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Medicina di base (Articoli - 2008-05-22 14:18:45)

Mal di testa ovvero cefalea ed emicrania

L’emicrania è il mal di testa che non va via! Occorre una precisa analisi dei sintomi. Quindi la localizzazione del dolore, e le circostanze in cui si manifestano.
È ereditaria, legata ad alterazioni del funzionamento delle cellule nervose.
La serotonina (usato come antidepressivo) è coinvolta della membrana cellulare.
Ci sono serie di fattori che provocano attacco emicranico come l uso alcolici e formaggi, il fumo, è un importante fattore scatenante
Il paziente soffre di disturbi visivi e il dolore è pulsante per lo piu localizzato in un lato
Gli attacchi possono sono molte volte de molto disabilitanti, in genere comportano l'interruzione delle normali attività quotidiane.

I sintomi sono reversibili e le persone che soffrono d’emicrania, inoltre, hanno un rischio leggermente maggiore di sviluppare un ictus cerebrale. Nel diagnosticare l'emicrania è importante escludere altri tipi di cefalea, come la cefalea muscolo-tensiva, la cefalea a grappolo. sono disponibili farmaci antinfiammatori che bloccano la percezione del dolore : paracetamolo, ibuprofene, diclofenac; altri farmaci come la diidroergotamina;
Non è possibile prevedere quale classe di farmaci sia più efficiente: per questo è importante raccogliere tutte le informazioni sull'efficacia dei farmaci già assunti in passato cominciando dagli analgesici che molte volte possono essere sufficienti se applicati con un dosaggio adeguato. I vari farmaci variano per durata dell'azione. Vie di somministrazione particolari (iniezione) possono notevolmente migliorare la rapidità d'azione e l'efficacia dei farmaci. L'aggiunta di domperidone potenzia l'effetto dei farmaci, è importante la prevenzione, è necessario eliminare, i fattori tra cui soprattutto il fumo. Se non portano ad una sostanziale riduzione degli attacchi, o se gli attacchi avvengono più di 4 volte al mese e sono gravi e è indicata la farmacoterapia.

Esistono vari farmaci la cui efficacia deve essere provata a dosaggi idonei e per periodi lunghi:
A)i beta-bloccanti,
B) i calcio-antagonisti, sostanze che stabilizzano le proprietà elettriche delle membrane delle cellule nervose;
Gli antidepressivi triciclici che modificano l'attività di vari neurotrasmettitori. Sono di scarsa efficacia invece gli antidepressivi come la paroxetina, (Sereupin) non essendo possibile prevedere quale farmaco sia efficaci per il singolo paziente occorre un adeguamento “ad personam“.

FONTE: Manuale di Neurologia "Ed UTET"Torino.

Fonte: Duilio Pacifico, giornalista scientifico