la somministrazione di una terapia trombolitica, per ridurre i danni da ictus e permettere di mettere il paziente in condizioni di affrontare la terapia di cura con maggiori possibilità di successo”.

In prima battuta, saranno direttamente coinvolte le ULSS di Treviso e di Pieve di Soligo, che utilizzeranno la preesistente piattaforma per il teleconsulto neurochirurgico, realizzata con il progetto Health OPTIMum, ma adattata e declinata alla gestione dell’ictus.

“La specificità del progetto – chiarisce Carraro – sta proprio nella possibilità di decidere di somministrare la terapia trombolitica, utilizzando piattaforme di rete che permettono il controllo, il monitoraggio, il confronto sanitario e la trasmissione dati e video a distanza, in tempo reale, tra il centro periferico e l’ospedale di riferimento h24. Come è noto, il trattamento trombolitico presenta protocolli molto rigorosi e il medico, un neurologo, che lo prescrive, deve avere a disposizione numerose informazioni diagnostiche, perché non a tutti i pazienti può essere somministrato il trattamento. Quindi, una volta che il paziente con insorgenza di ictus si presenta o viene portato in un centro privo di assistenza h24, attraverso la piattaforma di teleconsulto i sanitari locali entrano in contatto con il neurologo dell’azienda sanitaria di riferimento. Insieme viene fatta una prima valutazione dello stato del paziente e, se necessario, il neurologo dà le indicazioni necessarie ad effettuare la terapia trombolitica al personale medico sanitario in loco. L’utilizzo di telecamere e la possibilità di trasmettere e confrontare i dati biometrici consente il monitoraggio continuo on-line, mantenendo sempre la situazione sotto controllo.

Tutte le decisioni e le autorizzazioni delle procedure avvengono con trasmissione di documenti su cui è apposta la firma digitale. Il vantaggio di una rete siffatta – spiega Carraro – permette, innanzitutto, di abbassare la criticità della variabile tempo e consente l’adozione di decisioni di governance del decorso clinico del paziente per un trasferimento più agevole nel centro ospedaliero specializzato. Si tratta di un modello – conclude Carraro - che può essere esteso anche ad altre patologie, in cui il fattore tempo è decisivo, come in alcuni contesti in ambito pediatrico”.

Il personale sanitario delle ULSS di Treviso e Pieve di Soligo coinvolto nel progetto (neurologi, neuroradiologi, radiologi, analisti di laboratorio, personale di pronto soccorso e rianimazione) ha dovuto seguire un rigoroso percorso formativo per adottare comuni standard di comportamento e semantici.

Per avere il senso del valore e dell’importanza sanitaria e sociale del progetto un solo dato per concludere: nella sola area vasta di Treviso e Belluno l’incidenza è di 2700 ictus all’anno su 1.100.000 abitanti.

Cos’è il Consorzio Arsenàl.it
Arsenàl.IT è il Centro Veneto dedicato alla Ricerca e all’Innovazione per la Sanità Digitale.Costituito da tutte e ventitrè le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere pubbliche della Regione Veneto, Arsenàl.IT si occupa di progettazione, sviluppo e valutazione di applicazioni di e-Health sovra-aziendali. Arsenàl.IT svolge, per questo motivo, attività finalizzate alla standardizzazione, all’interoperabilità dei sistemi, alla ricerca per l’innovazione, all’ingegneria dell’offerta e alla formazione. I modelli applicativi ed organizzativi di Sanità Elettronica, studiati da Arsenàl.IT e condivisi con le ventitrè aziende sanitarie regionali, sono un esempio di network di conoscenza, competenza e tecnologia unico in Italia. Arsenàl.IT si configura così come un centro studi, il più avanzato, per la Sanità elettronica, e punto di riferimento di best practices, che possono essere messe a disposizione dell’intero Sistema Sanitario Nazionale.

Per informazioni:
Michela Gabrieli tel.0422 323238

Fonte: Arsenal.it