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Estetica (Articoli - 2009-05-04 14:18:45)

Chirurgia estetica: Protesi mammarie al silicone domande e risposte

Dopo l’effettuazione di molti studi scientifici precisi ed accurati, gli esperti, escludono effetti gravi sulla salute causati dagli impianti mammari al silicone o con un genere altro di riempimento.
Il problema principale, è causato dalle complicanze locali e dagli esiti che comportano.
Esistono sostanzialmente due generi di complicanze: le complicanze precoci e le complicanze tardive.
Le complicanze precoci, appaiono dopo poche ore o nei primi giorni in seguito all’intervento e possono essere l’EMATOMA, causato da un controllo del sanguinamento poco attento. L’ematoma, deve essere immediatamente drenato poiché si potrebbe verificare l’apertura della sutura e l’uscita della protesi.
Se il seno viene a trovarsi in una situazione di tensione, può verificarsi una fuoriuscita di liquido chiaro (siero ematico) dopo due o tre giorni dall’operazione. Il riassorbimento dovrebbe avvenire spontaneamente. Questo genere di complicanza è detta SIEROMA.
La causa più frequente di estrusione delle protesi è l’INFEZIONE. Oggi ciò viene facilmente evitato grazie all’uso di attrezzature sterilizzate e all’uso di antibiotici.
Se l’infezione compare, si presenta con dolori acuti alle mammelle e nella maggior parte dei casi le protesi devono essere asportate.
Durante le prime settimane, può verificarsi un rigetto delle protesi con la morte del tessuto circostante alla zona in cui è avvenuto l’intervento, la cosiddetta NECROSI CUTANEA.
Solitamente, si presenta in seguito ad un ematoma o ad un sierosa o talvolta anche a causa della troppa fragilità dei tessuti di rivestimento.

LE COMPLICANZE TARDIVE, si presentano dopo alcuni mesi dall’intervento o, talvolta, anche dopo alcuni anni.
La più comune è la CONTRATTURA CAPSULARE: questa reazione è dovuta all’intrusione di un corpo estraneo che forma un tessuto fibroso per isolare l’intruso in una capsula più dura.
A volte si deve agire con interventi locali o generali per la sua parziale o totale asportazione e sostituzione della protesi stessa.
Altra complicanza che può verificarsi dopo un lungo periodo di tempo è il DISLOCAMENTO DELLA PROTESI, ossia il scivolamento di quest’ultima verso la cavità aascellare.
Può esserci una PERDITA DI SENSIBILITA’ dell’areola e del capezzolo; può essere permanente o in alcuni casi transitoria.
Talvolta, attorno all’impianto possono formarsi delle rughe, si parla quindi di WRINKLING.
Se le rughe si presentano sul seno, si parla di RIPPLING.
Se il volume delle protesi impiantate, con l’andare del tempo diminuisce, si può avere una ROTTURA e una conseguente ed inevitabile perdita del contenuto.
Se, in particolare, la protesi viene applicata nel modo sottoghiandolare, se la donna avesse la necessità di effettuare una mammografia, la protesi, potrebbe causare un’INTERFERENZA.
Questo genere di controllo dovrà perciò essere effettuato con delle proiezioni particolari e con il radiologo informato del fatto.

E SE LA PROTESI SI ROMPE?
Nella maggior parte dei casi, non ci si rende conto della rottura.
Nella situazione di una protesi con gel coesivo, il silicone non esce e la forma si mantiene inalterata.
In ogni caso, la rottura della protesi o la fuoriuscita di gel non comporta danni per la salute.
Resisi conto della rottura delle protesi, si procede comunque con la loro sostituzione.

Fonte: Dott. Masino Scutari chirurgo plastico-estetico