Ospedali d’eccellenza: dal sud al Nord la tecnologia avanza: In Italia la Nuova radioterapia con Acceleratori lineare e Computerizzato

Saronno: IL reparto formato da due bunker in cemento e di apparecchiature all avanguardia della Fisica molecolare: dell'ultima generazione: un A.M., Acceleratore Lineare, per il trattamento dei tumori solidi e un apparecchio per la brachiterapia, una metodica che consente di portare una sorgente radioattiva miniaturizzata all’interno della massa neoplastica
"L’acceleratore lineare – spiega dott. Bracelli,si utilizza per la cura dei tumori parti solide e ha caratteristiche tecniche all’avanguardia: con esso infatti si può eseguire una terapia "conformazionale". In cui il l macchinario consente al medico di definire in maniera precisa, i “ contorni” del tumore da trattare, aumentando anche la "dose" radioterapica senza danneggiare gli organi sani circostanti".

Come a Nocera Inferiore (SA) cosi a Saronno, cosi a new York , Stoccolma , Baptist Hospital Boston, il Cabrini Center Hospital, university medical di Uppsala, il New York state island University and Hospital,
gia da molti anni con il dott . Gil Ledermann e molti altri.;
si è arrivati in ritardo ma grazie alla Provvidenza di persone intelligenti, ci è arrivati.
Basta con la radioterapia standard, imprecisa e affidata a tecnici e non a medici, all' occhio umano e non al computer, quasi alla cieca, cosi come a farmaci antitumorali, che danneggiano i tessuti, oramai passato remoto.
La gente è stufa di essere presa in giro da medici senza scrupoli attenti a dio denaro ma poco o nulla, al codice Etico professionale. (...medici che però non dimentichiamo, i quali debbono imparare l uso della Acceleratore Lineare usato per la prima volta dal dott Lax , direttore dell Istituto di Fisica Molecolare “ di Stoccolma, SVEZIA, inventando di fatto la Radioterapia con A.L. al "Karolynska Institute University" nei pressi di Stoccolma).

C'e' anche la Brachiterapia per tumori di piccola dimensioni, come quelli che si formano nell’esofago, e alle labbra o al naso.

Questo apparecchio è dotato di un ecografo che permette di posizionare con precisione la sorgente radioattiva con aghi all’interno della piccola massa tumorale da curare, modulando l’immissione dei raggi. Un trattamento, questo, che non danneggia i tessuti sani e non richiede il ricovero del paziente.

Si tratta di macchinari ad altissima tecnologia – conclude Bracelli – che consentiranno di avere una Radioterapia di con AL di notevole livello.

Quello che abbiamo intrapreso –dice il D.S. Zoia - è una strategia che mira a fornire, in maniera concreta, servizi specialistici all’avanguardia .

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Da Duilio Pacifico
Fonte : Ospedale di Saronno. Lombardia

Fonte: Duilio Pacifico, giornalista scientifico