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Cardiologia (Comunicati stampa - 2008-01-31 10:15:45)

Un summit per la salute del cuore

Infarto, ictus, embolia, aterosclerosi e trombosi sono la causa della metà di tutte le morti che si verificano ogni anno in Europa, la strategia per vincere una battaglia
è incentivare la gente a scegliere uno stile di vita più sano e più rispettoso della salute del corpo e della mente.

Si sono riuniti a Nizza 200 delegati di 46 Paesi e di 27 Associazioni di pazienti, per superare il distacco fra la disponibilità di informazioni utili per mantenere la salute e la difficoltà nell'applicarle.

I medici in Università imparano a curare, solo raramente imparano a fare prevenzione, soprattutto sulle persone sane: che significa aiutarle a mantenere la propria salute.

Incentivare la gente a scegliere uno stile di vita più sano e più rispettoso della salute del corpo e della mente, è la strategia che permetterebbe di vincere una battaglia enorme: infarto, ictus, embolia, aterosclerosi e trombosi sono la causa della metà di tutte le morti che si verificano ogni anno in Europa, sono la prima causa di morte nelle donne, e costano all'Unione più di 169 miliardi di euro ogni anno!

Ogni Governo dovrebbe investire in salute, mettendo a disposizione delle organizzazioni che sanno fare prevenzione e sanno parlare alla gente in modo semplice e comprensibile le risorse necessarie per raggiungere tutta la popolazione, anche chi è svantaggiato da una situazione economica complessa, gli anziani, i bambini, le donne, e le donne gravide. Un investimento che avrebbe un immediato ritorno in termini di vite salvate e di risparmio del denaro indispensabile per curare chi è colpito.

Tutti i Paesi dell‚unione europea hanno sottoscritto la Carta europea della salute del cuore (European Heart Health Charter - www.heartcharter.eu) e hanno attivato nel proprio Paese alleanze con le Società Scientifiche, con le Aziende e con le Istituzioni per raggiungere un obiettivo comune: salvare una persona su tre, perché a tanto potrebbe portare la prevenzione. E in questo scenario possono e devono essere coinvolti anche attori inusuali, come le compagnie assicurative, le scuole, gli ospedali, i legislatori, i politici.

Ogni medico potrebbe cominciare esponendo le carte per il calcolo del rischio cardiovascolare nel proprio ambulatorio lasciandole a disposizione dei pazienti in attesa, e potrebbe incominciare o continuare a spendere un poco del suo tempo per motivare i suoi pazienti a cambiare abitudini pericolose: ridurre il sovrappeso, mangiare meno salato, muoversi di più. Pochi semplici gesti compiuti da molti potrebbero aiutare il Paese non solo ad essere più sano, ma anche più ricco di risorse risparmiate.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito al lancio di politiche in alcuni casi molto crude: per esempio la Gran Bretagna avrebbe deciso di non assistere più gratuitamente le persone che non dimostrano di voler smettere di fumare o non tentano di dimagrire.

Estremi rimedi, che fanno riflettere sull‚esiguità delle risorse disponibili nel futuro per una popolazione europea che invecchia e i cui bisogni sanitari non potranno che aumentare.

E' arrivato il momento di riflettere e provvedere, ognuno per sé e per le persone a cui vuol bene.

Hanno partecipato rappresentanti di: Albania, Austria, Belgio, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Canada, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia , Ungheria Islanda, Irlanda, Israele, Itali, Lettonia, Libano, Libia Lithuania, Lussemburgo, Moldavia,Olanda, Norvegia, Pakistan, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Slovakia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito, Ucraina, Eirati Arabi, Stati Uniti.



Fonte: ALT- Associazione per la Lotta alla Trombosi - ONLUS