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Medicina di base (Articoli - 2008-02-11 10:14:45)

Il citomegalovirus per bambini e donne

Il citomegalovirus è un virus del gruppo degli Herpes- virus. Questo virus è diffusissimo in tutto il mondo. In Italia quasi tutta della popolazione adulta ha anticorpi anti-CMV.
La maggioranza delle persone ha avuto il suo primo contatto col virus come infezione primaria già alla nascita.
le vie di trasmissione più frequenti sono la trasmissione al neonato durante il parto a seguito di contatto con secrezioni vaginali infette o di allattamento materno occorre ricordare che circa il 70% delle puerpere che hanno già contratto l'infezione primaria da CMV in passato, elimina il virus con il latte trasmettendo l'infezione ai neonati allattati.

Un neonato nato a termine sano, raramente svilupperà sintomi evidenti di infezione e non andrà incontro ad alcuna complicazione Si eliminerà il rischio di contrarre una infezione primaria nel corso di una futura gravidanza. Sia l'infezione perinatale che postnatale, peraltro, si accompagnano alla eliminazione del virus per parecchi mesi sia con la saliva che con le urine.

La trasmissione da bambino a bambino può avvenire con facilità in tutte quelle occasioni in cui si verificano contatti stretti e prolungati con secrezioni infette (asili nido,).
Un numero minore di persone acquisisce l'infezione in età pediatrica più avanzata o in età adulta, magari durante rapporti sessuali La trasmissione di CMV può avvenire tramite trasfusioni o trapianti di organo solido o di midollo. Non è invece stata documentata una trasmissione per via aerea (respiratoria). l'infezione primaria decorre asintomatica, Per un buon numero di persone l' infezione primaria da CMV può manifestarsi anche solo con uno dei seguenti sintomi . febbre più o meno elevata, stanchezza, mal di testa.

L'infezione si risolve in breve tempo senza conseguenze e senza terapia. L'infezione primaria si risolve man mano che l'organismo sviluppa una risposta immunitaria attraverso la produzione di anticorpi (Ig G e Ig M) e i linfociti in grado di contrastare il La loro durata è però limitata nel tempo; infatti, generalmente non sono più evidenziabili a distanza di 3-6 mesi dall'infezione.
gli anticorpi di tipo G o IgG, una volta prodotti permangono per tutta la vita.
Il virus, non viene eliminato dall'organismo. Esso rimane latente in alcuni tipi di cellule del nostro corpo; il virus può riprendere la replicazione, attivazione o infezione riattivata.
I soggetti con infezione riattivata, non essendo a conoscenza della infezione in corso, contribuiscono alla diffusione del virus: infatti, le riattivazioni sono diagnosticabili solamente grazie alla dimostrazione della presenza del virus in campioni come urine, saliva, latte: un soggetto non immune può venire a contatto con molte persone che eliminano il virus, contraendo così l'infezione. non si può far altro .
Bisogna praticare misure igieniche preventive, soprattutto nell'accudire bambini in età prescolare.
Occorre sempre tenere presente che sono necessari contatti stretti perchè la trasmissione avvenga.
Se una gestante ha già contratto in passato l'infezione primaria e quindi sviluppato i relativi anticorpi questa non può ripetersi in caso di ulteriore contatto con il virus.

Si tratta di un modo semplice per accertare se si è già contratta o meno l'infezione primaria da CMV: è sufficiente determinare la presenza di anticorpi specifici per CMV su un prelievo di sangue.
Se ci sono IgG specifiche, il soggetto è immune per CMV.
E‚ importante per una donna fare questo accertamento molto primadella gravidanza
l'infezione da CMV è molto diffusa.
circa il quaranta per cento delle donne e corre il rischio teorico di contrarre l'infezione in gravidanza ma future madri a rischio sono poche, e il rapporto costo/beneficio per l'intera popolazione non giustifica, secondo gli attuali parametri di legislazione sanitaria (DL 245 10/9/98), la gratuità dell'esame.
la determinazione degli anticorpi anti CMV è un esame semplice e poco costoso.
per una gestante sieronegativa occorre sottoporsi con cadenza mensile al dosaggio degli anticorpi anti-CMV di tipo IgM e IgG, in modo da poter diagnosticare con tempestività un'eventuale infezione primaria, è consigliabile mettere in pratica alcune misure preventive particolarmente nei confronti di bambini piccoli specialmente se frequentano l'asilo nido o la scuola materna. Esse sono le seguenti: non condividere con il bimbo stoviglie (es. non assaggiare la sua pappa con lo stesso cucchaiaio), asciugamani, strumenti per l'igiene (es. spazzolino da denti); non baciare il bambino sulla bocca; lavarsi accuratamente le mani dopo aver soffiato il naso al bambino o dopo contatto con la saliva . usare guanti per cambiare il bambino.

Accertarsi prima della nascita consente di verificare se il prodotto del concepimento è stato interessato o no dall'infezione. la madre che contrae l'infezione primaria da CMV durante la gravidanza trasmette l'infezione al feto con nel 50% dei casi. madre sia sottoposta a ricerca del DNA di CMV nel sangue. Una volta prelevati, i campioni di sangue fetale vengono utilizzati per eseguire esami virologici diversi, che devono essere eseguiti congiuntamente per poter giungere ad una diagnosi corretta.
Sul sangue del feto viene ricercata e quantizzata la presenza di virus infettante mediante isolamento virale convenzionale e rapido oltrechè di componenti virali quali la proteina pp65 , DNA virale e RNA virale
Inoltre, viene ricercata la presenza di IgM virus- specifiche. Infine vengono determinati alcuni parametri ematochimici
i neonati sintomatici possono presentare uno o più dei seguenti segni o sintomi:
fegato ingrossato
milza ingrossata
colorito giallo della cute e degli occhi (ittero),
calcificazioni cerebrali, prematurità, difetti della vista, alterazioni transaminasi elevate
Questo quadro può essere tanto grave da portare a morte il neonato. Anche i neonati con infezione congenita asintomatica possono sviluppare sequele ma in una percentuale molto inferiore Per questo motivo tutti i nati, sintomatici e non, dovrebbero essere controllati durante i primi mesi e anni di vita.

Fonte: Duilio Pacifico