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Cardiologia (Articoli - 2003-07-23 10:01:59)

Coronarie: un esame svela quelle alterate

Visioni di rischio. USANDO TAC-SPIRALE ED ELETTROCARDIOGRAMMA SI POSSONO SCOPRIRE LE CALCIFICAZIONI

La presenza di calcio sulle pareti delle arterie é considerata una "spia" delle placche di aterosclerosi. Ora il calcio all'interno delle coronarie puó essere svelato da una Tac eseguita in maniera sincronizzata con l’elettrocardiogramma. E’ un sistema molto utile per valutare le persone a rischio, prima di sottoporle a una coronarografia.
«Il metodo non rappresenta un'alternativa a quest’ultima, ma le calcificazioni a livello coronarico sono, comunque, un indicatore indiretto di compromissione di queste arterie; anzi, sembra che ci sia un’importante correlazione fra l’estensione delle calcificazioni e la gravitá del danno», precisa Beatrice Tagliaferri, responsabile del servizio Tac dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, dove si sta mettendo alla prova la nuova tecnica.
Se il principio su cui si basa l’esame é relativamente semplice, sofisticate sono, invece, le apparecchiature e i programmi con cui viene eseguito. Si utilizza una Tac spirale, la stessa apparecchiatura che viene usata per studiare il torace o l’addome; in questo caso, peró, viene collegata all’elettrocardiografo.

Immagini nitide
«Grazie a un programma computerizzato che permette di sincronizzare con la massima precisione il momento in cui vengono scattate le radiografie a con i battiti del cuore, si riesce a catturare le immagini nel momento della diastole, quando cioé il cuore é rilasciato ed é quindi piu' "fermo". Cosi' si ottengono immagini migliori» spiega la radiologa «E riusciamo a vedere bene le calcificazioni». La loro presenza costituisce un incazione indiretta dell’esistenza di restringimenti nelle coronarie (l'esame viene eseguito senza mezzo di contrasto e non permette, perció, una visione diretta). Rilievo significativo, peró, visto che, stando ad alcune ricerche, se le calcificazioni sono estese aumenta il rischio di infarto.

I destinatari
Candidate a questo tipo di esame potrebbero essere alcune persone che presentano un elevato rischio di malattie cardiache come i fumatori, i diabetici, gli obesi, chi ha la pressione alta e il colesterolo alterato. L’esame potrebbe cosí essere utilizzato per selezionare i casi da indirizzare alla coronarografia, esame invasivo in cui é necessario iniettare un liquido di contrasto direttamente nelle coronarie.
«In effetti - sottolinea la dottoressa Tagliaferri, - il metodo era nato per i pazienti operati di bypass la cui "pervietá" viene valutata solo con la coronarografia. Quando si tratta di pazienti anziani, che magari hanno anche molti altri problemi, non si vuole sottoporli troppo spesso a un’indagine cosí pesante: questo metodo puó allora rivelarsi prezioso per diradare i controlli».
Finora nell’ospedale milanese il nuovo esame é stato utilizzato in una ventina di persone e ha dimostrato di possedere una buona sensibilitá (75-80 per cento). «L’esame, oltre a non richiedere il digiuno, puó essere eseguito in qualsiasi momento e dura una decina di minuti - conclude la specialista -. Inoltre la quantitá di radiazioni é bassa perché il tempo di esposizione ai raggi é di venti secondi».

Nella foto: Il cuore osservato. Ecco un'immagine del cuore alla Tac. Ora un nuovo programma computerizzato riesce a sincronizzare il momento in cui vengono scattate le lastre con i battiti cardiaci.



Fonte: La Redazione