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Medicina di base (Articoli - 2003-09-05 20:06:04)

Il Rast test

E' un semplice esame del sangue prescritto per fare maggiore chiarezza nel caso in cui si sospetti un'allergia.

E' un semplice esame del sangue prescritto per fare maggiore chiarezza nel caso in cui si sospetti un'allergia.
Lo scopo del Rast test ("Radio allergo sorbent test") è, infatti, quello di ricercare nel sangue alcune specifiche difese naturali (gli anticorpi*) che il nostro organismo produce per reagire alla presenza delle sostanze responsabili dell'allergia (denominate "allergeni").
Si tratta delle IgE (sigla che identifica le "immunoglobuline di tipo E"), ovvero un particolare gruppo di anticorpi normalmente presenti nel sangue in piccole quantità

Troppo elevate , strani legami
In condizioni normali, l'esercito delle difese naturali aumenta e si prepara a combattere quando l'organismo è minacciato dalla presenza di agenti realmente nocivi (come per esempio i virus, i batteri e i funghi).
Nelle persone allergiche, però, questo meccanismo d'allarme scatta anche nei confronti di sostanze di per sè innocue (come per esempio alcuni pollini), ma non tollerate dall'organismo e definite "allergeni".
In pratica, durante un attacco allergico, accade che:
il numero di IgE si alza; gli anticorpi si armano contro l'allergene mal tollerato.

Strani legami

In una persona che non soffre di allergie, gli anticorpi dovrebbero disattivare la sostanza "nemica", mentre, se c'è l'allergia, è proprio dal legame tra le IgE e l'allergene stesso che vengono rilasciate le sostanze (come per esempio l'istamina e i leucotrieni) responsabili della reazione che provoca:

pruriti,
comparsa di pomfi,
raffreddori e riniti,
asma allergico.


ntibiotici e cibi
Per quanto riguarda i farmaci, il Rast test permette soltanto di identificare se, nel sangue, sono presenti IgE specifiche nei confronti di alcuni metaboliti* che si formano nell'organismo quando si assumono le penicilline e si è intolleranti a questa categoria di antibiotici.
Il Rast test non è, però, in grado di fornire informazioni utili su eventuali allergie ad altre categorie di farmaci.
E' bene, inoltre, sottolineare che questo test risulta meno sensibile rispetto a quelli cutanei (come il Prick test) per quanto riguarda i problemi legati alle intolleranze alimentari.

IGE
Specifiche Dosaggio Radioimmunologico

Nome: Maria Cognome: Rossi
Medico referente: dott. Luigi Bianchi Data: 15/3/2000

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Sostanza analizzata: glutine Concentrazione nel sangue: 0.07 Ul/ml
Classe: 0


VALORI NORMALI

Classe 0 <(minore) 0.5 Ul/ml test negativo
Classe 1 > (maggiore) 0.5 e <= (minore o uguale) 1 Ul/mI test dubbio
Classe 2 > (maggiore) 1 e <= (minore o uguale) 5 Ul/ml test positivo
Classe 3 > (maggiore) 5 e <= (minore o uguale) 25 Ul/ml positività marcata
Classe 4 >(maggiore). 25 Ul/ml positività elevata
Classe 5 > (maggiore) 75 Ul/ml positività elevata

CONCLUSIONI: la paziente non mostra alcuna intolleranza nei confronti del glutine.

Solo un prelievo
Per poter essere eseguito, il Rast test prevede un semplice prelievo di circa 10 millilitri di sangue, effettuabile:
in qualsiasi momento della giornata, perchè non è necessario essere a digiuno;
in qualsiasi laboratorio d'analisi, perchè si tratta di un esame piuttosto semplice e molto comune.
I risultati possono essere disponibili soltanto 10 giorni dopo il prelievo: gli esiti, infatti, richiedono un'indagine di laboratorio piuttosto lunga.

Sempre accompagnato
Il Rast test non è l'esame principale per individuare un'allergia. Per questo motivo, viene quasi sempre associato al più sensibile Prick test (o test epicutaneo), un esame in grado di definire quali sono le sostanze a cui l'organismo è intollerante.
Un vantaggio offerto dal Rast test è che si tratta di un esame il cui esito non è influenzato dall'assunzione dei farmaci, cosa che invece si verifica con il Prick test.
Risulta, di conseguenza, l'esame più indicato nel caso in cui, per esempio, non sia possibile sospendere i trattamenti e le cure contro l'allergia.
E' indicato, inoltre, anche quando sono in corso malattie della pelle che impediscono di poter effettuare il Prick test: quest'ultimo esame viene, infatti, eseguito facendo penetrare nella pelle, attraverso piccole punture, alcuni campioni dei diversi allergeni.
Nel caso in cui la pelle del malato risulti, però, già molto sensibile o reattiva, oppure affetta da un eczema*, i risultati del Prick test non sono attendibili, per cui il Rast test diventa una valida alternativa.

Una specie di "raggiro"

Non sempre un esito del Rast test negativo indica che la persona non è allergica a nulla: questo test, infatti, fornisce il dosaggio preciso delle IgE specifiche circolanti nel sangue, ma bisogna ricordare che le allergie non sono riconducibili al cento per cento soltanto a questo dato.
Esse, infatti, dipendono anche dall'eventuale presenza di altri anticorpi specifici che fanno parte delle cellule del sistema di difesa naturale dell'organismo che non rientrano nel conteggio delle sole IgE specifiche fornito dall'esame.
Ecco perchè, per ottenere risultati sicuri anche quando sono presenti alcuni dubbi, il Rast test viene sempre associato ai test epicutanei (come per esempio il Prick test), in modo da poter ottenere una diagnosi davvero sicura.

Come interpretare il referto

Su un lato del referto sono indicati gli allergeni che sono stati testati: in quello preso come esempio, l'allergene è il glutine (una sostanza presente nel grano in grado di scatenare reazioni di intolleranza soprattutto nei bambini).

Di fianco all'allergene o agli allergeni testati, viene riportata la concentrazione di IgE specifiche identificate nel sangue. Questo valore è espresso in unità internazionali per millilitro (Ul/ml) e viene fatto corrispondere a una scala di classi crescente da 0 a 5.

Ecco quali sono i possibili esiti del Rast test: Valori inferiori oppure uguali a 0,5 Ul/ml di sangue (classe 0):
il risultato del test è negativo; le quantità di lgE specifiche identificate non depongono a favore di un'allergia nei confronti dell'allergene testato.
Valori compresi tra 0,5 e 1 Ul/ml di sangue (classe 1):
il risultato è dubbio.
Il medico può consigliare di ripetere il test a distanza di qualche tempo oppure di indagare l'allergia con altri mezzi a disposizione.
Valori superiori a 1 Ul/ml: il risultato è positivo.
Esistono vari livelli di positività.
Valori compresi tra 1 e 5 Ul/ml (classe 2) indicano che la positività è debole.
Valori compresi tra 5 e 25 Ul/ml (classe 3) indicano una positività marcata.
Valori superiori a 25 Ul/ml di sangue (classi 4 e 5) indicano che la positività è elevata e che quindi l'organismo è decisamente allergico alla sostanza testata.

A seconda degli allergeni testati o a seconda dei laboratori, la quantità di lgE riscontrata può essere espressa in valori diversi, ma le classi che vanno da 1 a 5 hanno sempre lo stesso significato.
Alla fine del referto, viene inoltre sempre riportato uno schema di riferimento con i valori normali, allo scopo di facilitare l'interpretazione dei risultati.




Fonte: La redazione