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Medicina di base (Comunicati stampa - 2008-05-19 09:14:45)

Pressione alta, consigli dagli esperti su cosa mangiare e cosa evitare

Il sale tra i colpevoli. Sodiuria un esame poco conosciuto può risolvere il problema. Consigli dagli esperti su cosa mangiare e cosa evitare:

Ipertensione Liguria alcuni dati
Colpisce quattro uomini su dieci e 3 donne su dieci, ma la percentuale sale a sei su dieci oltre i 65 anni. Oltre a chi è già stato conteggiato come iperteso c’è anche da considerare chi ha valori a rischio, secondo le statistiche per la nostra regione sono il 22 per cento degli uomini e il 13 per cento delle donne.

Il sale uno dei principali colpevoli della pressione alta, quanto ce ne serve?
Ogni grammo di sale contiene circa 0,4 g di sodio. In condizioni normali un adulto ha bisogno di 100-600 mg di sodio al giorno, pari a circa 0,25-1,5 grammi di sale. La dieta dei liguri apporta in media quasi 12 grammi di sale al giorno, superando di dieci volte le reali necessità. Partendo da tali valori la semplice riduzione dell’apporto di sodio nella dieta a non più di 100 mmol/die (6 g di sale) permette di ridurre la pressione arteriosa di 2-8 mmHg. Nel periodo estivo, quando la sudorazione aumenta, cresce anche il fabbisogno di sodio, specie negli sportivi. In una dieta bilanciata si consiglia comunque di non assumere più di 6 grammi di sale al giorno.

Cibi salati, come accorgersene ?
Il legame tra cibi troppo salati e innalzamento della pressione arteriosa è stato ampiamente dimostrato in questi anni, per questo motivo gli esperti stanno mettendo a punto numerose iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’opportunità di rinunciare ai cibi salati. Secondo il professor Roberto Pontremoli, delegato per la regione Liguria della Siprec, – “Le persone non si accorgono di mangiare troppo sale. E’ molto comune che il medico chieda durante una visita al paziente se mangia salato e che quest’ultimo risponda di no. Tuttavia ad un esame più approfondito della dieta del paziente si evidenzia come i cibi più apprezzati e che non mancano dalla nostre tavole sono i formaggi, gli insaccati in genere ed il prosciutto con una netta preferenza per quello crudo, tutti alimenti a forte contenuto di sodio.”

Un semplice esame per capire quanto sodio assumiamo: la Sodiuria
“Molti medici ed i pazienti in genere non sanno – continua il Professor Pontremoli – che esiste un esame molto semplice ma di alta precisione che è in grado di valutare qual è l’apporto di sale che noi introduciamo con l’alimentazione, si chiama Sodiuria e misura il livello di concentrazione del Sodio (vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/) nelle urine (vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Urine).

Cosa mangiare, cosa evitare ?
Più che un particolare alimento, gli esperti sono concordi, è da evitare una molecola: il glutammato di sodio. Il glutammato di sodio infatti viene utilizzato spesso per migliorare alimenti fatti con materie prime scadenti come piatti e zuppe pronte, carni in scatola, e soprattutto dadi da brodo. Per esempio, le zuppe in scatola possono contenere 1.000 mg di sale per porzione. Quindi il consiglio degli esperti è in generale evitare tutto ciò che è già pronto, cibi in scatola, snack, zuppe pronte e favorire gli alimenti freschi all’interno della guida della dieta mediterranea (olio, pesce, pasta, verdure).

Fonte: Ufficio Stampa Aristea